Ho da poco ricevuto in dono vari oggetti buddisti e adesso apprendo che la monaca laica è venuta a visitarmi su questo bel cavallo che ti è tanto caro. Tutto questo è grazie alla tua straordinaria gentilezza. So che queste azioni riflettono i desideri di Hyoe no Sakan, ma sono certo che siano dovute soprattutto alla premura di sua moglie, cioè alla tua.
Tanto tempo fa viveva un bodhisattva di nome Giovane Erudito che comprò cinque fiori di loto per cinquecento monete e per sette giorni e sette notti li diede in offerta al Bodhisattva Luce Inestinguibile1. E ci fu una donna di nome Gopika che aveva due fiori di loto e li diede in offerta dicendo: «Fintanto che saremo esseri comuni prego che quest’uomo e io possiamo rinascere vita dopo vita, esistenza dopo esistenza, come marito e moglie. E auspico che entrambi potremo diventare Budda nello stesso momento!». Ella rimase sempre fedele a questo voto e per novantuno kalpa i due rinacquero come marito e moglie.
In una incarnazione successiva, il Bodhisattva Giovane Erudito era il Budda Shakyamuni e Gopika era sua moglie Yashodhara, e il capitolo “Esortazione alla devozione” del Sutra del Loto afferma che ella diventerà un Budda chiamato Tathagata Dotato di Mille, Diecimila Segni Splendenti.
Quando il principe Siddhartha andò sul monte Dandaka2, il suo cavallo, Kanthaka, era una reincarnazione del dio Shakra. E quando Kashyapa Matanga e Chu Fa-lan portarono le sacre scritture in Cina, le dieci fanciulle demoni si trasformarono nel cavallo bianco sul quale furono trasportate. Adesso questo tuo cavallo ha seguito la strada del Sutra del Loto. Dopo che avrai vissuto per centoventi anni, questo cavallo ti trasporterà nella pura terra del Picco dell’Aquila.
Con profondo rispetto,
Nichiren
Il secondo giorno del terzo mese del terzo anno di Kenji [1277], segno ciclico hinoto-ushi
Alla moglie di Hyoe no Sakan