Numero: 137
Data: Data sconosciuta
Luogo: Luogo sconosciuto
Destinatario: Jakunichi-bo

Lettera a Jakunichi-bo

Apprezzo molto che tu abbia spedito una lettera in questo luogo distante. È estremamente raro nascere come essere umano. Tu non solo sei dotato della vita umana, ma hai avuto la rara fortuna di incontrare il Buddismo. Inoltre, dei molti insegnamenti del Budda, hai trovato il daimoku, o titolo, del Sutra del Loto e ne sei diventato un devoto. Hai davvero offerto elemosine a centomila milioni di Budda nelle tue passate esistenze!

Nichiren è il supremo devoto del Sutra del Loto in Giappone. Solo lui su questa terra ha vissuto i venti versi del capitolo “Esortazione alla devozione”1. Con questi versi ottocentomila milioni di nayuta di bodhisattva si impegnarono a propagare il Sutra del Loto, ma neanche uno di loro lo fece. I genitori che diedero la vita a questa persona straordinaria, Nichiren, sono le più fortunate di tutte le persone del Giappone. È senza dubbio a causa delle forze karmiche che essi divennero i miei genitori e io il loro figlio. Se Nichiren è l’inviato del Sutra del Loto e del Tathagata Shakyamuni, allora anche i suoi genitori devono condividere questa relazione. Essi sono come il re Ornamento Meraviglioso e la signora Pura Virtù con [i loro figli] Puro Forziere e Puro Occhio. Potrebbero i due Budda Shakyamuni e Molti Tesori essere rinati come genitori di Nichiren? O se no, potrebbero i suoi genitori essere stati tra gli ottocentomila milioni di nayuta di bodhisattva o tra i quattro bodhisattva guidati da Pratiche Superiori? È al di là della comprensione.

I nomi sono importanti per tutte le cose. È per questo che il Gran Maestro T’ien-t’ai mise il “nome” al primo posto tra i cinque princìpi maggiori. L’aver dato a me stesso il nome di Nichiren (Sole Loto) deriva dal fatto di aver compreso da solo il veicolo del Budda. Ciò può sembrare vanagloria, ma ci sono precise ragioni per quello che dico. Il sutra afferma: «Come la luce del sole e della luna può fugare oscurità e tenebre, così questa persona, mentre passa nel mondo, può liberare gli esseri viventi dall’oscurità»2. Considera esattamente ciò che questo passo rivela. «Questa persona, mentre passa nel mondo» significa che i primi cinquecento anni dell’Ultimo giorno della Legge saranno testimoni dell’avvento del Bodhisattva Pratiche Superiori, che illuminerà l’oscurità dell’ignoranza umana e delle illusioni e desideri con la luce dei cinque caratteri di Nam-myoho-renge-kyo. In accordo con questo passo, Nichiren, come inviato di tale bodhisattva, ha esortato il popolo del Giappone ad accettare e sostenere il Sutra del Loto. I suoi sforzi incessanti non diminuiscono mai, nemmeno su questa montagna.

Il passo prosegue: «Dopo la mia estinzione dovrebbe abbracciare e sostenere questo sutra. Tale persona sicuramente, senza alcun dubbio, conseguirà la via del Budda»3. Pertanto, coloro che diventano discepoli di Nichiren e credenti laici devono rendersi conto della profonda relazione karmica che condividono con lui e propagare il Sutra del Loto con il suo stesso atteggiamento. Esser noto come devoto del Sutra del Loto è un amaro ma inevitabile destino.

Fan K’uai, Chang Liang, Taira no Masakado e Fujiwara no Sumitomo non agirono mai da codardi, perché si preoccupavano profondamente del loro onore e aborrivano il disonore. Ma il disonore in questa vita non è niente. Conta molto di più il disonore che appare nella prossima vita. Avanza verso il luogo della pratica del Sutra del Loto tenendo in mente il momento in cui dovrai affrontare i guardiani dell’inferno, e la diavolessa che strappa gli indumenti, insieme al demone che li appende, ti priveranno degli abiti sulla riva del fiume dei tre attraversamenti. Il Sutra del Loto è la veste che ti salverà dal disonore dopo questa vita. Il Sutra del Loto afferma: «È come una veste per chi è nudo»4. Credi nel Gohonzon con tutto il tuo cuore, poiché è la veste che ti proteggerà nel mondo dopo la morte. Nessuna moglie lascerebbe mai il proprio marito senza vestiti, né alcun genitore potrebbe non provare compassione per il proprio figlio che trema di freddo. Il Budda Shakyamuni e il Sutra del Loto sono come la propria moglie e i propri genitori. Tu hai aiutato me, salvandomi così dal disonore in questa vita; in cambio io ti proteggerò dal disonore nella prossima. Ciò che abbiamo fatto per un altro ieri, verrà fatto per noi oggi. I boccioli diventano frutti e le spose novelle diventano suocere. Recita Nam-myoho-renge-kyo e approfondisci la tua fede costantemente.

Non potrò mai ringraziarti abbastanza per le tue frequenti lettere. Jakunichi-bo, per favore, trasmetti tutti questi insegnamenti in dettaglio [a quella credente].

Nichiren

Il sedicesimo giorno del nono mese

Cenni Storici

Nichiren Daishonin scrisse questa lettera a un giovane discepolo di nome Jakunichi-bo Nikke, figlio del signore di Okitsu, che viveva nella provincia di Kazusa. È datata il sedicesimo giorno del nono mese, senza indicazioni relative all’anno, che si pensa sia il 1279.

Jakunichi-bo e la sua famiglia erano diventati seguaci del Daishonin nel periodo in cui egli propagava i propri insegnamenti in quella zona, all’inizio dell’era Bun’ei (1264-1275). In seguito Jakunichi-bo divenne prete e fondò il tempio Tanjo, a Kominato, per commemorare il luogo di nascita del suo maestro. Secondo un’altra ipotesi, questa lettera sarebbe stata indirizzata, attraverso Jakunichi-bo, a un’altra seguace della provincia di Kazusa.

In essa il Daishonin rivela il significato del suo nome, Nichiren, a indicare il Budda che porterà all’illuminazione tutte le persone nell’Ultimo giorno della Legge, e dichiara che anche i suoi discepoli devono impegnarsi a trasmettere l’insegnamento supremo di Nam-myoho-renge-kyo a tutta l’umanità. Poi il Daishonin spiega che i demoni, i quali, secondo la tradizione popolare, strappano gli abiti di dosso a una persona nel momento della morte, simboleggiano la morte stessa che spoglia la persona di tutte le finzioni e realizzazioni superficiali, come ricchezza, potere e conoscenza.

In conclusione, il Daishonin incoraggia Jakunichi-bo promettendo di proteggerlo nella prossima vita, così come lui ha protetto il Daishonin in questa. Suggerisce così la natura profonda e senza tempo della relazione tra maestro e discepolo.


Note
1. Nei venti versi del capitolo “Esortazione alla devozione” vengono elencati i tipi di persecuzioni che si incontreranno propagando il Sutra del Loto nella temibile ultima epoca dopo la morte di Shakyamuni. In seguito Miao-lo chiamò queste categorie di persecutori “tre potenti nemici” (vedi Glossario).
2. Il Sutra del Loto, cap. 21, p. 377.
3. Ibidem, p. 378.
4. Ibidem, cap. 23, p. 392.