(sans.) Conseguenza dell’ottenimento dell’illuminazione, lo scopo della pratica buddista. Il termine sanscrito nirvana significa “spento” ed è tradotto con estinzione, emancipazione, cessazione, quiescenza oppure non rinascita. Il nirvana era in origine considerato come lo stato in cui si estinguono tutte le illusioni e i desideri e di conseguenza anche il ciclo di nascita e morte. Nel Buddismo mahayana il nirvana significa non tanto la fuga dal mondo fenomenico quanto un risveglio alla vera natura dei fenomeni, o perfezione della saggezza del Budda. Il termine “nirvana” viene usato anche per riferirsi alla morte di un Budda. Le parole sanscrite “parinirvana” e “mahaparinirvana” sono termini simili a nirvana e vengono spesso usate per indicare la morte del corpo fisico di un Budda.