Quando era ancora un essere comune che osservava il precetto che proibisce la menzogna, al Budda Shakyamuni cavarono un occhio, strapparono la pelle, lacerarono la carne, succhiarono il sangue, spolparono le ossa, massacrarono i figli e portarono via la moglie. Ma, in tutti quegli innumerevoli kalpa, egli non disse mai una bugia. E quando, per i meriti che si era guadagnato, egli diventò un Budda, dichiarò che «nemmeno uno mancherà di conseguire la Buddità»1. Cioè, insegnò che, di coloro i quali pronunciano anche una sola volta le parole Nam-myoho-renge-kyo, nemmeno uno mancherà di conseguire la Buddità.
Questa dichiarazione fu enunciata solo dal Budda Shakyamuni, ma di certo non è possibile dubitarne; come avrebbe potuto mentire alla presenza dei Budda delle dieci direzioni? Inoltre, il Budda Shakyamuni e i Budda delle dieci direzioni estesero tutti insieme la lingua fino al cielo di Brahma2.