Mi hai mandato varie offerte che ho presentato al Sutra del Loto.
Il beneficio che si acquisisce sostenendo i propri genitori supera quello che si ottiene sostenendo tutto il popolo del Giappone. Se si uccide tutto il popolo del Giappone, si cadrà in uno dei sette grandi inferni1, ma, se si uccide la propria madre o il proprio padre, si cadrà nell’ottavo inferno, quello di incessante sofferenza.
Tuttavia chi uccide i genitori e versa il sangue del Budda Shakyamuni non cadrà mai nell’inferno di incessante sofferenza per la colpa di aver ucciso i propri genitori, ma vi cadrà per la colpa di aver versato il sangue del Budda.
Inoltre, chi compie le dieci azioni malvagie e i cinque peccati capitali, fa sanguinare tutti i Budda delle dieci direzioni e delle tre esistenze, e diventa un nemico del Sutra del Loto, non cadrà mai nell’inferno Avichi per le colpe che riguardano le dieci azioni malvagie, i cinque peccati capitali o per aver fatto sanguinare i Budda delle dieci direzioni. Egli cadrà nell’inferno di incessante sofferenza solo per la grande colpa di miscredenza nei confronti del Sutra del Loto.
Supponiamo che vi siano due persone. Una compie quotidianamente le dieci azioni malvagie e i cinque peccati capitali, e ogni mese offende i Budda delle dieci direzioni. L’altra non commette mai, in nessun giorno, le dieci azioni malvagie o i cinque peccati capitali; e non c’è nemmeno un mese in cui offenda i Budda delle dieci direzioni. Anche se queste due persone sono assai diverse in termini di bontà o malvagità, entrambe cadranno immancabilmente nell’inferno di incessante sofferenza se si opporranno anche a un solo carattere o a un solo tratto del Sutra del Loto.
Nella società attuale i pescatori e i cacciatori uccidono tutti i giorni pesci e cervi, e i guerrieri dei clan Minamoto e Taira combattono battaglie tutti gli anni. Ma, fintanto che evitano di uccidere i loro genitori, non è possibile che cadano nell’inferno di incessante sofferenza. E nel futuro, se ci sarà l’occasione, alcuni di loro potranno anche credere nel Sutra del Loto e diventare Budda.
Oggigiorno, i capi dei preti della scuola Tendai, i supervisori dei templi To, Omuro e dei sette templi principali, i maestri della Vera parola, così come il funzionario a capo del tempio Onjo, i seguaci delle scuole Zen, Nembutsu, e dei Precetti, esteriormente sembrano credere nel Sutra del Loto e recitarlo. Ma, analizzando più a fondo le loro basi dottrinali, si vede che sono discepoli del Gran Maestro Kobo, del Gran Maestro Jikaku, del Gran Maestro Chisho, di Shan-tao e di Honen.
Se la sorgente è torbida, il fiume è impuro. Se i cieli sono nuvolosi, la terra è buia. Se i propri genitori commettono tradimento, si sarà rovinati, e lo saranno anche la propria moglie e i figli. Quando una montagna crolla, le piante e gli alberi cadono. Così funzionano tutti i fenomeni e, allo stesso modo, tutte le persone buone, come i preti e le monache delle sessantasei province del Giappone, cadranno sicuramente nell’inferno di incessante sofferenza.
Dunque, nella società attuale, sono i buoni, più che i malvagi, a cadere nell’inferno. E più che i buoni, sono i preti e le monache, e, più che i preti e le monache, sono coloro che osservano i precetti e possiedono eminente saggezza che cadranno nell’inferno Avichi.
Nel Giappone di oggi non c’è nemmeno una persona che capisca questo insegnamento. Solo Nichiren lo comprende. E se, pur conoscendolo, io non ne parlassi apertamente, cadrei nell’inferno di incessante sofferenza, senza alcuna speranza di uscirne.
Se, pur sapendo che una persona è un traditore, non la si denuncia al governante del paese, si sarà colpevoli di un misfatto. Quando dico le cose come stanno, i nemici si abbattono su di me come scrosci di pioggia, si scagliano su di me come raffiche di vento. Mi trattano come un traditore, come un pirata o come un bandito di montagna. In ogni caso, è duro da sopportare.
Per fare un esempio, io sono come il Bodhisattva Mai Sprezzante alla fine [del Medio giorno] della Legge del Budda Re Suono Meraviglioso e come il Monaco Realizzazione di Virtù alla fine [del Medio giorno] della Legge del Budda Gioia Crescente. Sono come T’ien-t’ai o Dengyo e ho ancor più nemici di loro. Anche se tali uomini erano odiati da molte persone, non furono mai perseguitati dai governanti dei loro paesi. Come vedi, io sono detestato ancor più dal sovrano che dalla moltitudine del popolo, ed egli si dimostra più ostile nei miei confronti che se fossi il nemico di sua madre o di suo padre.
Chissà perché tu hai avuto pietà e hai fatto offerte a una persona così strana? Forse in un’altra vita eri un mio genitore o forse è per via di qualche karma che deriva da una esistenza passata? Di certo è qualcosa di straordinario. In più, è quando scroscia la pioggia, quando infuria il vento, quando la gente cerca di trattenere una persona, che la sua determinazione viene alla luce. E questo vale anche per te. Anche in circostanze normali, al confine fra Suruga e Kai le montagne sono alte, i fiumi profondi, vi sono massi ovunque e il sentiero è stretto. Ed è ancor peggio adesso che piove ininterrottamente da tre mesi. Per novanta giorni il livello dei fiumi ha continuato a salire, ci sono state frane, i sentieri sono ostruiti e nessuno è in grado di andar via o di arrivare. Proprio quando le nostre scorte di cibo stavano per esaurirsi, tu ci hai donato tutte queste cose, soddisfacendo la fame del Sutra del Loto e salvando anche la vita del Budda Shakyamuni. Immagina che fortuna te ne verrà! Ti scriverò ancora più dettagliatamente.
Con profondo rispetto,
Nichiren
Il settimo giorno del settimo mese
La mia risposta a te