Mi ha fatto piacere ricevere la tua lettera e i tuoi resoconti quotidiani sugli avvenimenti relativi al tabernacolo1. L’incendio della sala principale deve significare che è giunta la fine per il Buddismo del Monte Hiei. Deve essere un annuncio che è giunto il tempo della rovina della sua scuola. Naturalmente ci sono buone ragioni perché ciò accada.
Il Monastero Jetavana, il Monastero Kukkutarama in India e il tempio sul Monte T’ien-t’ai in Cina sono caduti in rovina nell’arco dei duemila anni del Primo e Medio giorno della Legge. E adesso, nell’Ultimo giorno della Legge, Hiei, il monte dell’insegnamento T’ien-t’ai, si trova soltanto in Giappone. In tutto l’intero sistema maggiore di mondi si trova in quest’unico luogo, non è vero?
Come si potrebbe dubitare che i demoni concentrino su di esso tutta la loro invidia? E che ne siano gelosi anche i seguaci dell’insegnamento hinayana e degli insegnamenti provvisori? Così i preti Zen, quelli dei Precetti e quelli Nembutsu si lamentano del Monte Hiei presso il sovrano e i suoi ministri, i tremila preti della montagna non riconoscono l’origine della rovina della loro stessa scuola, e sia i preti sia i sostenitori laici hanno un’idea illusoria della causa della distruzione del loro paese e degli insegnamenti del Budda.
L’unica cosa sulla quale dovremmo basarci adesso è il passo del settimo volume del Sutra del Loto che dice: «Nell’ultimo periodo di cinquecento anni, dovrai diffonderlo in tutto Jambudvipa»2, non ti pare?
E dovremmo basarci anche sul passo del commentario del Gran Maestro Dengyo che afferma: «Il Primo e il Medio giorno sono quasi trascorsi e l’Ultimo giorno si avvicina. Adesso è veramente il tempo in cui l’unico veicolo del Sutra del Loto si dimostrerà perfettamente adatto alle capacità di tutte le persone»3.
L’estinzione si verifica affinché possa esservi la rinascita, e la discesa affinché possa esservi la risalita. Queste difficoltà non si saranno forse verificate affinché il Monte Hiei possa prosperare in futuro?
È impossibile scrivere in una lettera tutto ciò che vorrei dirti. Attendo vivamente di incontrarti alla prima occasione.
Rispettosamente,
Nichiren
Il primo giorno del terzo mese
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