Ho ricevuto il carico di tari, la cesta di mandarini, e le dieci stuoie di paglia che mi hai inviato al posto delle seicento monete.
Sia l’anno scorso sia quest’anno nella nostra provincia dilaga la malattia. Le persone muoiono come alberi abbattuti da un forte vento o piante stese al suolo da un’intensa nevicata. L’impressione è che non sopravvivrà nessuno.
Quest’anno, però, all’inizio il clima era stato molto favorevole. I cinque tipi di cereali1 erano cresciuti abbondantemente nei campi e, sia in pianura sia in montagna, le piante e gli alberi prosperavano lussureggianti. Era come se si vivesse all’epoca dei saggi sovrani Yao e Shun, o all’inizio del kalpa della formazione.
Ma adesso, con le forti piogge e i venti che si sono manifestati nell’ottavo e nel nono mese, in tutto il Giappone si teme che i raccolti saranno rovinati, e i sopravvissuti fra la gente comune si chiedono come faranno a passare l’inverno. La situazione è peggiore di quella che affrontammo in passato, durante le ere Kangi e Shoka, e appena meno grave di quella che vivremo quando giungeranno le tre calamità.
Siamo funestati dalle rivolte all’interno del nostro stesso paese, il territorio pullula di ladri e banditi, e dall’estero arrivano i nemici ad attaccarci; non pensiamo ad altro che agli scontri armati. Il cuore delle persone è privo di pietà filiale ed esse considerano i propri genitori alla stregua di estranei. I preti e le monache, che abbracciano idee errate, litigano fra loro come cani e scimmie. A causa dell’assenza di pietà e compassione, le divinità celesti hanno cessato di proteggere il nostro paese. E, a causa del prevalere delle idee errate, i tre tesori del Buddismo l’hanno abbandonato.
Per un momento la pestilenza pareva cessata, ma ora sembra che gli spiriti maligni ci stiano nuovamente attaccando. Nelle province del nord, in quelle dell’est, dell’ovest e del sud, ovunque allo stesso modo si odono le grida di persone malate.
Come dobbiamo essere grati che, in un mondo del genere, ci sia qualcuno che, grazie a qualche buon karma accumulato nel passato, è desideroso di prestare sostegno ai devoti del Sutra del Loto! Dobbiamo esserne veramente grati!
Avrò molte più cose da dirti quando ci incontreremo di persona.
Con profondo rispetto,
Nichiren
Il dodicesimo giorno del decimo mese intercalare del primo anno di Koan [1278]
Risposta a Ueno