Dette anche quattro radici di bontà, quattro radici del bene o stadi delle quattro buone radici. Stadi della pratica negli insegnamenti hinayana. Le quattro buone radici sono descritte come segue: 1) lo stadio del calore, o stadio in cui ci si accosta alla saggezza senza efflussi, ovvero senza illusioni e desideri, e si ottiene il tipo di buone radici che è ancora contaminato dagli efflussi, allo stesso modo in cui ci si accosta al fuoco e ci si riscalda; 2) stadio della vetta, o stadio in cui, sebbene le proprie buone radici non siano ancora consolidate, si ottiene la più elevata delle buone radici non consolidate. Nonostante lo stadio della vetta sia caratterizzato dalla possibilità di regressione, qualora le persone che lo hanno raggiunto recedano e cadano nell’inferno, le buone radici rappresentate da questo livello non possono essere estirpate; 3) lo stadio della percezione, o stadio in cui si comprende la dottrina delle quattro nobili verità, si consolidano le proprie buone radici e dal quale non si cadrà mai nei cattivi sentieri dell’esistenza; 4) il supremo stadio terreno, o stadio in cui si ottiene la suprema buona radice, sebbene questa, come le altre, sia ancora contaminata dagli efflussi. Coloro che conseguiranno questo stadio, con il tempo avranno accesso alla via dell’introspezione e diventeranno saggi. Il concetto delle quattro buone radici fu in seguito applicato agli stadi della pratica mahayana, pur con qualche modifica.