Ho ricevuto il carico di tari che mi hai inviato. In tutta la catena montuosa K’un-lun non vi sono normali sassi, ma solo pietre di giada. E poiché i sassi sono così rari, quando le persone desiderano comprarne uno usano pietre di giada. Attorno al lago P’eng-li non ci sono alberi o piante e, perciò, per acquistare legna da ardere si offrono in cambio pesci.
Il sandalo è inutile per una persona priva d’olfatto e il più luminoso degli specchi è inutile per un cieco.
Questo luogo chiamato valle di Minobu si trova nelle profondità delle montagne nei pressi del villaggio di Hakiri, provincia di Kai. A ovest vi è il ripido pendio dello Shichimen, a est si erge il picco di Tenshi, a sud il picco di Takatori e a nord quello di Minobu. Circondata da queste quattro montagne, la profonda vallata sembra il fondo di una scatola. Dalle cime provengono le grida rumorose delle scimmie, come quelle delle gole di Pa1, e il ruscello è ostruito dalle pietre che ruzzolano giù dal monte.
Ma nessuna pietra di questo luogo può eguagliare i tari di Suruga. Qui un taro è più raro e gradito di una lampada in una notte buia o di un sorso d’acqua quando si ha sete. Come puoi dire che questi tari non sono niente di speciale? Credo che tu lo dica perché dove vivi ce ne sono molti, ma per noi sono un tesoro!
Ho offerto il tuo dono al Sutra del Loto e al Budda Shakyamuni e so che il Budda sarà lieto di accettare la tua gentile offerta. Potrai chiederglielo personalmente quando andrai a incontrarlo sul Picco dell’Aquila.
Con profondo rispetto,
Nichiren
Il quindicesimo giorno del nono mese del secondo anno di Kenji [1276], segno ciclico hinoe-ne
Risposta a Kuro Taro