Numero: 127
Data: 1278
Luogo: Minobu
Destinatario: Sennichi, monaca laica

Il tamburo alla Porta del Tuono

Ho ricevuto un kan di monete anatra blu1, un to di riso seccato e altri generi. Il ragazzo Virtù Vittoriosa che offrì al Budda una torta di fango rinacque come il gran re Ashoka, e la vecchia che offrì al Budda una brodaglia di riso rinacque come un pratyekabuddha2.

Il Sutra del Loto è il maestro di tutti i Budda delle dieci direzioni e delle tre esistenze. I Budda delle dieci direzioni sono il Budda Buona Virtù a est, il Budda Virtù che Scaccia la Tristezza a sud-est, il Budda Virtù del Legno di Sandalo a sud, il Budda Donatore del Tesoro a sud-ovest, il Budda Splendore Infinito a ovest, il Budda Virtù del Fiore a nord-ovest, il Budda Vessillo di Virtù a nord, il Budda Pratica dei Tre Veicoli a nord-est, il Budda Vasta Miriade di Virtù allo zenit e il Budda Virtù Brillante al nadir3.

I Budda delle tre esistenze sono i mille Budda del passato kalpa della Gloria4, i mille Budda del presente kalpa della Saggezza5, i mille Budda del futuro kalpa della Costellazione6 e tutti i Budda descritti nei sutra della Ghirlanda di fiori, del Loto e del Nirvana e in tutti i sutra mahayana e hinayana, veri e provvisori, essoterici ed esoterici. Essi, e i bodhisattva dei mondi nelle dieci direzioni numerosi come granelli di polvere, originano tutti dal singolo carattere myo del Sutra del Loto [Myoho-renge-kyo].

Perciò il Sutra di Virtù Universale, che è l’epilogo del Sutra del Loto, dice: «I tre tipi di corpo del Budda nascono da questo sutra corretto ed equo». Il termine “corretto ed equo” deriva da una parola indiana7 che in Cina fu tradotta con “grande veicolo”. Grande veicolo, o Mahayana, è un altro nome del Sutra del Loto. I sutra Agama, paragonati alle scritture non buddiste, sono considerati sutra mahayana, o sutra del grande veicolo; i sutra della Ghirlanda di fiori, della Saggezza e di Mahavairochana, e altri sutra, paragonati ai sutra Agama, sono sutra mahayana, ma paragonati al Sutra del Loto sono sutra hinayana o del piccolo veicolo. Poiché nessun sutra sorpassa il Sutra del Loto, esso è l’unico sutra mahayana.

Spiegando con un esempio, i re degli ottantaquattromila paesi del continente meridionale di Jambudvipa, sono chiamati grandi re nei loro rispettivi paesi, ma, se paragonati a un re che mette in moto la ruota, sono piccoli re. Così i re dei sei cieli del mondo del desiderio e dei quattro cieli di meditazione possono essere chiamati grandi o piccoli [a seconda del re con cui si paragonano], ma il grande re celeste Brahma che regna in cima al mondo della forma è l’unico grande re che non può mai esser chiamato “piccolo re”.

Un Budda è un figlio e il Sutra del Loto i suoi genitori. Se i genitori di mille figli vengono lodati, quei mille figli si rallegrano. Se si fanno offerte ai genitori, si fanno offerte anche ai loro mille figli. Chi fa offerte al Sutra del Loto riceverà gli stessi benefici che se facesse offerte ai Budda e bodhisattva nelle dieci direzioni, perché tutti i Budda delle dieci direzioni originano dall’unico carattere myo. Supponete che un leone abbia cento cuccioli: quando il re leone ruggisce vedendo i cuccioli minacciati da altre fiere o da uccelli da preda, i cento cuccioli prenderanno coraggio e la testa delle altre fiere e uccelli da preda si romperà in sette pezzi. Il Sutra del Loto è come un re leone che regna su tutti gli altri animali.

Una donna che abbraccia il re leone del Sutra del Loto non deve temere le belve dell’inferno o del regno degli spiriti affamati e degli animali. Tutte le colpe commesse da una donna nella sua vita sono come erba secca; il carattere myo del Sutra del Loto è come una fiammella. Quando si accosta una fiammella a una distesa d’erba, non solo tutta l’erba, ma anche grandi alberi e grandi pietre saranno consumati dalle fiamme. Con il fuoco della saggezza del singolo carattere myo, non solo tutte le colpe svaniranno, ma si trasformeranno in cause di benefici. Questo è il significato di cambiare il veleno in amrita. Per esempio, la lacca nera diventa bianca mescolandovi della polvere bianca: i peccati di una donna sono come la lacca e le parole Nam-myoho-renge-kyo sono come la polvere bianca.

Al momento della morte, se una persona è destinata a cadere nell’inferno, assume un colorito scuro e il suo corpo diventa pesante come una pietra che solo mille uomini possono smuovere. Nel caso di una persona buona, anche se è una donna alta sette o otto piedi e di carnagione scura, al momento della morte assume un colorito puro e chiaro e il corpo diventa leggero come una piuma d’oca e morbido come un fiocco di cotone.

Da Sado a questa provincia vi sono mille ri8 di mare e montagne. Tu, come donna, hai mantenuto una salda fede nel Sutra del Loto e per anni hai inviato qui tuo marito a farmi visita in tua vece. Sicuramente il Sutra del Loto, Shakyamuni, Molti Tesori e tutti i Budda delle dieci direzioni conoscono la tua devozione. Per esempio, anche se la luna nel cielo dista quarantamila yojana, il suo riflesso appare istantaneamente in uno stagno sulla terra; il suono del tamburo alla Porta del Tuono9 si ode immediatamente a distanza di mille, diecimila ri. Benché tu sia rimasta a Sado, il tuo cuore è giunto in questa provincia.

Anche la via per conseguire la Buddità è così: noi viviamo nella terra impura, ma il nostro cuore risiede sul Picco dell’Aquila. A cosa serve vedere il volto? È solamente il cuore che conta. Incontriamoci un giorno sul Picco dell’Aquila dove risiede il Budda Shakyamuni. Nam-myoho-renge-kyo, Nam-myoho-renge-kyo.

Con mio profondo rispetto,

Nichiren

Il diciannovesimo giorno del decimo mese intercalare del primo anno di Koan (1278)

Risposta alla monaca laica Sennichi

Cenni Storici

Nichiren Daishonin scrisse questa lettera da Minobu, per la monaca laica Sennichi, moglie di Abutsu-bo, che viveva sull’isola di Sado. Da quando il Daishonin si era ritirato sul monte Minobu, Abutsu-bo aveva affrontato quel lungo e pericoloso viaggio almeno tre volte, per fare visita al maestro, anche da parte di Sennichi.

In questa lettera il Daishonin loda Sennichi per avergli inviato dei doni tramite il marito, e spiega i benefici che derivano dalle offerte sincere. Poi spiega che il Sutra del Loto è il supremo insegnamento e tutti i Budda si sono illuminati grazie a esso: per questo motivo l’azione di fare offerte al Sutra del Loto porta lo stesso beneficio che fare offerte a tutti i Budda dell’universo. Nichiren afferma, inoltre, che il Sutra del Loto, cioè la Legge di Nam-myoho-renge-kyo, ha il potere di cambiare il veleno in medicina e di trasformare le colpe passate in fonte di benefici e fortuna. Riferendosi, poi, al momento della morte, il Daishonin incoraggia Sennichi, in età piuttosto avanzata, a rafforzare ulteriormente la sua fede nel Sutra del Loto. Loda con calore il suo spirito di ricerca che l’ha spinta a mandare il marito fino a Minobu. E anche se non ha potuto recarsi di persona a incontrare il maestro, il Daishonin la rassicura dicendo: «Il tuo cuore è giunto in questa provincia». E aggiunge: «È solamente il cuore che conta».

Nichiren conclude la lettera affermando che chi crede nel Sutra del Loto, o Nam-myoho-renge-kyo, pur dimorando nel mondo secolare, può godere di suprema felicità senza doverla cercare altrove.


Note
1. Il kan era un’antica unità monetaria consistente in mille o cento monete legate insieme con una corda passante per un foro centrale; le monete anatra blu erano monete di rame importate dalla dinastia cinese Sung, il cui foro quadrato al centro le faceva rassomigliare a un occhio d’anatra.
2. Si narra che questo fatto accadde quando il Budda Shakyamuni, accompagnato dal suo discepolo Ananda, stava mendicando in una città brahmana. Una vecchia offrì loro una farinata di riso che però era andata a male e aveva un cattivo odore. Tuttavia, poiché l’intenzione della donna era sincera, ella rinacque come pratyekabuddha.
3. Questi Budda delle dieci direzioni sono elencati nel Commentario al Sutra dei Dieci stadi, ma l’espressione “Budda delle dieci direzioni” si riferisce qui ai Budda di tutto l’universo e quindi questi dieci re rappresentano tutti i Budda nelle rispettive direzioni.
4. Kalpa della Gloria: è uno dei tre kalpa, il kalpa maggiore del passato. Il kalpa maggiore del presente è chiamato kalpa della Saggezza e il kalpa maggiore del futuro è il kalpa della Costellazione. Ogni kalpa maggiore consiste di quattro kalpa minori: il kalpa della formazione, il kalpa della continuità, il kalpa del declino e il kalpa della disintegrazione. Cronache dei tremila Budda dei tre kalpa menziona l’avvento di mille Budda nel kalpa della Gloria, in successione, dal primo, il Budda Fiore Splendente, all’ultimo, il Budda Vishvabhu.
5. Secondo Cronache dei tremila Budda dei tre kalpa, nel kalpa della Saggezza appaiono in successione mille Budda, dal primo, il Budda Krakucchanda, all’ultimo, il Budda Ruchika.
6. Cronache dei tremila Budda dei tre kalpa menziona anche l’avvento di mille Budda nel kalpa della Costellazione. Il primo è il Budda Luce del Sole, l’ultimo il Budda Aspetto del Sumeru.
7. La parola indiana o sanscrita è vaipulya. “Sutra vaipulya” letteralmente significa un sutra di grande estensione. In Cina fu tradotto con sutra “corretto ed equo” o sutra del “grande veicolo”. In generale viene riferito ai sutra mahayana ma qui, nella citazione dal Sutra di Virtù Universale, indica il Sutra del Loto. In questo paragrafo il Daishonin dà una interpretazione flessibile ai termini Mahayana (grande veicolo) e Hinayana (piccolo veicolo) per indicare successivi livelli di comparazione.
8. Mille ri: qui significa una grande distanza.
9. Porta del Tuono: una porta situata a Hui-chi nella città di Shao-hsing, provincia cinese del Chekiang. Si dice che il suono del tamburo giungesse fino alla lontana capitale di Lo-yang.