Nove livelli di discernimento. Le prime cinque coscienze corrispondono ai cinque sensi: vista, udito, olfatto, gusto e tatto. La sesta integra le percezioni raccolte dalle prime cinque in immagini coerenti e formula giudizi sul mondo esterno. La settima corrisponde al mondo interiore e spirituale. La consapevolezza del sé e la capacità di discernere il bene e il male hanno origine in essa. L’ottava, la coscienza alaya, accoglie gli effetti delle azioni buone e cattive, immagazzinandoli come potenzialità karmiche o “semi”, che determineranno retribuzioni, rispettivamente, di felicità o sofferenza. La nona coscienza, chiamata amala, libera dalle impurità del karma, è definita come la base di tutte le funzioni della vita ed è identificata con il vero aspetto della vita o la natura di Budda.