A quel tempo il Budda disse al bodhisattva mahasattva Dotato di Grande Autorità: «Sappi ora che chi insulta, calunnia o parla male di un monaco, una monaca, un laico o una laica che sostiene il Sutra del Loto, soffrirà di severe retribuzioni per la sua colpa, come ho già spiegato. Ho anche già spiegato i benefici che ottengono coloro che sostengono il sutra, in particolare la purificazione degli occhi, delle orecchie, del naso, della lingua, del corpo e della mente.
«Dotato di Grande Autorità, molto tempo fa, un numero sconfinato, illimitato, inconcepibile di asamkhya di kalpa, c’era un Budda chiamato Tathagata Re Suono Maestoso, degno di offerte, perfettamente illuminato, di chiara e perfetta condotta, ben andato, conoscitore del mondo, il più eminente fra gli uomini, istruttore della gente, maestro degli esseri celesti e umani, Budda, onorato dal mondo. Il suo kalpa si chiamava Libero dal Declino e la sua terra si chiamava Grande Compimento.
«Questo Budda Re Suono Maestoso durante l’epoca in cui visse predicò la Legge agli esseri celesti e umani e agli asura. A coloro che aspiravano a diventare ascoltatori della voce rispondeva predicando la dottrina delle quattro nobili verità, in modo che potessero trascendere la nascita, l’invecchiamento, la malattia e la morte e infine conseguire il nirvana. A coloro che aspiravano a diventare pratyekabuddha rispondeva predicando la dottrina della dodecupla catena di causalità. Per condurre i bodhisattva all’anuttara-samyak-sambodhi, rispondeva predicando la dottrina delle sei paramita così che potessero conseguire la saggezza del Budda.
«Dotato di Grande Autorità, la vita di questo Budda Re Suono Maestoso aveva una durata di kalpa pari a quattrocentomila milioni di nayuta di sabbie del Gange. La sua Legge corretta durò nel mondo tanti kalpa quante sono le particelle di polvere in un Jambudvipa. La sua Legge formale durò nel mondo tanti kalpa quante sono le particelle di polvere nei quattro continenti. Dopo che questo Budda ebbe terminato di recare grandi benefici agli esseri viventi, si estinse.
«Dopo che la sua Legge corretta e la sua Legge formale giunsero al termine, in quella stessa terra apparve un altro Budda. Anch’egli si chiamava Tathagata Re Suono Maestoso, degno di offerte, perfettamente illuminato, di chiara e perfetta condotta, ben andato, conoscitore del mondo, il più eminente fra gli uomini, istruttore della gente, maestro degli esseri celesti e umani, Budda, onorato dal mondo. Questo processo continuò finché uno dopo l’altro non furono apparsi ventimila milioni di Budda, tutti con lo stesso nome.
«Dopo l’estinzione dell’originale Tathagata Re Suono Maestoso e dopo il compimento della sua Legge corretta, nel periodo della Legge formale c’erano monaci estremamente arroganti che godevano di grande autorità e potere. A quel tempo vi era un bodhisattva, il monaco chiamato Mai Sprezzante. Ora, Dotato di Grande Autorità, per quale ragione si chiamava Mai Sprezzante? Questo monaco, qualsiasi persona gli capitasse di incontrare, fosse un monaco, una monaca, un laico o una laica, si inchinava rispettosamente davanti a tutti costoro e pronunciava parole di lode, dicendo: “Nutro per voi un profondo rispetto; non oserei mai trattarvi con disprezzo o arroganza. Perché? Perché voi tutti praticherete la via del bodhisattva e sarete allora in grado di conseguire la Buddità.”
«Questo monaco non si dedicava a leggere o a declamare le scritture, ma se ne andava in giro semplicemente inchinandosi davanti alla gente. Se gli accadeva di vedere da lontano persone appartenenti alle quattro categorie di credenti, si avvicinava di proposito, si inchinava e le lodava dicendo: “Non oserei mai disprezzarvi, perché voi tutti conseguirete certamente la Buddità!”
«Tra le quattro categorie di credenti ve ne erano alcuni, collerici e dalla mente impura, che parlavano male di lui e lo insultavano dicendo: “Da dove viene questo monaco ignorante che pretende di dichiarare che non ci disprezza e ci predice che conseguiremo la Buddità? Non sappiamo che farcene delle sue predizioni false e irresponsabili!”
«Trascorsero così molti anni, durante i quali questo monaco subì di continuo maledizioni e ingiurie. Tuttavia egli non si lasciava prendere dalla collera e ripeteva ogni volta le stesse parole: “Voi conseguirete certamente la Buddità!” Quando parlava così alcuni del gruppo afferravano dei bastoni, delle tegole o delle pietre per colpirlo e percuoterlo. Lui allora correva via e da lontano continuava a esclamare ad alta voce: “Non oserei mai disprezzarvi, perché voi tutti certamente conseguirete la Buddità!” E dato che ripeteva sempre queste parole, i monaci, le monache, i laici e le laiche arroganti lo soprannominarono Mai Sprezzante.
«Quando questo monaco fu sul punto di morire, udì dall’alto del cielo ventimila, diecimila, un milione di versi del Sutra del Loto, che in precedenza era stato predicato dal Budda Re Suono Maestoso, e fu in grado di accettarli e sostenerli tutti. Immediatamente ottenne la purezza della vista, dell’udito, dell’olfatto, del gusto, del corpo e della mente che ho descritto prima. Avendo ottenuto la purezza dei sei sensi, la durata della sua vita si allungò di duecentodiecimila milioni di nayuta di anni ed egli andò in lungo e in largo predicando diffusamente il Sutra del Loto per la gente.
«A quel tempo, allorché le quattro categorie di credenti arroganti, i monaci, le monache, i laici e le laiche che lo avevano deriso e lo avevano soprannominato Mai Sprezzante, videro che egli aveva ottenuto grandi poteri sovrannaturali, il potere di predicare in modo gradevole ed eloquente, il potere di una profonda bontà e serenità, e udirono la sua predicazione, presero fede in lui e volontariamente si fecero suoi fedeli seguaci.
«Questo bodhisattva convertì una moltitudine di migliaia, decine di migliaia, un milione, facendoli dimorare nella condizione dell’anuttara-samyak-sambodhi. Dopo che la sua vita fu giunta al termine, egli poté incontrare duemila milioni di Budda, tutti chiamati Splendore del Sole e della Luna e durante la loro Legge predicò questo Sutra del Loto. Grazie alle cause e alle condizioni così formate, egli poté anche incontrare duemila milioni di Budda chiamati tutti con lo stesso nome Re Lampada Libera delle Nuvole. Durante la Legge di questi Budda egli accettò, sostenne, lesse, recitò e predicò questo sutra per le quattro categorie di credenti. Per questa ragione poté ottenere la purificazione dei suoi occhi naturali e altrettanto pure divennero le facoltà dell’udito, dell’olfatto, del gusto, del corpo e della mente. Egli predicò la Legge davanti alle quattro categorie di credenti senza il minimo timore.
«Dotato di Grande Autorità, questo bodhisattva mahasattva Mai Sprezzante poté così porgere offerte a un vasto numero di Budda, riverirli, onorarli e lodarli. Dopo aver piantato queste buone radici, successivamente riuscì a incontrare mille, diecimila, un milione di Budda e, durante la Legge di questi Budda, predicò questo sutra, ottenendo meriti che gli permisero di conseguire la Buddità.
«Dotato di Grande Autorità, che ne pensi? Il bodhisattva Mai Sprezzante che visse in quell’epoca – potrebbe esserti sconosciuto? In effetti non è altri che me stesso! Se nelle mie vite precedenti non avessi accettato, sostenuto, letto e recitato questo sutra, e non lo avessi predicato agli altri, non sarei mai stato in grado di conseguire l’anuttara-samyak-sambodhi tanto rapidamente. Poiché sotto quei Budda precedenti io accettai, sostenni, lessi e recitai questo sutra e lo predicai agli altri, sono stato in grado di conseguire rapidamente l’anuttara-samyak-sambodhi.
«Dotato di Grande Autorità, le quattro categorie di credenti di quel tempo, monaci, monache, laici e laiche, poiché con la mente sconvolta dalla collera mi disprezzarono e denigrarono, non poterono incontrare un Budda, ascoltare la Legge o vedere la comunità dei monaci per duecento milioni di kalpa. Per mille kalpa subirono le grandi sofferenze dell’inferno Avichi. Dopo aver finito di espiare le loro offese, incontrarono nuovamente il bodhisattva Mai Sprezzante, che li istruì sull’anuttara-samyak-sambodhi.
«Dotato di Grande Autorità, che ne pensi? Le quattro categorie di credenti che a quel tempo disprezzarono continuamente questo bodhisattva – potrebbero esserti sconosciute? Esse si trovano ora in questa assemblea: Bhadrapala e il suo seguito di cinquecento bodhisattva; Luna Leonina e il suo seguito di cinquecento monache; Pensiero del Budda e il suo seguito di cinquecento laici che hanno raggiunto tutti la condizione da cui non regrediranno mai più nella loro ricerca dell’anuttara-samyak-sambodhi!
«Dotato di Grande Autorità, sappi che questo Sutra del Loto reca molti benefici ai bodhisattva mahasattva, facendoli giungere all’anuttara-samyak-sambodhi. Per questa ragione, dopo l’estinzione del Tathagata, i bodhisattva mahasattva dovrebbero sempre accettare, sostenere, leggere, recitare, spiegare, predicare e trascrivere questo sutra.»
A quel tempo l’onorato dal mondo, desiderando ribadire le sue parole, si espresse in versi dicendo:
In passato ci fu un Budda
chiamato Re Suono Maestoso,
dotato di poteri e di saggezza sconfinati,
guida e maestro di tutti.
Esseri celesti, esseri umani e draghi
si univano nel tributargli offerte.
Dopo l’estinzione di questo Budda,
quando anche la sua Legge era sul punto di estinguersi,
visse un bodhisattva
chiamato Mai Sprezzante.
Le quattro categorie di credenti a quel tempo
studiavano e aderivano alle dottrine.
Il bodhisattva Mai Sprezzante
si recava dove essi erano
e diceva loro:
«Non vi disprezzerò mai,
poiché voi praticherete la Via
e tutti diverrete Budda!»
Quando le persone lo udivano,
lo schernivano, lo maledicevano e lo insultavano,
ma il bodhisattva Mai Sprezzante
sopportava tutto con pazienza.
Quando le sue colpe furono espiate
e la sua vita stava per giungere alla fine,
egli poté udire questo sutra
e le sue sei facoltà vennero purificate.
Grazie ai suoi poteri sovrannaturali
la durata della sua vita si allungò
e, a beneficio degli altri,
predicò questo sutra in lungo e in largo.
Tutti coloro che seguivano le dottrine
furono istruiti e convertiti
da questo bodhisattva,
che permise loro di vivere nella Via del Budda.
Quando la vita di Mai Sprezzante finì,
egli incontrò innumerevoli Budda
e, poiché aveva predicato questo sutra,
poté ottenere felicità illimitata.
A poco a poco acquisì meriti
e completò rapidamente la Via del Budda.
Mai Sprezzante che visse a quel tempo
altri non era che me.
Le quattro categorie di credenti
che allora seguivano le dottrine
e udirono Mai Sprezzante dire:
«Voi diverrete Budda!»
e che, grazie alle cause così formate,
incontrarono Budda innumerevoli
sono un gruppo di cinquecento bodhisattva,
presenti in questa assemblea,
e sono anche le quattro categorie di credenti,
gli uomini e le donne di fede pura
che adesso, al mio cospetto,
ascoltano la Legge.
Nelle esistenze precedenti
io incoraggiai queste persone
ad ascoltare e ad accettare questo sutra,
il supremo tra tutti gli insegnamenti,
lo rivelai istruendo le persone
e facendole dimorare nel nirvana.
Così, era dopo era, accettarono e sostennero
scritture come questa.
Diecimila milioni di milioni di kalpa,
un periodo di tempo inimmaginabile trascorrerà
prima che finalmente qualcuno possa udire
questo Sutra del Loto.
Diecimila milioni di milioni di kalpa,
un periodo di tempo inimmaginabile trascorrerà
prima che i Budda, gli onorati dal mondo,
predichino questo sutra.
Perciò coloro che lo praticano,
dopo l’estinzione del Budda,
se odono un sutra come questo,
non nutrano il minimo dubbio o perplessità,
ma con un’unica mente
predichino questo sutra in lungo e in largo,
per incontrare i Budda era dopo era
e completare rapidamente la Via del Budda.