Numero: 289
Data: 1276
Luogo: Luogo sconosciuto
Destinatario: Destinatario sconosciuto

Diagramma dei cinque periodi degli insegnamenti della vita del Budda

Il Trattato sulla grande perfezione della saggezza (scritto dal Bodhisattva Nagarjuna) dice che all’età di diciannove anni Siddhartha, il principe ereditario del re Shuddhodana, lasciò la sua casa e all’età di trent’anni ottenne l’illuminazione.

RSND, II, 289, p. 691

[I sutra Corretti ed equi e i sutra della Saggezza furono predicati per] 30 anni1Sutra degli Innumerevoli significati [predicato all’]età di 72 anni«Ma, In questi quarant’anni e più non ho ancora rivelato la verità».«[Esposi la Legge in vari modi] usando il potere degli espedienti, ma in questi quarant’anni e più non ho ancora rivelato la verità».«Possono trascorrere innumerevoli, illimitati, un numero inconcepibile di asamkhya di kalpa, ma alla fine essi mancheranno di ottenere l’insuperata illuminazione. Perché? Perché non conosceranno la grande via diretta per l’illuminazione, ma percorreranno perigliose vie traverse, irte di ostacoli e ardue prove».«Perché, chi lo pratica, percorre una grande via diretta libera da ostacoli e ardue prove».

RSND, II, 289, p. 693

«L’Onorato dal Mondo ha esposto a lungo le sue dottrine e adesso deve rivelare la verità»5.«Mettendo da parte onestamente gli espedienti, esporrò unicamente la via suprema»6.«Sebbene indichino vari sentieri differenti, in verità lo fanno solo in nome del veicolo del Budda»7.«Tuttavia questo triplice mondo costituisce il mio dominio e gli esseri che ci vivono sono tutti miei figli. Questo luogo adesso è pieno di dolore e sofferenza. Io sono l’unica persona che può salvarli e proteggerli, ma, benché io li istruisca e li ammonisca, essi non accettano i miei insegnamenti»8.«Chi non riesce ad avere fede e invece offende questo sutra, distruggerà immediatamente tutti i semi per divenire Budda in questo mondo. Forse aggrotterà torvo la fronte e nutrirà dubbi e perplessità. Ascolta, ti dirò a quali punizioni dovrà sottostare tale individuo. Sia che il Budda viva nel mondo sia che già si sia estinto, se qualcuno dovesse offendere un sutra come questo, oppure se, vedendo coloro che leggono, recitano, copiano e sostengono questo sutra, li dovesse disprezzare, odiare, invidiare, o provare rancore nei loro confronti, le punizioni cui dovrà sottostare, ascolta, ti dirò quali saranno. Allorché la sua vita giungerà al termine egli cadrà nell’inferno Avichi e sarà confinato là per un intero kalpa; quando il kalpa sarà trascorso, rinascerà nuovamente lì»9.«Dopo che sarà morto rinascerà di nuovo in forma di serpente, dal corpo lungo cinquecento yojana»10.«Se dopo la mia morte uno fra questi uomini o donne devoti sarà in grado di trasmettere segretamente il Sutra del Loto a una sola persona, anche solo una frase, allora sappi che egli o ella è l’inviato del Tathagata. È stato inviato dal Tathagata a proseguire la sua opera. […] Re della Medicina, se una persona malvagia con malanimo comparisse davanti al Budda, lo maledicesse e lo ingiuriasse ininterrottamente per un intero kalpa, la sua offesa sarebbe ancora alquanto lieve. Ma se una persona pronunciasse una sola parola malvagia per maledire o diffamare i laici, i monaci o le monache che leggono e recitano il Sutra del Loto, la sua offesa sarebbe molto grave»11.«Re della Medicina, questo ora ti dico, ho predicato diversi sutra, e fra questi il Sutra del Loto è il supremo! […] Ho predicato un numero incalcolabile di sutra, migliaia, decine di migliaia, milioni. Tra quelli che ho predicato, che ora predico e che predicherò, questo Sutra del Loto è il più difficile da credere e il più difficile da comprendere».12«Se una persona sta vicino ai maestri della Legge, conseguirà rapidamente la via del bodhisattva. Se studia seguendo questi maestri, vedrà Budda in numero pari alle sabbie del Gange».13«A quel tempo dalla torre preziosa si udì una voce possente pronunciare parole di lode: “Eccellente, eccellente! Shakyamuni, Onorato dal Mondo, tu puoi predicare alla grande assemblea il Sutra del Loto della Legge meravigliosa, la grande saggezza imparziale, la Legge per istruire i bodhisattva, custodita e serbata nel cuore dai Budda! È come dici, proprio come dici tu. Shakyamuni, Onorato dal Mondo, tutto ciò che hai esposto è la verità!”».14«Gli altri sutra sono numerosi come le sabbie del Gange, ma, anche se voi li esponeste, non sarebbe un’impresa difficile. Anche se afferraste il monte Sumeru e lo scagliaste oltre innumerevoli terre del Budda, anche questo non sarebbe difficile.[…]Ma se dopo l’estinzione del Budda, in un’era malvagia, predicherete questo sutra, ciò sarà davvero difficile!».15«Ci saranno molte persone ignoranti che ci malediranno e parleranno male di noi; ci attaccheranno con spade e bastoni, ma noi sopporteremo tutte queste offese. In quell’epoca malvagia ci saranno monaci di saggezza perversa, adulatori e sleali, che pretenderanno di aver conseguito ciò che non hanno conseguito, che saranno arroganti e presuntuosi. Oppure vi saranno monaci che vivono nelle foreste, eremiti vestiti di stracci rattoppati, che pretenderanno di praticare la vera via e guarderanno con disprezzo il genere umano. Avidi di vantaggi materiali e sostegni, predicheranno la Legge ai laici vestiti di abiti bianchi e saranno rispettati e riveriti dal mondo quasi fossero arhat in possesso dei sei poteri sovrannaturali».16«Cercando costantemente di diffamarci nelle grandi assemblee, si rivolgeranno ai sovrani, agli alti dignitari, ai brahmani e ai capifamiglia, come pure agli altri monaci, calunniandoci e parlando male di noi; diranno: “Questi sono uomini dalle visioni distorte che predicano dottrine non buddiste!”».17«In un kalpa turbolento, in un’epoca malvagia, saranno molte le cose di cui aver paura. Demoni malvagi si impossesseranno di altre persone per farci maledire, ingiuriare, coprire di disonore».18«I monaci corrotti di quell’era turbolenta, non comprendendo gli espedienti usati dal Budda per predicare la Legge nel modo più appropriato, con sguardo arcigno ci copriranno di insulti; saremo esiliati più e più volte».19«Egli manifestò i suoi grandi poteri sovrannaturali. Estese in alto la sua lunga e larga lingua fino a raggiungere il cielo di Brahma […] Gli altri Budda […] fecero lo stesso: estesero le lunghe e larghe lingue».20

RSND, II, 289, p. 695
Cenni Storici

Si tratta di una delle due opere intitolate Diagramma dei cinque periodi degli insegnamenti della vita del Budda; l’altra è nota come la versione estesa, mentre questa è la versione abbreviata. Si ritiene che Nichiren Daishonin abbia scritto quest’opera a Minobu nel 1276, mentre l’altra fu scritta intorno al 1260.

Entrambe, insieme a un altro scritto intitolato Diagramma a zampa di gallo dei cinque periodi degli insegnamenti della vita del Budda, contengono diagrammi relativi ai periodi e agli insegnamenti predicati da Shakyamuni nell’arco della sua vita, e alle scuole e ai maestri buddisti in Cina e in Giappone che sostennero tali insegnamenti. È probabile che il Daishonin intendesse queste opere come materiale di riferimento per i suoi discepoli. Benché la versione estesa e la versione abbreviata trattino argomenti simili, esse pongono l’accento su aspetti diversi. Mentre l’opera precedente accentra la critica sulla scuola della Pura terra, o Nembutsu, questa accentua la supremazia del Sutra del Loto tra gli insegnamenti che il Budda Shakyamuni predicò nell’arco della sua vita. Diagramma a zampa di gallo, invece, si concentra maggiormente sulla persona, o il Budda, che sarebbe corretto riverire.

Il titolo fa riferimento ai «cinque periodi», una classificazione che suddivide gli insegnamenti esposti dal Budda Shakyamuni nei suoi cinquant’anni di predicazione in cinque periodi distinti. Tale classificazione fu elaborata dal Gran Maestro cinese T’ien-t’ai.


Note
1. Secondo un resoconto, i sutra Corretti ed equi furono predicati per 16 anni e i sutra della saggezza per 14; secondo un altro resoconto, rispettivamente per 8 e 22 anni.
2. Una scuola fondata dal Budda Shakyamuni stesso.
3. Una scuola basata sull’insegnamento più profondo e più segreto.
4. Una scuola che rivela esplicitamente il vero insegnamento del veicolo della Buddità.
5. Il Sutra del Loto, cap. 2, p. 68.
6. Ibidem, p. 90.
7. Ibidem, p. 86.
8. Ibidem, cap. 3, p. 120.
9. Ibidem, pp. 125-126.
10. Ibidem, p. 127.
11. Ibidem, cap. 10, p. 232.
12. Ibidem, p. 235.
13. Ibidem, p. 240.
14. Ibidem, cap. 11, p. 244.
15. Ibidem, p. 253.
16. Ibidem, cap. 13, pp. 270-271.
17. Ibidem, p. 271.
18. Ibidem, pp. 271-272.
19. Ibidem, p. 272.
20 Ibidem, cap. 21, p. 374.