Quanto mi ha fatto piacere la visita di tua moglie! Non me lo sarei mai immaginato, né da sveglio né in sogno! È stato veramente un gesto d’immensa gentilezza. E in questo periodo dell’anno1 i tari sono rari come i germogli di bambù in inverno, anzi, rari come la neve in estate!
Ho ricevuto, come elencato, un sacco di grano mondato, un cesto di tari e i due germogli di bambù che hai inviato.
Il ventottesimo giorno del quinto mese
Cenni Storici
Non si sa in che anno Nichiren Daishonin abbia scritto questa lettera né a chi fosse destinata, ma si pensa che la donna che andò a fargli visita portandogli delle offerte non abitasse molto lontano dalla residenza del Daishonin. Egli esprime il suo apprezzamento per l’offerta di tari, che definisce «rari come i germogli di bambù in inverno», o come la neve in estate. Dalla natura delle offerte si direbbe che all’epoca il Daishonin si trovasse a Minobu.
Note
1.
↑ La data di questa lettera, la fine del quinto mese, nel vecchio calendario lunare corrisponderebbe alla fine di giugno o all’inizio di luglio nel calendario moderno. Di solito i tari si raccolgono in autunno.