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La foglia di tamala, che è una varietà di sandalo.

Un altro nome per indicare il Tripitaka, la raccolta in tre sezioni delle scritture buddiste. Essa è costituita dai sutra, che contengono gli insegnamenti del Budda; dai vinaya, che riguardano le regole della disciplina monastica; dagli abidharma, i trattati e i commentari sulle dottrine buddiste.

Uno dei dieci discepoli maggiori di Shakyamuni, rappresentato nei Sutra della Saggezza come il sommo nella comprensione del non dualismo. Il sesto capitolo del Sutra del Loto predice che egli diverrà un Budda chiamato Forma Rara.

Tre dei sei poteri sovrannaturali. Il potere di vedere ogni cosa ovunque; il potere di conoscere le vite passate; il potere di sradicare le illusioni.

Un’alta montagna che si erge al centro del mondo. Il re Shakra o Indra risiede sulla sua vetta, mentre i Quattro Re Celesti vivono a metà dei fianchi sui quattro lati. Alla base del monte Sumeru si trovano quattro continenti, il più importante dei quali è quello che si trova a sud, chiamato Jambudvipa, dove … Continua a leggere Sumeru

Un santuario, in genere a forma di tempio, costruito per accogliere le reliquie di Shakyamuni e di altre persone sacre. Si dice che il movimento Mahayana si sia sviluppato a partire dal culto di questi stupa o torri commemorative in cui venivano conservate le reliquie di Shakyamuni.

Un altro modo di indicare le migliaia di milioni di mondi.

(Cin. ju-lai, giapp. nyorai) Uno dei dieci epiteti del Budda. Il termine significa “colui che è giunto dalla verità”.

Vuoto; secondo gli insegnamenti Mahayana del non dualismo indica la realtà immanente che unifica l’essere.

Uno dei grandi re Brahma.

Uno dei dieci discepoli maggiori di Shakyamuni, conosciuto per la sua saggezza suprema. Il terzo capitolo del Sutra del Loto predice che egli diverrà un Budda chiamato Fiore Splendente.

L’emblema della Legge o l’essenza degli insegnamenti del Budda.

Un novizio maschio dell’Ordine buddista che ha fatto il voto di seguire i dieci precetti.

In India la parola in origine si riferiva a un asceta, a un eremita o a un religioso che aveva rifiutato la vita secolare per ricercare la via. In seguito passò a indicare in particolare una persona che ha rinunciato alla vita secolare per praticare il Buddismo.

Uno dei quattro tipi di ascoltatori della voce. Lo srota-apanna è un ascoltatore della voce che è entrato nella via dell’illuminazione.

Il “saggio degli Shakya”, il fondatore storico del Buddismo. È anche conosciuto con il suo nome di famiglia di Gautama.

Chiamato anche semplicemente Shakra o Indra. In origine era il dio del tuono della mitologia indiana, che in seguito venne incorporato nel Buddismo come una delle divinità protettrici.

Un ascoltatore della voce, ovvero una persona che ascolta gli insegnamenti di Shakyamuni. Il termine in origine si riferiva ai discepoli diretti di Shakyamuni, ma in seguito venne a significare tutti i seguaci del Buddismo Theravada. La via degli shravaka è uno dei tre veicoli. Gli ascoltatori della voce si dividono in quattro categorie: srota-apanna, … Continua a leggere shravaka

Sette materiali preziosi citati nelle scritture buddiste. Le liste differiscono da testo a testo. Nel Sutra del Loto sono: oro, argento, lapislazzuli, madreperla, agata, perla e cornalina.

I sei regni o mondi in cui trasmigrano gli esseri non illuminati. Partendo dal livello inferiore essi sono: 1) l’inferno; 2) il regno degli spiriti affamati; 3) gli animali; 4) gli asura; 5) gli esseri umani; 6) gli esseri celesti.