Numero: 324
Data: 1280
Luogo: Minobu
Destinatario: Nanjo Tokimitsu

Proteggere i credenti di Atsuhara

Sono stato immensamente felice di averti visto lo scorso quindicesimo giorno del sesto mese.

Ti sono molto grato per esserti occupato fino adesso del prete del santuario1 e della sua famiglia. Anche se in cuor loro i nostri nemici detestano il Sutra del Loto, per salvare le apparenze quando si rivolgono alle autorità prendono a pretesto qualcos’altro, esprimendo in questa maniera il loro odio nei nostri confronti. Così fanno reclami contro i credenti di Atsuhara e appena possono cercano di ostacolarci.

Ciò nonostante, quando i nemici del sutra inoltrano questi reclami alle autorità e fanno in modo che esse ci ostacolino, se ti rifiutassi semplicemente di conformarti, saresti una persona che ignora le consuetudini sociali. Se ti sembra poco saggio tenere il prete del santuario presso la tua residenza, desidero che tu gli dica di venire qui per il momento. Anche se sua moglie e suo figlio rimanessero presso di te, è assai improbabile che qualcuno venga a cercare loro. Penso che sia meglio farli rimanere dove sono finché le acque si saranno calmate.

Oggigiorno la gente, dai governanti fino all’opinione pubblica, ha molto di cui affliggersi. Chi non ha una posizione sociale scruta le persone di alto rango come il fagiano fissa il falco o gli spiriti affamati ammirano il dio Vaishravana. Ma il falco è ghermito dall’aquila e Vaishravana è molestato dagli asura.

Così adesso, quando le persone facoltose del Giappone sentono parlare dei mongoli, sembrano pecore che sentono il ruggito della tigre. E quelli che sono stati inviati a Tsukushi, separati dalle loro amate mogli, impossibilitati a vedere i loro figli, si sentiranno come se gli strappassero la pelle o gli trafiggessero la carne. Ancor di più, dunque, se quel paese straniero attaccherà, le persone si sentiranno come ranocchi nella bocca di un serpente, come carpe sul tagliere di un abile cuoco. Anche lasciando perdere ciò che riguarda questa vita, se essi dovessero morire, cadrebbero sicuramente nei 136 inferni e vi rimarrebbero innumerevoli kalpa.

Ma noi che abbiamo fede nel Sutra del Loto saremo come pesci che vivono nell’acqua bassa e gioiscono quando il cielo si rannuvola e cade la pioggia. Anche se per un po’ di tempo dovremo soffrire, alla fine ci attenderà un’immensa gioia. È come nel caso di un principe ereditario, l’unico figlio del re. Rifletti: è mai possibile che non salga al trono?

Con profondo rispetto,

Nichiren

Il secondo giorno del settimo mese del terzo anno di Koan [1280]

Risposta a Ueno

Non devi dire niente agli altri di questo, parla in segreto con il prete del santuario.

Cenni Storici

Nichiren Daishonin scrisse questa lettera da Minobu, il secondo giorno del settimo mese del 1280. Essa è indirizzata a Nanjo Tokimitsu della provincia di Suruga. Il Daishonin esprime la sua gioia per aver visto Tokimitsu e suo fratello minore Shichiro Goro, che si erano recati a fargli visita a Minobu qualche settimana prima. Egli esprime anche la sua gratitudine per il fatto che Tokimitsu si sta occupando di un altro credente, il prete di un santuario di Atsuhara, di sua moglie e di suo figlio. Essi abitavano temporaneamente con Tokimitsu a causa delle continue vessazioni associate alla persecuzione di Atsuhara che l’anno precedente (o tre mesi prima, secondo altre fonti) era culminata con la morte di tre credenti. Il Daishonin dà precise istruzioni in merito alla sicurezza del prete e dei suoi congiunti, e dà anche consigli a Tokimitsu in caso di ulteriori persecuzioni dirette contro la sua stessa famiglia. Anche se coloro che credono nel Sutra del Loto possono soffrire per un certo periodo, il Daishonin assicura Tokimitsu che alla fine proveranno una grande gioia.


Note
1. “Il prete del santuario” è il prete del santuario di Shinfuchi nel villaggio di Atsuhara, distretto di Fuji, provincia di Suruga. A causa della sua fede nel Sutra del Loto fu perseguitato da Gyochi, il vice capo dei preti del tempio Ryusen, nel villaggio di Atsuhara, e dai funzionari locali. Quando le molestie nei suoi confronti divennero gravi, Nanjo Tokimitsu gli offrì rifugio nella sua casa.