Numero: 147
Data: 1280
Luogo: Minobu
Destinatario: Myoichi, monaca laica

Il significato della fede

Ciò che chiamiamo fede non è niente di straordinario. Aver fede significa riporre fiducia nel Sutra del Loto, in Shakyamuni e Molti Tesori, nei Budda e bodhisattva delle dieci direzioni, negli dèi celesti e nelle divinità benevolenti, e recitare Nam-myoho-renge-kyo, così come una donna ama il marito, come un uomo dà la vita per sua moglie, come i genitori rifiutano di abbandonare i figli o un figlio rifiuta di lasciare la madre. Inoltre, devi meditare sui passi del sutra: «Mettendo da parte onestamente gli espedienti»1 e «Non accettando un solo verso degli altri sutra»2 e non pensare mai di rinnegarli, così come una donna non si separerebbe mai dal suo specchio o come un uomo porta sempre la sua spada.

Rispettosamente,

Nichiren

Il diciottesimo giorno del quinto mese

Risposta alla monaca laica Myoichi

Cenni Storici

Nichiren Daishonin scrisse questa lettera da Minobu, nel quinto mese del terzo anno di Koan (1280), per Myoichi, una monaca laica che viveva a Kamakura ed era parente di Nissho, uno dei sei discepoli anziani del Daishonin. Sembra che Myoichi non godesse di buona salute. Era una credente devota e colta, che condivideva la fede con il marito e, proprio a causa della loro fede, i due coniugi avevano subìto la confisca del feudo. Rimasta vedova con due figli piccoli da allevare, nonostante le difficoltà Myoichi aveva continuato a rimanere fedele al Daishonin.


Note
1. Il Sutra del Loto, cap. 2, p. 90.
2. Ibidem, cap. 3, p. 131.