Numero: 106
Data: 1277
Luogo: Minobu
Destinatario: Shijo Kingo

I tre tipi di tesori

Ho ricevuto i vari doni inviati con un tuo messaggero, compreso un abito imbottito bianco e un kandi monete, oltre alle altre cose elencate nella lettera del signor Toki1. Ho particolarmente gradito i cachi, le pere e le alghe fresche e secche.

Sono molto addolorato per la malattia del tuo signore. Sebbene egli non abbia fede nel Sutra del Loto, tu sei un membro del suo clan ed è grazie alla sua considerazione che sei in grado di fare offerte al sutra. Perciò tutti i tuoi doni sono in effetti preghiere per la guarigione del tuo signore. Un alberello sotto un grande albero o l’erba vicino a un grande fiume non ricevono direttamente la pioggia o l’acqua, tuttavia prosperano attingendo la rugiada dall’albero grande o attirando l’umidità del fiume. Così è il rapporto fra te e il tuo signore. Il re Ajatashatru era un nemico del Budda, ma, siccome il suo ministro Jivaka credeva nel Budda e gli faceva continuamente offerte, si dice che i meriti delle sue azioni ritornarono ad Ajatashatru.

Il Buddismo insegna che la fragranza interna2 otterrà protezione esterna. Questo è uno dei suoi princìpi più importanti. Il Sutra del Loto dice: «Nutro per voi un profondo rispetto»3 e il Sutra del Nirvana dice: «Tutte le creature viventi possiedono la natura di Budda». Il risveglio della fede nel Mahayana di Ashvaghosha afferma: «Poiché la Legge vera e costante permea continuamente la sua stessa vita esercitandovi la sua influenza, le illusioni spariscono istantaneamente e il corpo del Dharma si manifesta». Il Trattato sugli stadi della pratica dello Yogadel Bodhisattva Maitreya contiene un’affermazione simile. Ciò che è nascosto si trasforma in virtù manifesta.

Perciò il demone celeste, conoscendo questo principio, ha posseduto i tuoi colleghi e li ha istigati a inventare quella grossa calunnia4 per impedirti di fare offerte al Sutra del Loto. Ma, poiché la tua fede è profonda, le dieci fanciulle demoni devono esser venute in tuo aiuto e hanno provocato la malattia del tuo signore. Egli non ti considera suo nemico, ma siccome una volta ha agito contro di te, credendo alle false accuse dei tuoi colleghi, si è ammalato gravemente e la malattia persiste.

Ryuzo-bo, che quelle persone consideravano il loro pilastro, è già caduto e quelli che ti hanno calunniato hanno contratto la stessa malattia del tuo signore. Ryokan è colpevole di una colpa ben più grave e quindi è più che probabile che gli accada qualche grave incidente oppure che lo provochi egli stesso. Di certo non ne uscirà senza danni.

Per come stanno le cose adesso, ho la sensazione che tu sia in pericolo. Sicuramente i tuoi nemici cercheranno di attentare alla tua vita. Nel sugoroku5, se due pietre dello stesso colore stanno fianco a fianco, non possono essere colpite da una pietra del colore avversario. Un carro, finché ha due ruote, non si rovescia lungo la strada. Allo stesso modo, se due uomini procedono insieme, il nemico esiterà ad attaccarli. Perciò, qualunque colpa ritieni che possano avere i tuoi fratelli minori, fa che non si allontanino da te un solo istante.

Il tuo volto porta i segni evidenti di un temperamento focoso. Ma dovresti sapere che gli dèi celesti non proteggono una persona irascibile, anche se la ritengono importante. Se dovessi essere ucciso, tu potresti conseguire la Buddità dopo la morte, i tuoi nemici si rallegrerebbero, ma a noi ne verrebbe soltanto dolore. Sarebbe veramente deplorevole! Mentre i tuoi nemici si affannano a complottare, il tuo signore ha molta più fiducia in te di quanta ne avesse prima. Per questo, benché apparentemente si siano calmati, senza dubbio stanno ribollendo d’odio. Quindi comportati sempre con discrezione in loro presenza e sii più rispettoso di prima verso gli altri membri del clan. D’ora in avanti, quando i figli del clan Hojo sono in visita al tuo signore, evita di andare a trovarlo, anche se lui ti manda a chiamare.

Se dovesse accadere il peggio e il tuo signore morisse, i tuoi nemici sarebbero senza guida e non avrebbero nessuno a cui rivolgersi, benché essi non sembrino preoccuparsi della cosa. Sconsiderati come sono, se vedono che ti presenti al lavoro più di frequente, bruceranno di gelosia e respireranno a fatica.

Se questi figli del clan Hojo o le mogli delle autorità dovessero chiederti della malattia del tuo signore, chiunque essi siano, gettati in ginocchio, poni le mani appropriatamente e rispondi così: «La sua malattia va al di là delle mie scarse capacità. Ma nonostante il mio rifiuto, egli insiste perché lo curi. Poiché sono al suo servizio, non posso far altro che obbedirgli». Non acconciarti i capelli ed evita di indossare gli abiti inamidati di corte, vestiti trapuntati sgargianti e ogni abbigliamento troppo colorato. Abbi pazienza e, d’ora in avanti, continua a comportarti così.

Forse già lo sai, ma vorrei ripetere la predizione del Budda su come sarà l’ultima epoca: «Sarà un’epoca caotica in cui anche i santi troveranno difficile vivere. Essi saranno come pietre in un grande fuoco, che per un po’ sembrano resistere al calore, ma alla fine si carbonizzano e si sbriciolano in cenere. Gli uomini saggi si appelleranno alle cinque virtù costanti, ma essi stessi avranno difficoltà a comportarsi di conseguenza». Quindi prosegue: «Non rimanere troppo a lungo nel posto d’onore».

Molte persone hanno complottato per rovinarti, ma tu hai evitato i loro intrighi e sei uscito vittorioso. Se adesso perdi la calma e cadi nella loro trappola, saresti come il marinaio del detto popolare che, dopo aver tanto remato, fa naufragio proprio prima di raggiungere la riva o come una persona a cui non viene servita l’acqua calda alla fine del pasto.

Quando sei nella residenza del tuo signore, se resti nella stanza che ti hanno assegnato, non ti potrà accadere nulla. Ma ovviamente i nemici ti aspetteranno sulla via mentre ti rechi al lavoro all’alba o quando torni a casa all’imbrunire. Sii anche estremamente prudente quando sei a casa o nei dintorni, nel caso che qualcuno si nasconda fra le doppie porte, nel santuario di famiglia, sotto il pavimento o nello spazio sopra il soffitto. Stavolta i tuoi nemici escogiteranno piani più astuti che mai. In definitiva, in caso di emergenza, nessuno è più affidabile dei guardiani notturni di Egara6 a Kamakura. Per quanto possa non piacerti, devi stringere rapporti amichevoli con loro.

Yoshitsunenon riuscì a sconfiggere gli Heike finché non ebbe al suo fianco Shigeyoshi7. Lo shogun [Minamoto no Yoritomo]cercò di vendicarsi di Osada che aveva assassinato suo padre, ma non riuscì a decapitarlo fino a quando non ebbe sconfitto gli Heike8. Per te è ancora più indispensabile allearti con i quattro guardiani notturni. Essi avevano rischiato la vita per ottenere le loro residenze e queste sono state confiscate dal loro signore a causa del Sutra del Loto e, più direttamente, di Nichiren. Abbi rispetto per coloro che credono in Nichiren e nel Sutra del Loto, qualunque cosa possano aver fatto in passato. Inoltre, se frequentano la tua casa, i nemici avranno paura di attaccarti di notte. Poiché non è come se cercassero di vendicare la morte del proprio padre, sicuramente non vogliono che i loro piani vengano alla luce. Contro persone simili, che cercano di evitare gli occhi degli altri, non esistono guerrieri più affidabili di loro. Mantieni sempre rapporti amichevoli con loro. Tu però hai un carattere focoso e potresti non accettare il mio consiglio. In tal caso, il potere delle preghiere di Nichiren non basterà a salvarti.

Ryuzo-bo e tuo fratello maggiore hanno complottato contro di te. Perciò gli dèi celesti hanno fatto in modo che le cose andassero come tu desideravi. Allora, come puoi andare contro il volere degli dèi celesti? Anche se tu avessi accumulato mille o diecimila tesori, a cosa ti servirebbero se il tuo signore dovesse dimenticarsi di te? Egli già ti considera come un genitore, ti segue come l’acqua segue la forma del recipiente che la contiene, ti desidera come un vitello desidera la madre e si affida a te come un vecchio si affida al bastone. La sua benevolenza nei tuoi confronti non è forse dovuta all’aiuto del Sutra del Loto? Quanto devono essere invidiosi i tuoi colleghi! Affrettati a parlare con questi quattro uomini e fammi sapere come stanno andando le cose. Allora pregherò ardentemente gli dèi celesti per la vostra protezione. Li ho già informati del tuo profondo dolore per la morte di tuo padre e tua madre. Sicuramente riceveranno la massima considerazione al cospetto del Budda Shakyamuni.

Più e più volte ripenso a quel momento indimenticabile, quando stavo per essere decapitato e tu mi accompagnasti tenendo le redini del mio cavallo e versando lacrime di dolore9. Né potrò mai dimenticarlo in ogni vita futura. Se tu dovessi cadere nell’inferno per qualche grave colpa, anche se Shakyamuni mi invitasse a diventare un Budda, io rifiuterei: preferirei venire all’inferno con te. Perché, se cadessimo nell’inferno insieme, troveremmo là il Budda Shakyamuni e il Sutra del Loto. Sarebbe come la luna che illumina l’oscurità, come l’acqua fredda versata sull’acqua bollente, come il fuoco che scioglie il ghiaccio o come il sole che disperde l’oscurità. Ma se ti discosti anche minimamente dal mio consiglio, non dare la colpa a me per quello che potrà accadere.

L’epidemia che sta infuriando in questo momento colpirà le persone dei ranghi più alti della società entro la fine dell’anno come tu hai predetto. Forse questo è il disegno delle dieci fanciulle demoni. Per adesso resta calmo e guarda cosa accade. E non andare in giro a lamentarti con altri di quanto ti sia difficile vivere in questo mondo. Un simile comportamento è del tutto sconveniente per un uomo saggio. Se un uomo si comporta così, dopo la morte, la moglie, sopraffatta dal dolore per la perdita del marito, pur senza volerlo racconterà alle altre persone tutte le cose vergognose che egli ha fatto. E non sarà affatto colpa di lei, ma solamente il risultato della condotta scorretta del marito.

È raro nascere umani. Il numero di coloro che sono dotati di un corpo umano è piccolo come la quantità di terra che può stare su un’unghia. E mantenere in vita un corpo umano è difficile come per la rugiada restare sull’erba. Ma è più importante vivere un solo giorno con onore piuttosto che vivere sino a centoventi anni e morire in disgrazia. Vivi in modo che tutte le persone di Kamakura lodino Nakatsukasa Saburo Saemon-no-jo per la devozione al suo signore, al Buddismo e per il suo rispetto e attenzione nei confronti degli altri. Più preziosi dei tesori di un forziere sono i tesori del corpo e prima dei tesori del corpo vengono quelli del cuore. Dal momento in cui leggerai questa lettera sforzati di accumulare i tesori del cuore!

Vorrei raccontarti un episodio che di solito si tiene segreto10. Nella storia del Giappone ci sono stati due imperatori assassinati. Uno di questi era l’imperatore Sushun. Era figlio dell’imperatore Kimmei e zio del principe Shotoku. Un giorno, durante il suo regno come trentatreesimo imperatore, chiamò Shotoku e gli disse: «Abbiamo saputo che siete un uomo di indiscussa saggezza. Esaminate la Nostra fisionomia e dite cosa ci vedete». Il principe declinò per tre volte, ma l’imperatore insisteva che obbedisse all’ordine imperiale. Alla fine, non potendosi rifiutare oltre, il principe esaminò con riverenza la fisionomia di Sushun e riferì: «L’espressione del volto di Vostra Maestà indica che sarete assassinato».

Il viso dell’imperatore cambiò colore.«Che prove avete per sostenere tale affermazione?». Il principe replicò: «Vedo delle vene rosse nei vostri occhi. Questo segno indica che vi attirerete l’odio degli altri». Allora l’imperatore chiese: «Come possiamo sfuggire a questo destino?». Il principe disse: «È difficile sfuggire. Ma ci sono dei soldati chiamati cinque virtù costanti. Fino a quando terrete questi guerrieri al vostro fianco, non correrete pericolo. Nelle scritture buddiste questi soldati sono definiti “tolleranza”, una delle sei paramita».

Per qualche tempo dopo questo episodio, l’imperatore Sushun osservò fedelmente la pratica della tolleranza. Ma, essendo irascibile di natura, un giorno violò il precetto, quando uno dei suoi sudditi gli donò un giovane cinghiale. Egli tolse l’asta attaccata al fodero della spada e colpì il cinghiale in un occhio dicendo: «Questo è ciò che faremo uno di questi giorni all’uomo che odiamo!». Il principe Shotoku, che era presente, esclamò: «Che cosa terribile avete fatto! Vostra Maestà si attirerà sicuramente l’odio degli altri. Le parole che avete pronunciato saranno la spada che vi colpirà». Allora il principe ordinò che venissero portati degli oggetti di valore e che fossero divisi tra coloro che avevano sentito le parole dell’imperatore [sperando di comprare il loro silenzio]. Ma uno di loro riferì l’episodio al gran ministro Soga no Umako.Umako, credendo di essere lui la persona odiata dall’imperatore, convinse Atai Goma, figlio di Azumanoaya no Atai Iwai, ad assassinare l’imperatore11.

Dunque perfino un re sul trono deve stare attento a non esprimere liberamente i suoi pensieri. Il saggio Confucio osservava il principio «Nove pensieri per una parola»12, cioè pensava nove volte prima di parlare. Tan, il duca di Chou, desiderava tanto ricevere i visitatori che si legava i capelli tre volte mentre li lavava e sputava tre volte il cibo durante il pasto [pur di non farli aspettare]. Ascolta bene quanto ti dico, così che tu non abbia motivo di rimproverarmi in seguito. Questo [comportamento] è ciò che si chiama Buddismo.

Il cuore di tutti gli insegnamenti della vita del Budda è il Sutra del Loto e il cuore della pratica del Sutra del Loto si trova nel capitolo “Mai Sprezzante”. Cosa significa il profondo rispetto del Bodhisattva Mai Sprezzante per la gente? Il vero significato dell’apparizione in questo mondo del Budda Shakyamuni, il signore degli insegnamenti, sta nel suo comportamento da essere umano.

Rispettosamente.

Il saggio si può definire umano, ma gli sconsiderati non sono altro che animali.

Nichiren

L’undicesimo giorno del nono mesedel terzo anno di Kenji (1277), segno ciclico hinoto-ushi

Risposta a Shijo Saemon-no-jo

Cenni Storici

Nichiren Daishonin scrisse questa lettera da Minobu, nel nono mese del 1277, per Shijo Nakatsukasa Saburo Saemon-no-jo Yorimoto, di Kamakura, meglio noto come Shijo Kingo. Intorno al 1274 Shijo Kingo aveva tentato di convertire il suo signore, Ema, agli insegnamenti del Daishonin; questi però aveva reagito con grande ostilità, riducendo i possedimenti di Kingo e minacciando di inviarlo nella remota provincia di Echigo. Anche i colleghi samurai diffusero calunnie sul suo conto, e Shijo Kingo venne infine accusato di aver fomentato disordini in occasione di un dibattito durante il quale il prete Tendai Ryuzo-bo era stato battuto dal discepolo del Daishonin, Sammi-bo, nel sesto mese del 1277.

Nichiren Daishonin esorta Shijo Kingo alla prudenza, istruendolo sul miglior comportamento da tenere in quelle difficili circostanze. Quello stesso anno il signore di Ema si ammalò e Shijo Kingo, che era un abile medico, riuscì a guarirlo, riconquistando così la sua fiducia. Nel 1278, in segno di gratitudine, Ema restituì a Kingo i possedimenti tolti, concedendogli in seguito feudi ancora più ampi.

All’inizio della lettera, il Daishonin esorta Kingo a non dimenticare il debito di gratitudine che lo lega al suo signore e cita il principio buddista secondo il quale un profondo cambiamento interiore provoca la trasformazione dell’ambiente. Egli ricorda quando stava per essere giustiziato a Tatsunokuchi e Shijo Kingo aveva fatto voto di morire al suo fianco; ora che il discepolo si trova ad affrontare questa dura prova, il Daishonin è pronto a fare tutto ciò che è in suo potere per proteggerlo. Inoltre spiega a Kingo che, poiché ha la fortuna di essere nato come essere umano e di aver incontrato il vero insegnamento, dovrebbe dedicarsi ad accumulare “i tesori del cuore”, conquistandosi così la fiducia e il rispetto degli altri. Infine, con alcuni riferimenti storici alle vicende dell’imperatore Sushun e di altri, il Daishonin insegna a Kingo che un buddista dovrebbe condurre la propria vita quotidiana in maniera esemplare, con grande premura e considerazione per le altre persone.


Note
1. Toki: Toki Jonin, uno dei principali discepoli del Daishonin che viveva nella provincia di Shimosa. Vassallo del signore di Chiba, era il conestabile della provincia.
2. Fragranza interna: la natura di Budda. Quando questa si risveglia interiormente appare anche l’effetto della protezione esteriore.
3. Il Sutra del Loto, cap. 20, p. 365.
4. Grossa calunnia: l’accusa, formulata al signore di Ema dai colleghi di Shijo Kingo, che quest’ultimo avrebbe cercato di disturbare il dibattito di Kuwagayatsu per mettere in difficoltà il prete Tendai Ryuzo-bo.
5. Sugoroku: tradizionale gioco da tavolo giapponese.
6. Egara è il nome di una zona di Kamakura dove avevano sede gli edifici governativi.
7. Shigeyoshi: Taguchi Shigeyoshi, capo di una potente famiglia di Awa, provincia dell’isola di Shikoku. Pur essendo un membro del clan Taira, o Heike, comunicò ripetutamente a Minamoyo no Yoshitsune (1159-1189), fratellastro più giovane di Minamoto no Yoritomo, informazioni sulle forze dei Taira e sui loro punti deboli.
8. Nel 1159 Minamoto no Yoshitomo, padre di Yoritomo, guidò una battaglia contro l’esercito Taira in cui venne sconfitto. Durante la fuga si rifugiò nella casa di Osada Tadamune, samurai della provincia di Owari, nel Giappone centrale, il quale, dietro ordine dei Taira, lo uccise a tradimento nel bagno. In seguito, quando Yoritomo mosse guerra ai Taira, Tadamune e suo figlio si allearono con lui, ma dopo la caduta dei Taira, vennero uccisi per ordine di Yoritomo.
9. Si riferisce alla persecuzione di Tatsunokuchi, nel 1271, quando il Daishonin rischiò di essere decapitato.
10. Fatto di cui si parla in Cronache del Giappone. Probabilmente non viene citato in maniera esplicita in quanto riguarda l’assassinio di un imperatore da parte di uno dei suoi funzionari.
11. L’imperatore Sushun salì al trono nel 588 grazie al sostegno di Soga no Umako. Ma nel 592 Umako lo fece assassinare, sostituendolo al trono con la propria nipote, l’imperatrice Suiko. Atai Goma è Azumanoaya no Atai Goma, i cui antenati erano venuti in Giappone dalla Cina al tempo dell’imperatore Ojin (fra la fine del IV e l’inizio del V sec.). Era addetto alla supervisione degli artigiani forestieri. La sua famiglia godeva di grande influenza economica e politica ed era alleata del clan Soga.
12. Analetti.