sette tipi di gemme

Detti anche sette tesori. Sette sostanze preziose. L’elenco differisce secondo le scritture buddiste. Secondo il Sutra del Loto i sette tipi di gemme sono oro, argento, lapislazzuli, madreperla, agata, perla e cornalina.

sette stadi di merito

Sette stadi della pratica hinayana, chiamati anche sette espedienti. I sette stadi di merito fanno parte del livello dei praticanti ordinari, ancora soggetti a illusioni e desideri. Essi conducono alla via dell’introspezione, la prima delle tre vie che portano al nirvana, e sono divisi in due gruppi: i tre stadi di merito e le quattro … Continua a leggere sette stadi di merito

sette stadi di espedienti

Detti anche sette espedienti. Principio formulato dalla scuola T’ien-t’ai. Vi sono due diversi tipi di espedienti: il primo è quello dei sette veicoli o insegnamenti, predicati prima del perfetto insegnamento del Sutra del Loto. Si tratta di insegnamenti per: 1) gli esseri umani; 2) gli esseri celesti; 3) gli ascoltatori della voce; 4) i risvegliati … Continua a leggere sette stadi di espedienti

sette templi principali di Nara

Detti anche sette grandi templi di Nara. I templi principali del Buddismo a Nara, la capitale del Giappone durante il periodo Nara (710-794). Sono i templi Todai, Kofuku, Gango, Daian, Yakushi, Saidai e Horyu.

sette stadi di saggezza

Il secondo gruppo dei setti stadi di sviluppo esposti negli insegnamenti hinayana. Il primo gruppo, i sette stadi di merito o sette espedienti, contiene gli stadi della pratica svolta da coloro che sono ancora allo stadio delle persone comuni, cioè che devono ancora raggiungere la via dell’introspezione, che è la prima delle tre vie e … Continua a leggere sette stadi di saggezza

sette regni degli dèi celesti e cinque regni degli dèi terreni

Riferimento alle divinità autoctone che si narra abbiano governato il Giappone in epoca antecedente al leggendario primo imperatore umano Jimmu. Il termine “divinità” è spesso utilizzato al posto di “dèi”. Dapprima regnarono le sette generazioni di dèi celesti, seguiti dalle cinque generazioni di divinità terrene. La prima delle divinità terrene fu la Dea del Sole, … Continua a leggere sette regni degli dèi celesti e cinque regni degli dèi terreni

sette peccati capitali

Le sette offese più gravi nel Buddismo. Le spiegazioni e l’ordine variano secondo i sutra e i commentari. Secondo il Sutra della Rete di Brahma sono: 1) ferire un Budda; 2) uccidere il proprio padre; 3) uccidere la propria madre; 4) uccidere un monaco di grande virtù; 5) uccidere un acharya (un maestro buddista); 6) … Continua a leggere sette peccati capitali

sette parabole

Le sette parabole che appaiono nel Sutra del Loto. Sono le parabole: 1) dei tre carri e della casa che brucia; 2) dell’uomo ricco e del figlio povero; 3) dei tre tipi di erbe medicinali e dei due tipi di alberi; 4) della città fantasma e della terra del tesoro; 5) del gioiello nella veste; … Continua a leggere sette parabole

sette luminari

I sette corpi celesti: sole, luna, Marte, Giove, Mercurio, Venere e Saturno.

Seng-chao

(384-414) Prete del periodo della tarda dinastia Ch’in e uno dei principali discepoli di Kumarajiva.

sesto cielo

Il più elevato dei sei cieli nel mondo del desiderio, in cui risiede il re demone.

sette disastri

Disastri che si dice siano causati dall’offesa al corretto insegnamento. Nel Sutra dei Re benevolenti essi sono elencati come: 1) cambiamenti straordinari del sole e della luna; 2) cambiamenti straordinari delle stelle e dei pianeti; 3) incendi; 4) inondazioni fuori stagione; 5) tempeste; 6) siccità; 7) guerre, che includono gli attacchi da parte di paesi … Continua a leggere sette disastri

sette Budda del passato

Shakyamuni e i sei Budda che si dice lo abbiano preceduto. I sei Budda sono Vipashyin, Shikhin, Vishvabhu, Krakucchanda, Kanakamuni e Kashyapa. I primi tre Budda apparvero nel passato kalpa della Gloria mentre gli altri quattro, compreso Shakyamuni, apparvero nell’attuale kalpa della Saggezza.

Seng-ts’an

(m. 606) Terzo patriarca del lignaggio del Buddismo Zen in Cina. Studiò gli insegnamenti Zen sotto il secondo patriarca, Hui-k’o. Quando il Buddismo fu abolito dall’imperatore Wu (r. 560-578) della dinastia Chou settentrionale, si nascose su un monte dove continuò a praticare lo Zen. Seng-ts’an tramandò gli insegnamenti Zen a Tao-hsin.