La tua lettera, datata il venticinquesimo giorno dello scorso mese, mi è arrivata il ventisettesimo giorno dello stesso mese, all’ora del gallo [dalle diciassette alle diciannove]. Leggendo la lettera ufficiale [nella quale ti viene ordinato di inoltrare un giuramento scritto in cui rinunci alla tua fede nel Sutra del Loto], e la tua promessa solenne di non sottoscrivere un simile giuramento, ho sentito che era una cosa rara e fragrante quanto vedere l’udumbara in fiore o annusare il rosso bocciolo del sandalo.
Shariputra, Maudgalyayana e Mahakashyapa erano grandi arhat che avevano ottenuto le tre facoltà conoscitive e i sei poteri sovrannaturali. Per di più essi erano bodhisattva che, grazie al Sutra del Loto, avevano ottenuto il primo stadio di sviluppo e il primo stadio di sicurezza, cioè la comprensione della non nascita e della non estinzione di tutti i fenomeni. Tuttavia, persino loro non si ritennero in grado di sopportare le grandi persecuzioni che avrebbero accompagnato la propagazione del Sutra del Loto nel mondo di saha durante l’Ultimo giorno della Legge e rifiutarono di assumere questo compito. Come potrebbero allora le persone comuni dell’Ultimo giorno, che non hanno ancora sradicato le tre categorie di illusione, diventare devoti di questo sutra?
Io, Nichiren, ho potuto resistere ad attacchi con bastoni di legno, cocci e sassi, all’umiliazione e alla persecuzione delle autorità, ma come possono fare lo stesso i credenti laici, che hanno moglie e figli e sono ignoranti di Buddismo? Forse per prima cosa avrebbero fatto meglio a non convertirsi. Se dovessero dimostrarsi incapaci di mantenere la loro fede fino in fondo, e l’abbracciassero solo per un breve periodo, sarebbero derisi dagli altri. Pensando a questo, ho provato pietà per te. Tuttavia, durante le ripetute persecuzioni e le due sentenze di esilio, tu hai dimostrato una grande fermezza1. Questo senz’altro è ammirevole, ma adesso, nonostante le minacce del tuo signore, tu hai promesso per iscritto di mantenere la tua fede nel Sutra del Loto anche a costo di perdere i tuoi due feudi. Non trovo parole sufficienti per lodarti.
Il Budda si domandava se persino dei bodhisattva come Virtù Universale e Manjushri sarebbero stati in grado di propagare il Sutra del Loto nell’ultima epoca e pertanto affidò i cinque caratteri di Myoho-renge-kyo a Pratiche Superiori e alle altre tre guide dei bodhisattva emersi dalla terra numerosi come i granelli di polvere di mille mondi. Adesso, riflettendo sul significato di tutto questo, mi domando se il Bodhisattva Pratiche Superiori abbia preso possesso del tuo corpo per assistermi lungo la via. Oppure potrebbe essere opera del Budda Shakyamuni, il signore degli insegnamenti.
Il fatto che quei vassalli [che ti odiano] stiano diventando ancora più arroganti è sicuramente effetto degli intrighi dei preti Ryokan e Ryuzo. Se tu dovessi scrivere un giuramento in cui abiuri la tua fede, diventerebbero solamente più arroganti di prima e certamente lo racconterebbero a chiunque incontrassero. E a quel punto ai miei discepoli di Kamakura verrebbe data la caccia fino a non farne rimanere nemmeno uno.
È nella natura delle persone comuni non sapere cosa le aspetta in futuro. Quelli che hanno una piena comprensione di tali questioni sono chiamati saggi o santi. Tralasciando gli esempi del passato, ne citerò uno attuale. Il signore di Musashi2 rinunziò a entrambi i suoi territori per diventare un prete laico. Ho udito che, alla fine, egli abbandonò le sue numerose tenute, lasciò figli, figlie e moglie, e si isolò dal mondo. Tu non hai figli né fratelli su cui si possa contare. Hai solo i tuoi due feudi. Questa vita è come un sogno, nessuno può esser certo di vivere fino a domani. Anche se tu dovessi diventare il più misero dei mendicanti, non disonorare il Sutra del Loto. Dato che comunque sarebbe uguale, non lasciar trasparire il tuo dispiacere. Come tu stesso scrivi nella tua lettera, devi agire e parlare senza il minimo accenno di servilismo. Il servilismo e l’adulazione servirebbero soltanto a danneggiarti ulteriormente. Anche se i tuoi due feudi dovessero essere confiscati o tu dovessi essere cacciato, pensa che questo è dovuto all’opera delle dieci fanciulle demoni, e affidati a loro senza alcuna riserva.
Se io, Nichiren, invece di essere esiliato, fossi rimasto a Kamakura, sicuramente sarei stato ucciso nella battaglia3. Allo stesso modo, poiché rimanere al servizio del tuo signore può risultare a tuo detrimento, potrebbe essere opera del Budda Shakyamuni.
Ho scritto una petizione4 in tua difesa. Ci sono preti [miei discepoli a Kamakura], ma sono poco affidabili e stavo pensando di inviare Sammi-bo. Però, poiché non è ancora guarito dalla sua malattia, manderò un altro prete5 in sua vece. Chiedi a Daigaku Saburo o a Taki no Taro, oppure a Toki6, di trascrivere in bella copia la petizione quando ne avranno il tempo, e presentala al tuo signore. Se lo farai il problema si risolverà. Non devi avere troppa fretta, al contrario prepara con calma il terreno all’interno del clan. Quanto agli altri, lasciali protestare contro di te finché vogliono. Se poi deciderai di presentare la petizione al tuo signore, questa notizia potrà diffondersi fino a Kamakura e forse raggiungere il reggente stesso. Questo significa cambiare la sfortuna in fortuna.
Ti ho già spiegato gli insegnamenti del Sutra del Loto. Le questioni di minor importanza hanno origine dal bene, ma in una questione di grande importanza un grande disastro si trasforma sempre in una grande fortuna. Se la gente leggerà questa petizione, i loro errori verranno certamente alla luce. Tu devi solo dichiarare concisamente: «Io non intendo lasciare il clan del mio signore e restituire il feudo di mia spontanea volontà. Però, se il mio signore dovesse confiscarmelo, mi considererò fortunato in quanto sarà un’offerta al Sutra del Loto».
Non devi in nessun caso avere un atteggiamento servile verso il magistrato7. Digli: «Questi feudi non sono un’elargizione del mio signore. Mi sono stati conferiti perché gli ho salvato la vita con la medicina del Sutra del Loto quando era gravemente malato. Se lui me li toglie, la sua malattia si ripresenterà sicuramente e in quel momento, anche se egli dovesse porgermi le sue scuse, io non le accetterò». Dopo aver detto queste parole, prendi congedo senza indugio.
Non partecipare ad alcuna riunione. Sii particolarmente prudente di notte, mantieni stretti rapporti con i guardiani notturni8 e serviti di loro. Dovresti sempre farti accompagnare da loro. Se questa volta non verrai scacciato, le probabilità sono nove a uno che i tuoi colleghi samurai attentino alla tua vita. Non morire in modo disonorevole, per nessuna ragione.
Nichiren
Il settimo mese del terzo anno di Kenji (1277), segno ciclico hinoto-ushi
Risposta a Shijo Kingo