(580-651) Quarto patriarca della scuola Zen in Cina. T’ai-tsung, il secondo imperatore della dinastia T’ang, venuto a conoscenza delle sue virtù, lo convocò per tre volte nella capitale, ma Tao-hsin rifiutò ogni volta. Alla fine l’imperatore minacciò di decapitarlo, ma Tao-hsin rimase imperturbabile e l’imperatore, profondamente colpito, lo graziò.