re demone del sesto cielo

Il re dei demoni, che dimora nel più alto dei sei cieli del mondo del desiderio. Servito da innumerevoli seguaci, si adopera per ostacolare la pratica buddista e gode nel risucchiare la forza vitale di altri esseri. È anche considerato la manifestazione dell’oscurità fondamentale inerente alla vita. È chiamato anche demone celeste.

Realizzazione di Virtù

Monaco che appare nel Sutra del Nirvana. Quando il corretto insegnamento buddista era sul punto di scomparire, Realizzazione di Virtù lottò per proteggerlo e fu attaccato da molti monaci malvagi e dai loro seguaci. Il re Possessore di Virtù prese le sue difese, ma morì nella battaglia. A causa della loro devozione al Buddismo, il … Continua a leggere Realizzazione di Virtù

Re Suono Maestoso

Budda menzionato nel capitolo “Mai Sprezzante” del Sutra del Loto. Il Bodhisattva Mai Sprezzante apparve durante il Medio giorno della Legge del Budda Re Suono Maestoso, quando il Buddismo era in declino e monaci arroganti esercitavano la massima autorità; egli si inchinava a riverire ogni persona che incontrava, mostrando rispetto per la loro inerente natura … Continua a leggere Re Suono Maestoso

Re Ruggito del Leone

Budda apparso innumerevoli kalpa fa di cui si narra nel Sutra sul Non sorgere di tutti i fenomeni. Dagli alberi della sua terra scaturisce il suono del Dharma che conduce le persone al raggiungimento della via. Secondo il sutra, nell’ultima epoca dopo la sua morte appare il monaco Radice di Gioia che propaga l’insegnamento corretto; … Continua a leggere Re Ruggito del Leone

re che mettono in moto la ruota

Detti anche re saggi che mettono in moto la ruota. Governanti ideali della mitologia indiana. Nel Buddismo, essi sono i re che governano con la giustizia invece che con la forza. Pare che essi possiedano le trentadue caratteristiche di un Budda e governino i quattro continenti mettendo in moto ognuno la ruota che gli è … Continua a leggere re che mettono in moto la ruota

Rajagriha

Capitale del regno del Magadha, nell’antica India. Fu una delle maggiori città indiane dell’epoca del Budda Shakyamuni, nonché centro di cultura e di studi filosofici. Il re Bimbisara e suo figlio Ajatashatru vi stabilirono la loro residenza e Shakyamuni vi si recò di frequente per predicare. Attorno a Rajagriha sorgono molti importanti luoghi del Buddismo … Continua a leggere Rajagriha

Radice di Gioia

Monaco che, secondo il Sutra sul Non sorgere di tutti i fenomeni, visse nell’ultima epoca dopo la morte di un Budda chiamato Re Ruggito del Leone. Egli non dava valore alle pratiche ascetiche, ma insegnava soltanto la dottrina del vero aspetto di tutti i fenomeni. A causa di ciò, il monaco Intento Superiore lo insultò. … Continua a leggere Radice di Gioia

Rahula

Figlio di Shakyamuni. Uno dei dieci principali discepoli del Budda Shakyamuni, noto per la sua superiorità nelle pratiche invisibili.

Re della Medicina

Bodhisattva che si dice possedesse il potere di curare le malattie fisiche e mentali. Il capitolo “Re della Medicina” del Sutra del Loto descrive come egli praticò le austerità in un’esistenza passata in cui si chiamava Bodhisattva Visto con Gioia da Tutti gli Esseri.

Re del Suono della Nuvola Tonante

1) Il Budda che compare nel capitolo “Suono Meraviglioso” del Sutra del Loto. Il capitolo narra che, in un remoto passato, il Bodhisattva Suono Meraviglioso serviva il Budda Re del Suono della Nuvola Tonante. 2) Un altro nome del Budda Saggezza del Fiore Sovrano della Costellazione Suono della Nuvola Tonante, che compare nel capitolo “Re … Continua a leggere Re del Suono della Nuvola Tonante

Ratnamati

(d.s.) Monaco dell’India centrale e traduttore delle scritture buddiste. Nel 508 si recò a Lo-yang in Cina e insieme a Bodhiruchi tradusse il Trattato sul Sutra dei Dieci stadi in cinese. Sono a lui attribuite anche le traduzioni cinesi del Trattato sul Sutra del Loto e del Trattato sul prezioso veicolo della Buddità.

Raccolta degli insegnamenti orali

Opera in due volumi di Chisho (814-891), quinto capo dei preti del tempio Enryaku sul monte Hiei, sede della scuola Tendai giapponese. Contiene gli insegnamenti orali che egli ricevette durante il suo soggiorno in Cina da Liang-hsü del tempio Ch’an-lin, sul monte T’ien-t’ai. La scuola del tempio (giap. Jimon), un ramo della scuola Tendai, venerava … Continua a leggere Raccolta degli insegnamenti orali

quintuplice visione della rivelazione

Analisi degli insegnamenti buddisti che appare in L’oggetto di culto per l’osservazione della mente, trattato scritto da Nichiren nel 1273. Il termine rivelazione qui indica la verità trasmessa dai Budda. Gli studiosi buddisti cinesi suddivisero il contenuto dei sutra in base a tre categorie: preparazione, rivelazione e trasmissione. Nello scritto prima citato, con lo scopo … Continua a leggere quintuplice visione della rivelazione

quinto periodo di cinquecento anni

Ultimo dei cinque periodi di cinquecento anni, successivi alla morte di Shakyamuni. Esso corrisponde all’inizio dell’Ultimo giorno della Legge. Il Sutra della Grande raccolta predice che sarà un periodo di dispute e conflitti in cui gli insegnamenti di Shakyamuni verranno oscurati e perduti.

quinta ora

Ora della tigre (dalle tre alle cinque del mattino).

quindici grandi templi

I principali templi dei periodi Nara (710-794) e Heian (794-1185), inclusi i sette templi principali. Vedi sette templi principali.

quattro voti universali

Detti anche quattro grandi voti o quattro voti. Voti che ogni bodhisattva formula nel momento in cui decide di dedicarsi alla pratica buddista. Essi sono: 1) salvare innumerevoli esseri viventi; 2) sradicare innumerevoli illusioni e desideri; 3) conoscere un infinito numero di insegnamenti buddisti e 4) ottenere l’illuminazione suprema.

quattro virtù infinite

Pietà, compassione, gioia e imparzialità illimitate. Pietà qui significa donare gioia e felicità agli esseri viventi; compassione vuol dire togliere loro la sofferenza; gioia è il rallegrarsi nel vedere gli altri esseri emanciparsi dalla sofferenza e ottenere la felicità; imparzialità significa abbandonare gli attaccamenti all’amore e all’odio per essere imparziali nei confronti di chiunque.

quattro visioni rovesciate

Dette anche quattro visioni errate oppure quattro visioni stravolte. Sono definite rovesciate perché si assume una visione del tutto opposta alla realtà. Si scambia erroneamente l’impermanenza per la permanenza, la sofferenza per la felicità, il non sé per il sé, e l’impurità per la purezza. È il modo di vedere delle persone comuni che non … Continua a leggere quattro visioni rovesciate