Numero: 28
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Gli incoraggiamenti del Bodhisattva Virtù Universale

A quel tempo il bodhisattva Virtù Universale, famoso per i poteri sovrannaturali liberamente esercitati, per la dignità e la virtù, accompagnato da grandi bodhisattva in numero incommensurabile, illimitato, indescrivibile, giunse da oriente. Le terre che attraversò tremarono e si scossero una a una, mentre dall’alto piovevano fiori di loto ingioiellati e risuonavano innumerevoli centinaia, migliaia, decine di migliaia, milioni di musiche diverse. Inoltre era circondato da una moltitudine di esseri celesti senza numero, draghi, yaksha, gandharva, asura, garuda, kimnara, mahoraga, esseri umani e non umani, ognuno dei quali manifestava dignità, virtù e poteri sovrannaturali.

Quando [il bodhisattva Virtù Universale] giunse sul monte Gridhrakuta nel mondo di saha, chinò il capo verso il suolo in segno di rispetto per il Budda Shakyamuni, girò in cerchio intorno a lui da destra per sette volte e poi disse al Budda: «Onorato dal mondo, mentre mi trovavo nella terra del Budda Supremo Re di Dignità e Virtù Ingioiellate ho udito da lontano che in questo mondo di saha veniva predicato il Sutra del Loto. Insieme a questa moltitudine di innumerevoli, illimitate centinaia, migliaia, decine di migliaia, milioni di bodhisattva sono venuto qui per ascoltarlo e riceverlo. Prego l’onorato dal mondo di predicarlo per noi. Ma come potranno ricevere questo Sutra del Loto gli uomini e le donne devoti dopo l’estinzione del Tathagata?»

Il Budda disse al bodhisattva Virtù Universale: «Se dopo l’estinzione del Tathagata uomini e donne devoti soddisferanno quattro condizioni, potranno ricevere questo Sutra del Loto. La prima condizione è che devono essere protetti e ricordati dai Budda. La seconda è che devono piantare radici di virtù. La terza è che devono entrare nello stadio in cui sono certi dell’illuminazione. La quarta è che devono risvegliare il desiderio di salvare tutti gli esseri viventi. Se, dopo l’estinzione del Tathagata, uomini e donne devoti soddisferanno queste quattro condizioni, riceveranno sicuramente questo sutra.»

A quel tempo il bodhisattva Virtù Universale disse al Budda: «Onorato dal mondo, se nell’epoca corrotta e malvagia dell’ultimo periodo di cinquecento anni vi sarà chi accetterà e sosterrà questo sutra, io lo proteggerò e lo difenderò, lo libererò dal declino e dai pericoli, farò in modo che ottenga la pace e la tranquillità e mi assicurerò che nessuno possa scoprire i suoi punti deboli e approfittarne. Nessun demone, né figli di demoni, figlie di demoni, né qualcuno posseduto dal demone, nessuno yaksha, rakshasa, kumbhanda, pishacha, kritya, putana, vetada o qualsiasi altro essere che tormenta gli umani potrà approfittarsi di lui.

«Se quella persona leggerà e reciterà questo sutra sia camminando sia stando in piedi, allora io monterò sul mio regale elefante bianco con sei zanne e, insieme alla moltitudine di grandi bodhisattva mi recherò da lui. Mi mostrerò personalmente, farò offerte, lo proteggerò e difenderò, conforterò la sua mente. Perché così facendo anch’io faccio un’offerta al Sutra del Loto. Se quella persona mediterà su questo sutra stando seduta, allora io monterò sul mio regale elefante bianco e apparirò davanti a lui. Se quella persona dimenticherà anche una sola frase o un verso del Sutra del Loto, io glielo suggerirò e mi unirò a lui nella lettura e nella recitazione, di modo che raggiunga la piena comprensione. A quel tempo la persona che accetta, sostiene, legge e recita il Sutra del Loto riuscirà a vedere il mio corpo, si sentirà colma di grande gioia e si applicherà con diligenza ancora maggiore. Grazie al fatto di avermi visto, acquisirà immediatamente samadhi e dharani. Questi sono chiamati il dharani della ripetizione, il dharani di cento, mille, diecimila, un milione di ripetizioni e il dharani dell’espediente del suono del Dharma. Ella acquisirà dharani di tale natura.

«Onorato dal mondo, in quell’epoca lontana, nell’era corrotta e malvagia dell’ultimo periodo di cinquecento anni, qualora monaci e monache, laici e laiche che ricercano, accettano, sostengono, leggono, recitano e ricopiano questo Sutra del Loto desiderino praticarlo, dovranno dedicarsi completamente per un periodo di ventun giorni. Quando saranno trascorsi i ventun giorni, io monterò sul mio elefante bianco con sei zanne e, circondato da innumerevoli bodhisattva, con questo corpo che tutti gli esseri viventi amano vedere, apparirò davanti alla persona e predicherò la Legge per lei, istruendola, beneficandola e rendendola felice. Le affiderò anche le formule dharani. E grazie al fatto di aver appreso queste formule, nessun essere non umano potrà fargli del male né potrà essere confuso o sviato dalle donne. Io stesso lo proteggerò in ogni momento. Perciò ti prego, onorato dal mondo, consentimi di pronunciare questi dharani.» Indi, alla presenza del Budda, pronunciò queste formule:

adande dandapati dandavarte dandakushale

dandasudhare sudhare sudharapati buddhapashyane

sarvadharani-avartane sarvabhashyavartane

su-avartane samghaparikshani samghanirghatani

asamge samgapagate tri-adhvasamgatulya arate-prapte

sarvasamgasamatikrante sarvadharmasuparikshite

sarvasattvarutakaushalyanugate simhavikridite

«Onorato dal mondo, se un bodhisattva sarà in grado di ascoltare questi dharani, sappia che ciò è dovuto al potere sovrannaturale di Virtù Universale. Quando il Sutra del Loto sarà propagato in tutto Jambudvipa, se vi sarà chi lo accetta e lo sostiene, costui dovrà pensare dentro di sé: “Tutto questo dipende dall’autorità e dal potere sovrannaturale di Virtù Universale!” Se vi sarà qualcuno che accetta, sostiene, legge e recita questo sutra, lo memorizza correttamente, ne comprende i principi e lo pratica come insegna il sutra, sappia che sta svolgendo le pratiche di Virtù Universale. Sotto incalcolabili, illimitati Budda avrà piantato profonde radici di virtù. Le mani dei Tathagata gli carezzeranno affettuosamente la testa.

«Se si limiterà a copiare il sutra, quando la sua vita sarà giunta al termine rinascerà nel cielo Trayastrimsha. A quel tem-po ottantaquattromila dee celesti, suonando varie musiche, gli andranno incontro per accoglierlo. Egli indosserà una corona ornata con i sette gioielli e si divertirà e delizierà circondato dalle damigelle d’onore. Quanto più sarà vero tutto questo per chi accetterà, sosterrà, leggerà e reciterà il sutra, lo memorizzerà correttamente, ne comprenderà i principi e lo praticherà come il sutra insegna. Se vi sono persone che accettano, sostengono, leggono e recitano il sutra e ne comprendono i principi, quando la loro vita giungerà al termine, esse saranno accolte dalle mani di mille Budda che le libereranno da ogni paura e impediranno loro di cadere nei cattivi sentieri dell’esistenza. Esse si avvieranno immediatamente verso il cielo Tushita, ove si trova il bodhisattva Maitreya. Il bodhisattva Maitreya è dotato dei trentadue segni, è circondato da una moltitudine di grandi bodhisattva e ha un seguito di centinaia, migliaia, decine di migliaia, milioni di dee celesti: quelle persone rinasceranno in mezzo a loro. Questi saranno i benefici e i vantaggi di cui godranno.

«Quindi, le persone sagge dovrebbero personalmente copiare devotamente il sutra o farlo copiare da altri, dovrebbero accettarlo, sostenerlo, leggerlo e recitarlo, memorizzarlo correttamente e praticarlo come insegna il sutra. Onorato dal mondo, ora utilizzerò i miei poteri sovrannaturali per custodire e proteggere questo sutra. E, dopo l’estinzione del Tathagata, farò in modo che sia propagato in tutto Jambudvipa e che non abbia mai fine.»

A quel tempo il Budda Shakyamuni espresse queste parole di lode: «Eccellente, eccellente, Virtù Universale! Tu sai proteggere e assistere questo sutra e fai ottenere agli esseri viventi pace, felicità e vantaggi. Hai già acquisito meriti inconcepibili e una profonda e grande compassione. Sin dal lontano passato hai aspirato all’anuttara-­samyak-sambodhi e hai formulato il voto di impiegare i tuoi poteri sovrannaturali per custodire e proteggere questo sutra. Io userò i miei poteri sovrannaturali per custodire e proteggere coloro che accetteranno e sosterranno il nome del bodhisattva Virtù Universale.

«Virtù Universale, se vi sono persone che accettano, sostengono, leggono e recitano questo Sutra del Loto, lo memorizzano correttamente, lo praticano e lo ricopiano, sappi che queste persone hanno visto il Budda Shakyamuni. È come se avessero udito questo sutra dalla bocca del Budda. Sappi che tali persone hanno fatto offerte al Budda Shakyamuni. Sappi che il Budda le ha lodate per la loro eccellenza. Sappi che le teste di queste persone sono state accarezzate dal Budda Shakyamuni. Sappi che queste persone sono state avvolte nella veste del Budda Shakyamuni.

«Non saranno più avide di piaceri mondani, non proveranno alcun interesse per le scritture o per i commenti dei non buddisti. Non proveranno alcun piacere nel frequentare tali persone, né coloro che svolgono mestieri malvagi quali i macellai, gli allevatori di maiali, di pecore, di galline, di cani, i cacciatori o i ruffiani che vendono i favori delle donne. Queste persone saranno oneste e sincere nella mente e nell’intenzione, rette nella memoria, e potranno godere di felicità e benefici. Non saranno afflitte dai tre veleni, dalla gelosia, dall’orgoglio, dalla presunzione o dall’arroganza. Avranno pochi desideri, si accontenteranno facilmente e sapranno portare a termine le pratiche di Virtù Universale.

«Virtù Universale, dopo l’estinzione del Tathagata, nell’ultimo periodo di cinquecento anni, se vedrai qualcuno che accetta, sostiene, legge e recita il Sutra del Loto dovrai pensare dentro di te: “Fra non molto questa persona si recherà nel luogo dell’illuminazione, sconfiggerà le armate del demone e conseguirà l’anuttara-­samyak-sambodhi. Metterà in moto la ruota del Dharma, percuoterà il tamburo del Dharma, suonerà il corno del Dharma e farà piovere la pioggia del Dharma. È persona degna di sedere sul trono di leone del Dharma, in mezzo alla grande assemblea di esseri celesti e umani.”

«Virtù Universale, nelle epoche future, coloro che accetteranno, sosterranno, leggeranno e reciteranno questo sutra, non saranno più avidi di vesti, di giacigli, di cibi e bevande, o di altre necessità della vita quotidiana. I loro desideri saranno appagati e nell’esistenza presente saranno ricompensati con la fortuna. Se qualcuno li disprezzerà o li deriderà dicendo: “Siete dei poveri idioti! È inutile svolgere queste pratiche: alla fine non ne caverete nulla!”, come punizione per la sua offesa questa persona nascerà senza occhi esistenza dopo esistenza. Ma chi farà loro offerte e li loderà, nell’esistenza presente otterrà una ricompensa visibile per queste azioni.

«Se qualcuno vedrà una persona che accetta e sostiene questo sutra e cercherà di rivelare le sue colpe o i suoi errori, sia che dica il vero sia che dica il falso, nell’esistenza presente si ammalerà di lebbra bianca. Se qualcuno disprezzerà o deriderà quella persona, esistenza dopo esistenza gli mancheranno i denti o gli cresceranno molto radi, avrà delle labbra orrende, il naso piatto, mani e piedi deformi, occhi strabici. Il suo corpo emanerà un odore nauseabondo, sarà coperto di piaghe maligne da cui coleranno sangue e pus, soffrirà di idropisia, di asma e di altre gravi malattie. Perciò, Virtù Universale, se vedrai una persona che accetta e sostiene questo sutra, dovrai alzarti e salutarla da lontano, mostrandole lo stesso rispetto che mostreresti a un Budda.»

Quando venne predicato questo capitolo Incoraggiamenti del bodhisattva Virtù Universale, bodhisattva in quantità innumerevole e illimitata come le sabbie del Gange ottennero i dharani che consentirono loro di ricordare centinaia, migliaia, decine di migliaia, milioni di ripetizioni degli insegnamenti; bodhisattva in numero pari alle particelle di polvere di un sistema maggiore di mondi completarono la via di Virtù Universale.

Quando il Budda predicò questo sutra, Virtù Universale e gli altri bodhisattva, Shariputra e gli altri ascoltatori della voce, e così gli esseri celesti, i draghi, gli esseri umani e non umani, tutti i componenti della grande assemblea, si sentirono colmi di grande gioia. Accettando e sostenendo le parole del Budda, essi si inchinarono rispettosamente e si accomiatarono.

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