Essenzialmente vi sono due significati impliciti nella dottrina secondo la quale il Nembutsu conduce all’inferno di incessante sofferenza.
Il primo è che i praticanti Nembutsu cadranno nell’inferno di incessante sofferenza. In Preferire il Nembutsu a qualsiasi altra cosa, l’Onorevole Honen, patriarca di tutti i credenti Nembutsu del Giappone, si riferisce ai sacri insegnamenti dell’intera vita del Budda, ovvero a tutti i sutra hinayana e mahayana, fra cui il Sutra del Loto, il Sutra di Mahavairochana e il Sutra della Grande saggezza, e sostiene che, a eccezione dei tre sutra della Pura terra, essi si dovrebbero scartare, chiudere, ignorare e abbandonare.
A questo proposito il Sutra in Due volumi, uno dei tre sutra della Pura terra che l’Onorevole Honen loda come specchio della verità, dice che il Budda Amida, svolgendo le pratiche per l’ottenimento dell’illuminazione in una vita passata in cui era il monaco Tesoro del Dharma, fece quarantotto voti nei quali decise di salvare le persone «a eccezione solo di coloro che commettono i cinque peccati capitali o che offendono l’insegnamento corretto»1.
Anche se l’Onorevole Honen rientra nella definizione di coloro che «meditano su di me [Budda Amida] dieci volte» per essere salvati, poiché scrive che le persone dovrebbero chiudere le porte al Sutra del Loto, non dovrebbe essere escluso dal voto originale2 del Budda Amida? E ne consegue che dovrebbe essere così anche per i suoi discepoli e seguaci laici.
Un passo del Sutra del Loto recita: «Chi non riesce ad avere fede [e invece offende questo sutra], […] Allorché la sua vita giungerà al termine egli cadrà nell’inferno Avichi»3.
Se il voto originale del Budda Amida e il passo del Sutra del Loto sono veri, allora Honen non è forse qualcuno che è caduto nell’inferno di incessante sofferenza?
Tutti i sutra concordano nel concludere che quando il maestro cade nell’inferno anche i discepoli vi cadranno, e che quando vi cadranno i discepoli, sarà lo stesso anche per i credenti laici. È simile, per esempio, a ciò che accade ai servitori di un traditore. Se hai dubbi, esamina Preferire il Nembutsu a qualsiasi altra cosa. (Questo è il primo significato).
Il secondo significato implicito nella dottrina secondo la quale il Nembutsu conduce all’inferno di incessante sofferenza si trova nel Sutra degli Innumerevoli significati, un insegnamento introduttivo al Sutra del Loto, in cui si dice: «[Esposi la Legge in vari modi] usando il potere degli espedienti, ma, in questi quarant’anni e più non ho ancora rivelato la verità». Un passo successivo recita: «Possono trascorrere innumerevoli, illimitati, [un numero inconcepibile di asamkhya di kalpa], ma alla fine essi mancheranno di ottenere l’insuperata illuminazione». Per quanto riguarda il periodo intercorso dalla prima volta che Shakyamuni ottenne l’illuminazione fino al suo sermone presso il lago dell’Airone Bianco, il sutra afferma che durò quarant’anni e più. Esso cita tutti i sutra predicati in tale periodo e li classifica in quattro grandi gruppi4. E il Sutra degli Innumerevoli significati, riferendosi a uno di questi quattro gruppi, dice: «Poi predicai le dodici suddivisioni dei sutra corretti ed equi»5. Quest’affermazione si riferisce ai tre sutra in cui credono i seguaci del Nembutsu. Il Sutra degli Innumerevoli significati, indicando quei sutra, spiega che essi non corrispondono alla verità.
Poi il Sutra del Loto dice: «L’Onorato dal Mondo ha esposto a lungo le sue dottrine e adesso deve rivelare la verità»6. Questo passo sta dichiarando che, al contrario di dottrine come quelle Nembutsu che non sono la verità, Nam-myoho-renge-kyo è la verità.
Un passaggio successivo recita: «Il Budda stesso dimora nel grande veicolo, […] Se impiegassi il Piccolo Veicolo per convertire anche una sola persona, sarei colpevole di avarizia, ma tale cosa sarebbe impossibile»7.
Questo passo significa che se il Budda avesse tenuto per sé il Sutra del Loto e avesse trasmesso alle persone solo i sutra dei precedenti quarant’anni e più, come quello della Meditazione e gli altri sutra del Nembutsu, e se avesse continuato a mantenere il silenzio sul Sutra del Loto senza predicarlo, sarebbe stato una persona avara che di certo sarebbe caduta nei tre cattivi sentieri. Sta dicendo che persino il Budda, se avesse trascorso la sua intera vita praticando solo il Nembutsu, senza passare al Sutra del Loto, sarebbe di certo caduto nell’inferno. Com’è possibile allora che le persone comuni di quest’ultima epoca che trascorrono la loro intera vita recitando unicamente Namu Amida-Butsu, senza passare mai al Sutra del Loto e recitare Nam-myoho-renge-kyo, sfuggano ai tre cattivi sentieri dell’esistenza?
Nel secondo volume il Sutra del Loto recita: «Tuttavia questo triplice mondo costituisce il mio dominio»8. Questo passo significa che le sessantasei province e le due isole dalle quali è composto il paese del Giappone sono possedimenti del Budda Shakyamuni, il signore degli insegnamenti. Lo stesso vale per il mondo di saha. Di certo non è il possedimento di Amida.
Il Sutra prosegue dicendo: «E gli esseri che ci vivono sono tutti miei figli»9. Anche se i 4.994.828 uomini e donne del Giappone hanno un padre e una madre ciascuno, quando esaminiamo la questione vediamo che, in effetti, sono figli del Budda Shakyamuni, il signore degli insegnamenti. Anche gli dèi maggiori e minori venerati nei tremila santuari sono figli del Budda Shakyamuni. Certamente non sono figli del Budda Amida.
Nichiren
Il nono mese del primo anno di Bun’ei [1264], segno ciclico kinoe-ne
A Nambu Rokuro Tsunenaga