Il kalpa della diminuzione1 si trova nel cuore umano. Infatti, a misura che i veleni di avidità, collera e stupidità crescono, la durata della vita degli esseri umani si accorcia e la loro statura diminuisce.
In Cina e in Giappone, prima dell’introduzione del Buddismo, si usavano le scritture non buddiste dei Tre sovrani, dei Cinque imperatori e dei Tre santi per disciplinare il cuore dei cittadini e governare il mondo. Ma, via via che nel cuore degli uomini il bene si affievoliva e il male si faceva sempre più sagace2, la saggezza delle scritture non buddiste, essendo superficiale, non poteva più impedire di commettere crimini profondamente malvagi. Poiché era divenuto impossibile governare il mondo per mezzo delle scritture non buddiste, vennero gradualmente introdotte le scritture buddiste e, quando furono usate per governare, il mondo tornò alla tranquillità, unicamente grazie al fatto che la saggezza del Buddismo poteva spiegare esattamente il cuore delle persone.
Quelle che oggigiorno chiamiamo “scritture non buddiste” differiscono nello spirito dalle scritture non buddiste originali. Quando fu introdotto il Buddismo, le scritture non buddiste entrarono in competizione con le scritture buddiste. Ma, con l’andar del tempo, le scritture non buddiste furono sconfitte e sia il sovrano sia il popolo smisero di usarle. I loro sostenitori diventarono seguaci delle scritture buddiste e così le dispute cessarono. Nel frattempo però, i seguaci delle scritture non buddiste estrapolarono lo spirito delle scritture buddiste, aumentando la loro saggezza, e l’incorporarono nelle scritture non buddiste. I sovrani stupidi però credettero che queste scritture non buddiste fossero di per sé sagaci.
Inoltre, quando nel cuore delle persone la saggezza del bene si affievolì e la saggezza del male si fece sempre più sagace, i sovrani cercarono di governare la società con la saggezza dei sutra hinayana, che pure appartengono alle scritture buddiste, e tuttavia il mondo non era in pace. Allora i governanti diffusero i sutra mahayana e li usarono per governare, così nel mondo fu ristabilito un certo ordine. Ma in seguito, poiché anche la saggezza degli insegnamenti mahayana non era più adeguata, fu introdotta la saggezza del sutra dell’unico veicolo che venne usata per governare il mondo e questo, per un breve periodo fu in pace.
L’epoca attuale è tale che né le scritture non buddiste né i sutra hinayana né i sutra mahayana né l’unico veicolo del Sutra del Loto hanno alcun effetto. La ragione di questo è che l’avidità, la collera e la stupidità della mente delle persone sono così sagaci da uguagliare la sagacia della grande bontà dell’Onorato dal Mondo di Grande Illuminazione. Per fare un esempio, un cane è superiore a un uomo per la sagacia del suo odorato; nel trovare le tracce degli uccelli e degli animali il suo fiuto non è inferiore all’olfatto soprannaturale di un grande santo3. L’acutezza dell’udito del gufo, della vista del nibbio, la delicatezza della lingua del passero e l’imponenza del corpo del drago, superano persino le facoltà di un uomo saggio. Allo stesso modo, la sagacia di avidità, collera e stupidità nel cuore degli uomini nel mondo impuro dell’ultima epoca è difficile da controllare per qualsiasi saggio o santo.
Per questo, sebbene il Budda curasse l’avidità con la medicina della meditazione sulla viltà del corpo, guarisse la collera con la meditazione sulla compassione per tutti gli esseri e curasse la stupidità con la meditazione sulla dodecupla catena della causalità, insegnare queste dottrine adesso non fa che rendere peggiori le persone e aumentarne l’avidità, la collera e la stupidità. Per spiegare, il fuoco si spegne con l’acqua e il male viene sconfitto dal bene; se però su di un fuoco scaturito dall’acqua si getta dell’acqua, agirà come olio, producendo un incendio ancora più grande.
Ora in quest’ultima epoca malvagia, ciò che genera un grande male sono gli errori in materia di dottrine religiose piuttosto che i crimini del mondo secolare e quando le persone di oggi, inconsapevoli di ciò, si sforzano di coltivare le radici del bene, gli eventi che portano il mondo alla rovina si fanno sempre più frequenti. Offrire sostegno ai preti Tendai, della Vera parola e delle altre scuole dell’epoca presente può sembrare un’azione meritoria, ma in realtà è un grande male, peggiore persino dei cinque peccati capitali e delle dieci azioni malvagie.
Per questa ragione, affinché in quest’epoca regni la pace, se al mondo esistesse un uomo saggio, la cui saggezza fosse pari a quella dell’Onorato dal Mondo di Grande Illuminazione, che s’incontrasse con un governante saggio come il re Sen’yo e insieme ponessero fine a questi atti di bontà commettendo invece il grande male di censurare, bandire, interrompere le elemosine o addirittura decapitare quegli esponenti delle otto scuole4 che sono ritenuti uomini saggi, allora il mondo troverebbe un po’ di pace.
Questo è spiegato nel primo volume del Sutra del Loto dove si dice: «Il vero aspetto di tutti i fenomeni può essere compreso e condiviso solo tra Budda». Nella frase «coerenza dall’inizio alla fine»5 “inizio” indica la radice del male e la radice del bene, mentre “fine” indica l’effetto del male e l’effetto del bene. Una persona che si è completamente risvegliata alla natura del bene e del male dalle radici sino ai rami e alle foglie è chiamata un Budda. T’ien-t’ai afferma: «La vita in ogni istante è dotata dei Dieci mondi»6. Chang-an afferma: «Il Budda considerava questa la sua dottrina fondamentale. Come potrebbe essere facile da comprendere?»7. Miao-lo aggiunge: «È la rivelazione ultima della sua [di T’ien-t’ai] dottrina definitiva e suprema»8. Il Sutra del Loto afferma: «[Le dottrine che essi predicheranno] non saranno […] mai contrarie al vero aspetto»9. T’ien-t’ai spiega che questo significa: «Nessuna cosa che riguardi la vita o il lavoro contrasta in alcun modo con il vero aspetto»10. Saggio non è chi pratica il Buddismo prescindendo dalle questioni mondane, ma chi comprende perfettamente i princìpi che governano il mondo.
Quando la dinastia Yin divenne corrotta e il popolo soffriva, T’ai-kung Wang11 apparve nel mondo e decapitò il re Chou di Yin ponendo fine ai tormenti della popolazione. Quando il secondo sovrano [della dinastia Ch’in]12 fece provare al popolo l’amarezza, apparve Chang Liang e ristabilì l’ordine nel mondo, facendo conoscere loro la dolcezza. Questi uomini, pur essendo vissuti prima dell’introduzione del Buddismo, aiutarono la gente come inviati del Budda Shakyamuni, il signore degli insegnamenti. Sebbene i seguaci delle scritture non buddiste non ne fossero consapevoli, la saggezza di tali uomini conteneva in sé la saggezza del Buddismo.
Se nel mondo attuale, all’epoca del grande terremoto dell’era Shoka o della grande cometa dell’era Bun’ei13, ci fosse stato un sovrano veramente saggio, avrebbe sicuramente dato ascolto a me, Nichiren. E, anche se non l’avesse fatto allora, quando scoppiò il conflitto interno [al clan reggente] nel nono anno di Bun’ei (1272) o quando i mongoli attaccarono nell’undicesimo anno della stessa era, egli avrebbe dovuto accogliermi come il re Wen della dinastia Chou accolse T’ai-kung Wang o cercarmi come fece il re Kao-ting14 della dinastia Yin che invitò Fu Yüeh da una distanza di sette ri. Perciò si dice che il sole e la luna non sono apprezzati da chi è cieco, e che un uomo saggio è detestato da un sovrano stupido. Ma non mi dilungherò ulteriormente. Il cuore del Sutra del Loto è esattamente come ho spiegato. Non dovete considerarlo diversamente. Un grande male preannuncia l’arrivo di un grande bene. Se tutto Jambudvipa dovesse cadere nel caos, non c’è dubbio che [questo sutra] «sarà propagato in tutto Jambudvipa»15.
Sto inviando Acharya Daishin a far visita alla tomba del defunto prete laico Rokuro16. Nel passato avevo pensato che, se ci fossero state delle persone nella regione del Kanto che avessero ascoltato questo insegnamento, sarei andato io stesso sulle loro tombe a recitare la parte in versi del capitolo “Durata della vita” del Sutra del Loto. Tuttavia, se ci andassi nelle attuali circostanze, l’intera provincia lo verrebbe a sapere nel giro di un giorno e ciò susciterebbe tumulti fino a Kamakura. E, anche se ci fossero persone sinceramente devote, esse dovrebbero temere gli sguardi della gente ovunque io andassi.
Poiché non sono ancora venuto in visita, ho pensato a quanto il defunto prete laico Rokuro desiderasse vedermi e che ci doveva essere qualcosa che potevo fare. Per questo, anzitutto ho deciso di inviare un discepolo a recitare la parte in versi del capitolo “Durata della vita” sulla sua tomba. Chiedo la vostra comprensione su questo punto.
Con profondo rispetto