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Sutra degli Insegnamenti lasciati in eredità dal Budda

Un sutra molto breve tradotto in cinese da Kumarajiva all’inizio del quinto secolo. Sostiene di essere stato predicato dal Budda Shakyamuni come ultime volontà ai discepoli appena prima della sua morte, sotto l’albero di sal. Il sutra afferma che, dopo la morte del Budda, si dovrebbero osservare i precetti per controllare i cinque organi di senso e regolare la mente, e dedicarsi alla pratica buddista senza cedere alla pigrizia e all’indolenza. La traduzione di Kumarajiva è considerata una delle migliori fra le traduzioni cinesi del sutra per la raffinatezza dello stile e la scelta accurata dei termini. Il Sutra degli Insegnamenti lasciati in eredità dal Budda fu letto e apprezzato da molte persone e su di esso furono prodotti numerosi commentari. La scuola Zen attribuisce un particolare valore a questo sutra.

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