Secondo il capitolo “Mai Sprezzante” del Sutra del Loto, è il nome di Shakyamuni in una precedente esistenza in cui era un bodhisattva. Dopo la morte del Tathagata Re Suono Maestoso, nel remoto passato, Mai Sprezzante esprimeva il proprio rispetto a tutte le persone per la loro natura innata di Budda. Vedendo questo, le persone di estrema arroganza lo insultavano e lo attaccavano con bastoni e pietre, ma egli continuava la sua pratica. Il Sutra conclude che in tal modo il bodhisattva espiò del tutto le sue offese passate e ottenne la purificazione dei sei sensi, mentre coloro che lo offendevano caddero nell’inferno, ma, in virtù del legame che avevano creato con il Sutra del Loto predicato da Mai Sprezzante, rinacquero insieme a lui e ricevettero l’insegnamento per ottenere l’illuminazione. Negli scritti di Nichiren Daishonin è frequentemente citata la storia del Bodhisattva Mai Sprezzante per spiegare il principio dell’ottenimento dell’illuminazione attraverso la relazione inversa, o legame che si instaura con il corretto insegnamento opponendosi a esso o denigrandolo. Nichiren si riferisce spesso al Bodhisattva Mai Sprezzante anche come esempio del vero spirito con cui condurre la pratica del bodhisattva.