Numero: 377
Data: 1280
Luogo: Luogo sconosciuto
Destinatario: Konichi, monaca laica di

Risposta alla monaca laica Konichi

Dopo che te ne sarai andata, il tuo nome non sarà dimenticato. Nella tua esistenza presente ti sei sciolta dai vincoli delle tre obbedienze1 e ti sei già liberata dai cinque ostacoli2. La luna della tua mente non ha ombre e ogni impurità è svanita dal tuo corpo. Tu sei un Budda nel tuo corpo presente. Che cosa meravigliosa, che cosa meravigliosa!

Dovrei scriverti più dettagliatamente, ma mentre scrivo questa lettera sto scrivendo varie altre cose.

Con profondo rispetto,

Nichiren

Il diciannovesimo giorno del nono mese

Risposta alla monaca laica Konichi

Cenni Storici

Questa è la parte conclusiva di una lettera indirizzata alla monaca laica Konichi della provincia di Awa. Si ritiene che sia stata scritta nel 1280. La parte iniziale della lettera è andata persa. Konichi aveva perso suo figlio Yashiro nel 1274 e, ancor prima, suo marito. Nichiren Daishonin afferma che grazie alla sua fede ella si è potuta liberare dalle «tre obbedienze» e dai «cinque ostacoli», e le assicura che ora è un Budda nella sua esistenza presente.


Note
1. Le tre obbedienze corrispondono, secondo la tradizione, all’obbligo delle donne di obbedire al padre quando sono giovani, al marito dopo il matrimonio e al figlio quando sono anziane.
2. I cinque ostacoli descritti nelle scritture buddiste indicano cinque tipi di esseri che le donne non potranno mai diventare: un dio Brahma, un dio Shakra, un re demone, un re che mette in moto la ruota e un Budda.