L’ambientazione in cui Shakyamuni predica il Sutra del Loto, come viene descritta nel sutra stesso. I «due luoghi» si trovano sulla cima del Picco dell’Aquila e nell’aria. La prima assemblea sul Picco dell’Aquila inizia con il capitolo “Introduzione” (primo) e continua fino alla prima metà del capitolo “Torre preziosa” (undicesimo). La Cerimonia nell’aria inizia nella … Continua a leggere due luoghi e tre assemblee
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due veicoli
Insegnamenti esposti per condurre gli ascoltatori della voce e i risvegliati all’origine dipendente ai loro rispettivi livelli d’illuminazione. Il veicolo degli ascoltatori della voce mirava a condurli allo stato di arhat con l’insegnamento delle quattro nobili verità; il veicolo dei risvegliati all’origine dipendente li conduceva a risvegliarsi alla verità dell’impermanenza e della relazione causale attraverso … Continua a leggere due veicoli
Durata della vita, capitolo
Sedicesimo capitolo del Sutra del Loto, considerato il capitolo chiave dell’insegnamento originale. In esso Shakyamuni rivela di aver ottenuto per la prima volta l’illuminazione non nell’esistenza presente, ma in un passato remoto tanti kalpa quanti i granelli di polvere di innumerevoli sistemi maggiori di mondi e, da allora, di aver sempre dimorato in questo mondo … Continua a leggere Durata della vita, capitolo
due depositi degli insegnamenti
Classificazione in due categorie degli insegnamenti di Shakyamuni: quelli esposti per le persone dei due veicoli e quelli per i bodhisattva. I primi corrispondono agli insegnamenti hinayana, come le quattro nobili verità e la dodecupla catena della causalità, mentre i secondi a quelli mahayana, come le sei paramita.
dottrina della recitazione più volte
Detta anche dottrina delle molte invocazioni. Una dottrina della Pura terra sostenuta da Ryukan (1148-1227), discepolo di Honen, il fondatore della scuola in Giappone. Afferma che, per ottenere la rinascita nella Pura terra, si dovrebbe recitare il nome del Budda Amida più volte possibile al momento della morte perché ogni ripetizione approfondisce la devozione ad … Continua a leggere dottrina della recitazione più volte
Dronodana
Un fratello minore del re Shuddhodana, il padre di Shakyamuni. Dronodana era il padre di Devadatta e Ananda.
Dozen-bo
(m. 1276) Prete del tempio Seicho, presso il quale Nichiren Daishonin cominciò a studiare il Buddismo. Dopo la sua morte, il Daishonin scrisse Ripagare i debiti di gratitudine in segno di riconoscenza per il suo primo maestro.
Duca di Chou
(d.s.). Uno dei fratelli minori del re Wu, fondatore della dinastia Chou (1100-256 a.C. ca.). Il suo nome era Tan. Negli scritti di Nichiren Daishonin, egli è chiamato “il Duca di Chou” oppure “Tan, il duca di Chou”. Appoggiò il fratello nel rovesciare la dinastia Yin (Shang) e fondare un nuovo governo. Continuò a occuparsi … Continua a leggere Duca di Chou
dottrina della recitazione una sola volta
Detta anche dottrina dell’unica invocazione. Una dottrina della scuola della Pura terra sostenuta da Kosai (1163-1247), discepolo di Honen, il fondatore della scuola in Giappone. Afferma che una singola recitazione del nome del Budda Amida, eseguita con fede sincera nella grazia di Amida, è sufficiente per rinascere nella Pura terra, anche se è possibile continuare … Continua a leggere dottrina della recitazione una sola volta
Dosho
(629-700) Fondatore della scuola delle Caratteristiche dei dharma in Giappone. Nel 653 si recò in Cina, dove studiò la dottrina delle Caratteristiche dei dharma sotto la guida di Hsüan-tsang. Dopo otto anni tornò in Giappone e vi propagò la dottrina delle Caratteristiche dei dharma.
Dokyo
(m. 772) Prete della scuola delle Caratteristiche dei dharma presso il tempio Todai. Dokyo fu chiamato a corte per pregare per la guarigione dell’ex imperatrice Koken. Secondo la tradizione le sue preghiere ebbero successo ed egli si guadagnò la fiducia e la stima dell’imperatrice. Quando ella salì di nuovo al trono, con il nome di … Continua a leggere Dokyo
Doji
(m. 744) Terzo patriarca della scuola giapponese dei Tre trattati. Era anche un esperto delle dottrine della scuola delle Caratteristiche dei dharma. Visitò la Cina nel 701.
dodici suddivisioni delle scritture
Dette anche dodici suddivisioni delle scritture buddiste o dodici suddivisioni dei sutra. Classificazioni degli insegnamenti del Budda Shakyamuni secondo il contenuto e lo stile di presentazione. Il termine “dodici suddivisioni delle scritture” è spesso usato nello stesso senso del termine “ottantamila insegnamenti” che indica l’intero corpo degli insegnamenti del Budda. Le dodici suddivisioni delle scritture … Continua a leggere dodici suddivisioni delle scritture
dodici grandi voti
Secondo il Sutra del Maestro della medicina, sono voti che il Budda Maestro della Medicina pronunciò mentre era impegnato nella pratica di bodhisattva. Essi comprendono i voti di condurre tutte le persone all’illuminazione, di curare le loro malattie e di liberarle dalla sofferenza.
Doryu
(1213-1278) (cin. Tao-lung) Prete della scuola Zen Rinzai, chiamato anche Rankei Doryu (Lan-ch’i Tao-lung). Nel 1246 si recò dalla Cina in Giappone. Quando Hojo Tokiyori, reggente dello shogunato, fece costruire il tempio Kencho a Kamakura, nel 1253, Doryu ne divenne il primo capo dei preti. Si oppose al Daishonin e complottò contro di lui insieme … Continua a leggere Doryu
Doa
Vedi Doamidabutsu.
dodici campi sensoriali
I sei organi di senso (occhi, orecchi, naso, lingua, corpo e mente) e i loro oggetti corrispondenti (colore e forma, suono, odore, sapore, consistenza e fenomeni). Il contatto dei sei organi di senso con i sei oggetti dà origine alle sei coscienze: vista, udito, odorato, gusto, tatto e pensiero.
Doami
Vedi Doamidabutsu.
Doamidabutsu
(d.s.) Detto anche Doami o Dokyo. Prete della scuola Nembutsu, vissuto all’epoca di Nichiren Daishonin; discepolo di Kakumyo e sovraintendente del tempio Shin-Zenko di Kamakura. Insieme a Ryochu ebbe un ruolo fondamentale nel favorire un’enorme crescita dei seguaci del Nembutsu nella zona di Kamakura.
divinità benevolenti
Vedi dèi celesti e divinità benevolenti.