Al prete laico Toki
Nichiren
Mi è giunta voce che entrambe le parti saranno convocate per essere interrogate oggi. Sembra proprio quello che ognuno di voi ha tanto desiderato; è come se aveste incontrato l’udumbara che fiorisce e fruttifica solo una volta ogni tremila anni. E la vostra condizione interiore deve essere simile a quella di Tung-fang Shuo1 che ottenne le pesche del giardino della Regina Madre dell’Ovest tre volte in novemila anni.
Quale altra felicità in questa vita potrebbe essere paragonabile a questa? Lasciando da parte per il momento il risultato, non dovreste, soprattutto, cogliere questa opportunità per fugare le vostre preoccupazioni e la vostra tristezza?
So che siete ben consapevoli di queste cose, ma a volte anche con un buon cavallo occorre usare la frusta. Oggi, quando comparirete di fronte al tribunale, dovete evitare di usare un linguaggio rozzo con i vostri colleghi, anche se avete rapporti amichevoli con loro. Quando entrambe le parti in causa saranno convocate davanti alla corte e mentre il magistrato starà leggendo la petizione di lamentela, qualsiasi cosa accada, a meno che non sia il magistrato a interrogarvi, non dovete lasciar uscire nemmeno una parola dalle vostre labbra. Anche se i vostri avversari in questa causa cominciassero a proferire insulti, magari indirizzati specificamente a voi, la prima e la seconda volta che succede credo che dovreste far finta di non aver sentito. Se lo fanno una terza volta, senza cambiare espressione o usare un linguaggio volgare, rispondete con parole gentili. Assicuratevi di dire una frase di questo genere: «Siamo tutti colleghi che lavorano nello stesso posto. Non nutriamo assolutamente rancori personali». E penso che dovreste ammonire con cura le persone del vostro seguito e i vostri servi, in modo che evitino di provocare scontri. Sono cose difficili da spiegare adeguatamente in una lettera, perciò spero che rifletterete sulla questione con la massima attenzione.
Esitavo a parlarvene, ma ho deciso di offrirvi queste umili parole affinché i tre elementi, del sutra del Budda, del suo devoto, e dei sostenitori laici possano agire insieme per ottenere un’unica cosa.
Con profondo rispetto,
Nichiren
Il nono giorno del quinto mese
Per ognuno di voi tre