Numero: 220
Data: 1271
Luogo: Luogo sconosciuto
Destinatario: Destinatario sconosciuto

Dialoghi per una rapida vittoria

Dialoghi sulla scuola della Pura terra

Quando vi chiedono se credete che la recitazione dei sei caratteri [Namu-Amida-butsu] sia una pratica buona o cattiva:

Rispondete chiedendo se chi vi interroga sta usando i termini “buono e cattivo” nel senso ordinario oppure in senso religioso.

Chiedete se chi vi interroga sarebbe d’accordo che, a seconda che la pratica sia buona o cattiva, potrebbe far cadere qualcuno nell’inferno.

Chiedete se, nel caso in cui si dimostri che la pratica è cattiva, il vostro interlocutore concorderebbe che essa causa senza alcun dubbio la caduta nell’inferno.

Se è stato accettato che il Nembutsu è una pratica che conduce all’inferno di incessante sofferenza, allora in che senso chi vi interroga sta chiedendo se si tratta di una pratica buona o cattiva?

Chiedete se i sutra sui quali il vostro interlocutore basa le proprie credenze appartengono alla categoria degli insegnamenti provvisori o a quella del vero insegnamento.

Se chi vi interroga chiede se, visto che secondo voi il Nembutsu conduce all’inferno di incessante sofferenza, anche il Sutra del Loto non conduca all’inferno di incessante sofferenza:

Rispondete chiedendo se l’idea che il Sutra del Loto conduca all’inferno di incessante sofferenza è semplicemente un punto di vista della scuola della Pura terra oppure se c’è qualche passo dei sutra che la convalidi.

Chiedete se chi vi interroga, nell’asserire che anche il Sutra del Loto conduce all’inferno di incessante sofferenza, concorderebbe che il Nembutsu conduce all’inferno di incessante sofferenza.

Chiedete se chi vi interroga, nell’asserire che anche il Sutra del Loto conduce all’inferno di incessante sofferenza, ammetterebbe che il fondatore della scuola della Pura terra offese il sutra.

Chiedete se, quando il vostro interlocutore parla del Sutra del Loto, si sta riferendo al Sutra del Loto che supera tutti gli altri sutra o al Sutra del Loto grazie al quale Amida riuscì a conseguire la Buddità1.

Se chi vi interroga chiede dove sia, nei ventotto capitoli del Sutra del Loto, la prova che il Nembutsu conduce all’inferno di incessante sofferenza:

Chiedete prima se, nel caso in cui vi sia un tale passo nei ventotto capitoli del sutra, chi vi interroga ammetterà che questo dimostra definitivamente che coloro che praticano il Nembutsu cadranno nell’inferno.

Fate notare che offendere il Sutra del Loto è la prova che una persona cadrà nell’inferno.

Se il vostro interlocutore chiede se nel Sutra del Loto vi è un tale passo, prima chiedete se, nel caso in cui glielo faceste conoscere, egli avrebbe fede in esso.

Poi continuate citando il passo che recita: «[Chi non riesce ad avere fede e invece offende questo sutra] […] Allorché la sua vita giungerà al termine egli cadrà nell’inferno Avichi»2.

Fate notare che il titolo stesso “Sutra del Loto della Legge meravigliosa” è una prova che il Nembutsu conduce all’inferno di incessante sofferenza.3

Fate notare che il Nembutsu provoca questo perché esso contrasta con il voto originale di Amida.4

Fate notare che esso provoca questo perché stronca la vita di Amida.

Fate notare che provoca questo perché mette da parte Shakyamuni, il Budda che ha uno stretto legame con [questo nostro mondo di saha].

Che il Nembutsu conduca all’inferno di incessante sofferenza è un fatto affermato dai Budda delle tre esistenze di passato, presente e futuro.

Se l’interlocutore della scuola della Pura terra dovesse chiedere del Nembutsu descritto in Grande concentrazione e visione profonda5:

Rispondete dicendo che è già stato dimostrato che il tipo di Nembutsu predicato da Honen fa cadere il praticante nell’inferno. Perché dunque egli vi chiede di Grande concentrazione e visione profonda?

Affrontate la domanda se il Nembutsu descritto in Grande concentrazione e visione profonda sia lo stesso del Nembutsu di Honen che mira alla rinascita nella Pura terra occidentale.

Affrontate la domanda se il Nembutsu di Grande concentrazione e visione profonda offenda o no il Sutra del Loto.

Chiedete all’interlocutore dove e in quale contesto il Nembutsu sia descritto in Grande concentrazione e visione profonda.

Chiedete se la scuola della Pura terra fonda i propri insegnamenti su Grande concentrazione e visione profonda.

Se chi vi interroga afferma che il Sutra della Meditazione fu predicato dopo il Sutra del Loto.

Chiedete se questa è la ragione per la quale egli denigra il Sutra del Loto.

Chiedete se, nel caso in cui il Sutra della Meditazione fosse invece stato predicato prima del Sutra del Loto, il vostro interlocutore ammetterebbe che il Nembutsu conduce all’inferno di incessante sofferenza.

Chiedete se l’interlocutore, mentre sta ponendo questa domanda, ammette che la sua offesa alla Legge conduce all’inferno di incessante sofferenza.

Se chi vi interroga afferma che il Sutra della Meditazione e il Sutra del Loto furono predicati allo stesso tempo:

Chiedete se la ragione per la quale egli denigra il Sutra del Loto è che i due sutra furono predicati allo stesso tempo. Chiedete se, così facendo, egli non sta denigrando anche il Sutra della Meditazione.

Se chi vi interroga afferma che l’offesa alla Legge del maestro fondatore Honen è solo una cosa temporanea perché nella sua ingiunzione di abbandonare il Sutra del Loto egli usa le parole “per un periodo”6:

Chiedete se questo punto di vista che l’offesa è solo “per un periodo” sia meramente un’idea della scuola della Pura terra o se sia basata su qualche passo dei sutra.

Chiedete se, nel caso in cui l’offesa non fosse solo “per un periodo”, ma per sempre, egli non concorderebbe che allora chi la commette cadrà nell’inferno.

Se chi vi interroga afferma che le parole «non ho ancora rivelato la verità»7 non si riferiscono alla rinascita nella Pura terra, ma al conseguimento della Buddità:

Chiedete se è questa la ragione per la quale egli denigra il Sutra del Loto.

Chiedete se le persone che asseriscono che i sutra diversi dal Loto non permettono di raggiungere la via stanno dicendo cose prive di senso.

Se chi vi interroga chiede la vostra opinione riguardo all’Amida che appare nell’insegnamento transitorio e nell’insegnamento originale del Sutra del Loto8:

Rispondete chiedendo se l’Amida del Sutra del Loto ha fatto voto di offendere il Sutra del Loto.

Chiedete se chi vi interroga crede che l’Amida del Sutra del Loto sia uguale oppure diverso dall’Amida che appare nei tre sutra9 venerati dalla scuola della Pura terra. Se egli risponde che sono diversi, allora ciò non significa forse che il Nembutsu conduce all’inferno di incessante sofferenza?

Se chi vi interroga dovesse citare il passo del Sutra del Loto che recita: «Se persone […] esclamano anche una sola volta: “Salve, Budda!”, allora hanno tutte guadagnato la via del Budda»10, e chiedere perché affermate che la recitazione del nome del Budda non porta alcun beneficio:

Chiedete se è questa la ragione per la quale chi vi interroga denigra il Sutra del Loto.

Chiedete se, quando pone una domanda simile, egli crede nel Sutra del Loto oppure no.

Se chi vi interroga dovesse citare i passi del Sutra del Loto che affermano: «Nei confronti dei Tathagata, [deve pensare a loro come a padri premurosi]»11 e «rispettosa e riverente verso i Budda»12, e chiedere perché, alla luce di tali passi, si dovrebbe mettere da parte Amida:

Chiedete se è questa la ragione per la quale egli denigra il Sutra del Loto (Seguite lo stesso approccio generale indicato in precedenza).

Se chi vi interroga dovesse citare il passo del Sutra del Loto che recita: «[Se vi saranno esseri viventi che non vi credono e non l’accettano (il Sutra del Loto)], utilizzate qualcuna delle altre profonde dottrine del Tathagata per istruirli, beneficarli e rallegrarli»13, e chiedere perché denigrate gli altri sutra:

Chiedete se è questa la ragione per la quale egli denigra il Sutra del Loto.

Chiedete se, mentre pone questa domanda, egli riconosce di essere colpevole di offesa alla Legge.

Chiedete se la domanda si basa su qualche dottrina peculiare della scuola della Pura terra o se c’è qualche passo dei sutra che la confermi (Seguite lo stesso approccio generale indicato in precedenza).

Se chi vi interroga chiede perché, visto che il capitolo “Accesso universale” del Sutra del Loto descrive i benefici che si ottengono recitando il nome del Bodhisattva Percettore dei Suoni del Mondo, voi rifiutate tale pratica quando viene applicata a qualsiasi altro Budda o bodhisattva:

Rispondete chiedendo se questa è la ragione per la quale l’interlocutore denigra il Sutra del Loto.

Chiedete se questo Percettore dei Suoni del Mondo denigra il Sutra del Loto.

Chiedete se la scuola della Pura terra basa la sua pratica del Nembutsu su questo capitolo del Sutra del Loto.

Quando il vostro interlocutore cita in questo modo i passi dei sutra o dei commentari, chiedete prima in quale parte del testo e in quale contesto si trovi esattamente la citazione. Nel rispondere a qualsiasi tipo di interrogativo sollevate prima di tutto la questione dell’offesa alla Legge. Questo è il modo di comportarsi con gli esponenti di questa scuola.

Dialoghi sulla scuola Zen

Se il vostro interlocutore della scuola Zen chiede perché credete che lo Zen sia opera del demone celeste:

Rispondete che lo credete perché esso non si basa sui sutra buddisti.

Rispondete che lo credete perché esso offende tutti i sacri insegnamenti della vita di predicazione del Budda.

Se chi vi interroga dice che tutti i Budda delle tre esistenze, quando raggiunsero la via, cominciarono stando seduti nella meditazione Zen, e vi chiede come spiegate ciò:

Rispondete chiedendo se, nel caso in cui si dimostrasse che questa meditazione seduta contrasta con l’intenzione per la quale il Budda apparve nel mondo, chi vi interroga ammetterebbe che sicuramente si tratta dell’opera del demone celeste.

Chiedete se chi vi interroga si riferisce alla meditazione seduta dello Hinayana o del Mahayana.

Chiedete se chi vi interroga crede che, quando il Budda sedette in posizione eretta per sei anni14, ciò significa che il Sutra del Loto non è di alcun beneficio.

Se chi vi interroga dice che, secondo la dottrina Zen, le dichiarazioni del Budda non sono di alcun beneficio, e chiede cosa ne pensate:

Rispondete chiedendo se questo è meramente un insegnamento della scuola Zen o se c’è qualche passo del sutra che lo confermi.

Fate notare che questa asserzione di per sé prova che la scuola Zen è un’invenzione del demone celeste.

Se chi vi interroga cita il passo del Sutra del Loto che recita: «Questa Legge non può essere descritta, di fronte a essa le parole cadono silenziose»15, e chiede come lo spiegate:

Rispondete chiedendo se questo passo dimostra che il Sutra del Loto non è di alcun beneficio.

Chiedete se chi vi interroga cita questo passo del Sutra del Loto perché la scuola Zen si basa sul Sutra del Loto.

Insistete che, quando si cita questo passo del sutra, occorre interpretarlo alla luce del contesto in cui è inserito e non estrapolarlo da tale contesto.

Se chi vi interroga dovesse dichiarare che la figlia del re drago conseguì la Buddità sedendo in meditazione, citando il passo del Sutra del Loto che recita: «Si è immersa in profonda meditazione, ha compreso interamente le dottrine»16, e insistendo che ciò dimostra che il Sutra del Loto non è di alcun beneficio:

Rispondete chiedendo se questa è meramente un’affermazione sostenuta della scuola Zen o se c’è qualche passo del sutra che la confermi.

Chiedete se, nel caso in cui si dimostrasse che la figlia del re drago conseguì la Buddità attraverso il Sutra del Loto, chi vi interroga ammetterebbe che la scuola Zen è un’invenzione del demone celeste.

Fate notare che, riguardo all’opera di insegnamento e conversione che Manjushri svolse quando era nel grande mare, Manjushri stesso disse di aver sempre esposto il Sutra del Loto della Legge meravigliosa17 e chiedete come egli spiega ciò.

Se chi vi interroga cita i passi del Sutra del Loto che recitano: «Egli deve sempre preferire il sedere in meditazione»18, «entrare in profonda meditazione»19 e «tiene sempre in gran conto la pratica di sedere in meditazione»20, e chiede che cosa ne pensate.

Rispondete insistendo che tali passi vanno interpretati alla luce del contesto complessivo in cui si trovano.

Chiedete se passi simili dimostrano che il Sutra del Loto non è di alcun beneficio.

Chiedete se la scuola Zen fonda i propri insegnamenti su questi passi.

Se chi vi interroga cita il passo del Sutra del Loto che recita: «Lui solo vedrà chiaramente ciò che non è visibile ad altri»21 e dice che questo dimostra che solo la scuola Zen può vedere la vera natura delle cose, e che le altre scuole non sono capaci di farlo:

Rispondete che le parole non devono essere estrapolate dal contesto e chiedete a chi vi interroga di esaminare il passo del sutra per intero.

Se chi vi interroga cita il passo del Sutra sulla Risoluzione dei dubbi riguardo al Medio giorno della Legge nel quale si afferma che il Budda «non predicò mai nemmeno una frase» della Legge, e dice che ciò dimostra che tutte le dottrine della vita di predicazione del Budda rappresentano un tempo in cui egli non aveva “ancora rivelato la verità” e non la verità autentica che fu insegnata a un’unica persona, Mahakashyapa, con una “trasmissione speciale al di fuori dei sutra”:

Rispondete chiedendo se l’enunciato che il Budda «non predicò mai nemmeno una frase» è una dichiarazione del Budda. Se chi vi interroga dice che lo è, allora fate notare che, affidandosi a tale dichiarazione, la scuola Zen contraddice la sua stessa affermazione di essere una “trasmissione separata al di fuori dei sutra”.

Chiedete attraverso quale sutra Mahakashyapa fu in grado di conseguire la Buddità.

Chiedete se questo passo di sutra appartenga ai sutra predicati prima del Sutra del Loto, dopo di esso, oppure allo stesso tempo.

Chiedete se il Sutra Lankavatara [sul quale la scuola Zen basa i suoi insegnamenti] rappresenta una dichiarazione del Budda.

Se chi vi interroga fa notare che le tre opere maggiori di T’ien-t’ai22 trattano dell’osservazione della mente e chiede perché considerate lo Zen una invenzione del demone celeste:

Rispondete chiedendo se la scuola Zen basa i propri insegnamenti su queste tre opere maggiori.

Chiedete se l’osservazione della mente descritta nelle tre opere maggiori è la stessa della meditazione Zen propugnata dal vostro interlocutore.

Chiedete se egli considera T’ien-t’ai il suo maestro.

Chiedete se nell’osservazione della mente descritta nelle tre opere maggiori si insegna a mettere da parte i sutra.

Se chi vi interroga fa notare che T’ien-t’ai descrive un tipo di meditazione, la meditazione in una posizione indefinita per un periodo di tempo indefinito23, e vi chiede cosa pensate di questa pratica:

Rispondete osservando che chi vi interroga, da una parte sembra basarsi sul Sutra del Loto per sostenere i propri argomenti, e dall’altra dichiara che il Sutra del Loto non porta alcun beneficio.

Affermate che assumere l’una o l’altra di queste due posizioni da parte della scuola Zen rappresenta l’opera del demone celeste. E chiedete se chiunque cerchi di negarlo non stia dicendo cose prive di senso.

Se chi vi interroga chiede se la scuola del Loto comprende il significato della Legge meravigliosa:

Rispondete domandando se chi ve lo chiede riconosce che la scuola Zen è opera del demone celeste.

Domandate se chi ve lo chiede, ha fede nel Sutra del Loto.

Domandate se chi ve lo chiede, comprende la Legge meravigliosa.

Poiché chi vi interroga ha chiesto della Legge meravigliosa, fate notare che ci sono centoventi tipi di myo, o “meraviglioso” nel Sutra del Loto24 e chiedete se sta riferendosi a ognuno di questi tipi di myo.

Chiedete se la scuola Zen fonda i propri insegnamenti su questa Legge meravigliosa.

Dialoghi sulla scuola Tendai

Se chi vi interroga appartiene alla scuola Tendai e vi chiede quale prova avete che la scuola Tendai conduce all’inferno di incessante sofferenza:

Rispondete che è così perché offende il Sutra del Loto. Spiegate che dite così perché i suoi insegnamenti contraddicono ciò che è scritto nel sutra.

Il vostro interlocutore potrebbe fare domande riguardo all’affermazione che tutti i sutra diversi dal Loto non portano alcun beneficio. A un livello superficiale ciò significa che, paragonati al Sutra del Loto, essi rappresentano solo affermazioni grossolane della verità. Ma, considerando la questione a un livello più profondo, si comprende che tutti i vari veicoli insegnati dal Budda vengono aperti e fusi nell’unico veicolo della Buddità. Se egli chiede perché voi vi attaccate all’interpretazione superficiale e rifiutate quella più profonda:

Rispondete chiedendo esattamente a quali insegnamenti “aperti e fusi” sta riferendosi il vostro interlocutore quando parla di “apertura e fusione”.

Fate notare che nel Sutra del Loto ci sono dieci princìpi di myo, o dieci princìpi mistici, nell’insegnamento transitorio, e dieci nell’insegnamento originale e che [siccome ciascun principio mistico è interpretato secondo le prospettive del myo comparativo e del myo assoluto] ci sono venti casi di “apertura e fusione” nell’insegnamento transitorio e venti nell’insegnamento originale, Inoltre, ci sono quattro casi di apertura e fusione in uno, e cioè quelli che riguardano l’insegnamento, la pratica, la persona e il principio25. Chiedete a quale di questi vari esempi di apertura e fusione si riferisca il vostro interlocutore.

Chiedete se, quando chi vi interroga usa il termine “apertura e fusione”, si sta riferendo a ciò che può essere aperto e fuso oppure a ciò che è aperto e fuso.

Chiedete se il vostro interlocutore crede che, dopo aver effettuato l’apertura e fusione, non ci siano più distinzioni fra sutra buoni e cattivi.

Chiedete se la scuola Tendai ripone fede nel Sutra del Loto.

Chiedete se, quando la scuola Tendai ritiene che tutte le varie scuole di Buddismo assumano lo stesso valore del Sutra del Loto dopo il processo di apertura e fusione, ciò non renda privi di senso gli insegnamenti del Gran Maestro T’ien-t’ai. Spiegate che dite ciò perché il Gran Maestro T’ien-t’ai refutò le dottrine delle tre scuole del sud e delle sette scuole del nord della Cina, e il Gran Maestro Dengyo refutò le dottrine delle sei scuole di Nara.

Chiedete se la scuola Tendai ritiene che sia ammissibile svolgere pratiche malvagie, visto che T’ien-t’ai dice che il male inerente alla propria natura non può essere eliminato26. Se l’interlocutore dice che la scuola Tendai non ammette le pratiche malvagie, allora obiettate che ciò contraddice la stessa asserzione Tendai che, dopo aver effettuato l’apertura e la fusione, non c’è più distinzione fra buono e cattivo.

Chiedete se il vostro interlocutore ritiene che, dopo aver compiuto il processo di apertura e fusione, non ha senso parlare della distinzione fra insegnamenti provvisori e vero insegnamento. Se non c’è tale distinzione, allora come spiega il fatto che il capitolo “Re della Medicina” del Sutra del Loto espone dieci similitudini per illustrare la superiorità del Sutra del Loto27 e il capitolo “Maestro della Legge” afferma che il Sutra del Loto è il supremo fra tutti i sutra che il Budda ha predicato, che ora predica o che predicherà?

Chiedete se Jikaku denigrò il Sutra del Loto [dicendo che per quanto riguarda la pratica esso è inferiore al Sutra di Mahavairochana] perché aveva in mente questo processo di apertura e fusione.

Chiedete se il vostro interlocutore si considera un discepolo di Jikaku. Se dice di sì, allora deve essere chiaramente colpevole di offesa alla Legge.

Se chi vi interroga afferma che, alla fine, bene e male sono inseparabili e corretto e sbagliato sono una cosa sola, e chiede perché insistete a fare distinzioni in termini di bene e male quando tali distinzioni contrastano con l’intento fondamentale della dottrina esposta nel Sutra del Loto:

Rispondete chiedendo se l’apparizione di T’ien-t’ai nel mondo aveva lo scopo di porre fine al male, oppure di incoraggiare il male.

Chiedete dove, nei ventotto capitoli del Sutra del Loto, ci sia un passo che esorti a commettere azioni malvagie.

Se l’interlocutore ricorre al principio del myo assoluto, [esposto da T’ien-t’ai]:

Rispondete chiedendo che l’interlocutore prima di tutto spieghi esattamente a quale passo o passi degli scritti di T’ien-t’ai si sta riferendo.

Chiedete esattamente su quale insegnamento si basa questo principio.

Chiedete se esso costituisce una ragione per la quale Jikaku debba offendere il Sutra del Loto.

Se l’interlocutore asserisce che il myo comparativo rappresenta la visione superficiale della verità e il myo assoluto rappresenta la visione profonda:

Rispondete chiedendo se questa è solo l’interpretazione della scuola del vostro interlocutore o se esiste qualche passo dei sutra che la confermi.

Chiedete se nei ventotto capitoli del Sutra del Loto ci sia qualche prova a sostegno dell’idea che il myo comparativo rappresenta una visione superficiale.

Chiedete se il myo comparativo è rivelato nel Sutra del Loto o se è rivelato negli altri sutra. Se è rivelato nel Sutra del Loto, allora chiedete come si possa ritenere che il Sutra del Loto rappresenti una visione superficiale.

Se l’interlocutore solleva la questione della classificazione di T’ien-t’ai dei sutra secondo gli otto insegnamenti e i cinque periodi, e chiede se il giudizio espresso nei cinque periodi di classificazione, cioè che il perfetto insegnamento dei sutra precedenti al Loto deve essere rifiutato, non è meramente una visione superficiale.

Rispondete chiedendo quale dei quattro tipi di giudizio28 di T’ien-t’ai deve essere applicato per valutare i sutra, quando l’interlocutore si riferisce agli otto insegnamenti.

Chiedete se la classificazione secondo i cinque periodi alla fine non rappresenti il giudizio finale di T’ien-t’ai sulla questione.

Chiedete se la classificazione dei cinque periodi dovrebbe essere scartata.

Chiedete se, nel caso in cui, applicando la classificazione degli otto insegnamenti, si giunga alla stessa conclusione e cioè che l’insegnamento perfetto dei sutra precedenti al Loto deve essere rifiutato, questa è una visione che condanna all’inferno.

Chiedete dove nei ventotto capitoli del Sutra del Loto ci sia una prova a sostegno della visione che, considerati dal punto di vista della classificazione degli otto insegnamenti, l’insegnamento perfetto del Sutra del Loto e gli insegnamenti perfetti dei sutra precedenti a esso hanno lo stesso valore.

Chiedete se il vostro interlocutore conosce il passo del volume uno di Il significato profondo del Sutra del Loto in cui T’ien-t’ai applica un triplice approccio basato sui princìpi di stabilire, aprire e scartare29 e giunge alla conclusione che, dopo l’apertura e la fusione nel Sutra del Loto, gli altri sutra vanno scartati.

Dialoghi sulla dottrina della Vera parola del Monte Hiei30

Se chi vi interroga asserisce che il Sutra del Loto è il supremo solo fra gli insegnamenti essoterici e afferma che ciò non significa che sia il supremo in relazione alla dottrina della Vera parola:

Rispondete chiedendo se questa è semplicemente un’asserzione della scuola della Vera parola o se c’è qualche passo dei sutra che la sostenga.

Fate notare che è a causa di asserzioni del genere che il Gran Maestro Jikaku si condannò all’inferno di incessante sofferenza.

Chiedete al vostro interlocutore se, nel caso in cui il Sutra del Loto fosse invece il supremo anche in relazione alla dottrina della Vera parola, egli concorderebbe che la dottrina della Vera parola conduce alla rovina del paese.

Chiedete su quali sutra, fra quelli che furono predicati prima, allo stesso tempo e dopo il Sutra del Loto, si basa la dottrina della Vera parola.

Se l’interlocutore dice che si basa su sutra al di fuori di queste tre categorie, rispondete che tali sutra devono essere stati predicati a individui di particolari capacità, o che avevano una relazione particolare [con il Budda], e spiegate che essi hanno solo una validità provvisoria e non possono essere considerati gli insegnamenti segreti o esoterici del Budda.

Se chi vi interroga afferma che il Sutra del Loto e i sutra della Vera parola sono uguali nel principio, ma che questi ultimi sono superiori per quanto riguarda la pratica31, e perciò, paragonato ai sutra della Vera parola, il Sutra del Loto è una teoria puerile:

Rispondete affermando che è proprio a causa di tale visione che i credenti della Vera parola sono destinati a cadere nell’inferno di incessante sofferenza.

Affermate che, nell’esporre tali visioni, Jikaku ha offeso non solo il Sutra del Loto, ma anche i sutra della Vera parola, perché ha affermato che questi sono uguali nella teoria al Sutra del Loto e poi ha offeso il Sutra del Loto [chiamandolo “teoria puerile”].

Se l’interlocutore cita il testo Una raccolta di insegnamenti primari sul principio fondamentale di Dengyo, dicendo che esso dimostra che gli insegnamenti essoterici ed esoterici sono uguali:

Rispondete asserendo che questo testo non è un’opera autentica di Dengyo.

Chiedete se è causa di questo testo che Jikaku denigra il Sutra del Loto.

Dialoghi sulla scuola della Vera parola del To-ji

Se chi vi interroga chiede che prova potete fornire che gli insegnamenti della Vera parola furono esposti dal Budda Shakyamuni [e non dal Budda Mahavairochana, come afferma la scuola della Vera parola]:

Rispondete chiedendo se, nel caso in cui fossero stati effettivamente esposti dal Budda Shakyamuni, l’interlocutore ammetterebbe che essi conducono alla rovina del paese.32 Se davvero furono esposti da Shakyamuni, allora chiedete perché, quando il Gran Maestro Kobo discusse i cinque depositi33 delle scritture buddiste descritti nel Sutra delle Sei paramita, egli assegnò il Sutra del Loto al quarto, o deposito della prajna paramita (perfezione della saggezza), ma affermò che il quinto, il deposito delle dharani, rappresenta gli insegnamenti della Vera parola.

Se colui che vi interroga afferma che le parole del Budda «non ho ancora rivelato la verità» non si applicano agli insegnamenti della scuola della Vera parola perché furono esposte separatamente dagli insegnamenti esposti da Shakyamuni, e chiede la vostra opinione in merito:

Rispondete chiedendo se, nel caso in cui gli insegnamenti della Vera parola fossero effettivamente stati esposti da Shakyamuni, chi vi interroga ammetterebbe che essi portano alla rovina del paese.

Chiedete se il vostro interlocutore crede che il Sutra delle Sei paramita fu esposto da Shakyamuni oppure da Mahavairochana. Se fu esposto da Shakyamuni allora per esso valgono le parole «non ho ancora rivelato la verità».

L’interlocutore potrebbe rispondere dicendo che [come il Gran Maestro Kobo afferma] gli insegnamenti esposti da Shakyamuni sono insegnamenti essoterici e [contrariamente agli insegnamenti esoterici] non portano alcun beneficio.

In questo caso, continuate l’argomentazione chiedendo se egli crede che il Sutra delle Sei paramita rappresenti un insegnamento essoterico oppure un insegnamento esoterico.

Se egli afferma che il Sutra delle Sei paramita rappresenta gli insegnamenti grezzi della Vera parola, mentre i tre sutra venerati dalla scuola della Vera parola rappresentano la Vera parola nella sua forma più pura34:

Rispondete osservando che non è chiaro se Kobo credesse veramente che questa prova supplementare contenuta nel Sutra delle Sei paramita e la prova fondamentale contenuta nei tre sutra della Vera parola andassero accettate. Ma, se questo è davvero un principio esposto da Kobo, allora chiedete se il vostro interlocutore concorda che Kobo meriti di cadere nell’inferno.

Se chi vi interroga afferma che gli insegnamenti della Vera parola rappresentano una dottrina che conduce all’immediato conseguimento della Buddità, mentre gli insegnamenti essoterici rappresentano una dottrina che richiede innumerevoli kalpa di pratica per conseguire la Buddità:

Chiedete se questa è semplicemente un’idea della scuola della Vera parola o se c’è qualche passo dei sutra che la sostenga.

Se l’interlocutore allora cita come prova il passo da La dottrina sui cinque esseri esoterici35 che recita: «Se si praticano gli insegnamenti esoterici, dopo tre grandi asamkhya di kalpa [si può ottenere l’illuminazione]», e chiede la vostra opinione in merito:

Rispondete chiedendo se questo sutra fu esposto da Shakyamuni oppure da Mahavairochana. Fate notare che, se fu esposto da Shakyamuni, allora per esso valgono chiaramente le parole «non ho ancora rivelato la verità».

Se chi vi interroga chiede su quale sutra si basa la scuola del Loto per la sua descrizione delle mudra e delle caratteristiche fisiche straordinarie del Budda, asserendo che, poiché queste cose non sono descritte negli insegnamenti essoterici, le mudra sono stati rubate dalla Vera parola, e chiede la vostra opinione in proposito:

Rispondete chiedendo se questa è la ragione per la quale chi vi interroga denigra il Sutra del Loto.

Chiedete se, qualora la sua accusa di furto si rivelasse falsa, egli ammetterebbe che gli insegnamenti della Vera parola portano alla rovina del paese.

Chiedete se l’interlocutore concorderebbe che fondamentalmente l’oggetto di culto su cui si basa la scuola del Loto [non è un Budda], bensì lo stesso Sutra del Loto della Legge meravigliosa.

Chiedete se, poiché la scuola della Vera parola afferma che le immagini di Shakyamuni devono essere realizzate seguendo [il rituale di apertura degli occhi de] i tre sutra della Vera parola, questa è una ragione per diffamare Shakyamuni chiamandolo un «Budda asino o bue dai tre corpi »36. Rimproverate il vostro interlocutore dicendo che, in tal caso, parlando così egli sta offendendo i suoi stessi insegnamenti della Vera parola.

Fate notare che le mudra e le caratteristiche fisiche straordinarie dei Budda delle tre esistenze di passato, presente e futuro in realtà hanno origine dal Sutra del Loto della Legge meravigliosa. Se l’interlocutore ammette ciò, allora insistete che fondamentalmente gli insegnamenti della Vera parola devono essere considerati una dottrina che conduce alla rovina del paese. E chiedete se egli ammetterebbe che i maestri della Vera parola sono colpevoli di furto [per aver rubato la dottrina, della scuola del Loto, dei tremila regni in un singolo istante di vita].

Fate notare che sul Picco dell’Aquila la figlia del re drago manifestò nella sua esistenza presente le mudra e le caratteristiche fisiche di un Budda e, recandosi nel mondo a sud, ella annunciò di aver conseguito la Buddità. Chiedete se fu capace di farlo grazie al potere degli insegnamenti della Vera parola. Se l’interlocutore risponde di sì, allora sfidatelo immediatamente a esibire un passo dei sutra a sostegno di ciò che afferma.

Se l’interlocutore chiede quali prove vi siano che gli insegnamenti della Vera parola condurranno il paese alla rovina:

Rispondete che lo faranno perché offendono il Sutra del Loto.

Affermate che lo faranno perché si rivoltano contro Shakyamuni, che possiede le tre virtù di sovrano, maestro e genitore.

Affermate che il Sutra del Loto della Legge meravigliosa porta alle persone “pace e sicurezza nell’esistenza presente e circostanze favorevoli nelle successive”37. E poiché i seguaci della Vera parola si rivoltano contro di esso, porteranno il paese alla rovina nell’esistenza presente, e in quelle future cadranno nell’inferno di incessante sofferenza.

Chiedete se la visione che il Sutra del Loto sta al terzo posto38 è basata su qualche passo del sutra oppure è semplicemente l’opinione della scuola della Vera parola. Se fosse così, allora asserite che di certo condurrà alla rovina del paese.

Se l’interlocutore spiega che il Sutra del Loto è al terzo posto rispetto agli insegnamenti esoterici:

Rispondete chiedendo se c’è qualche passo dei sutra che confermi questo punto di vista o se si tratta semplicemente dell’opinione della scuola della Vera parola.

Chiedete se chi vi interroga non concorderebbe che in ultima analisi il Sutra del Loto è il supremo degli insegnamenti essoterici. Se è d’accordo, fate notare che allora Kobo diceva cose assurde quando affermava che, fra gli insegnamenti essoterici, il Sutra del Loto è al secondo posto, dopo l’insegnamento della Ghirlanda di fiori, e al terzo posto rispetto agli insegnamenti della Vera parola.

Chiedete se, nel caso in cui il Sutra del Loto sia davvero il supremo in paragone agli insegnamenti della Vera parola, questa non è una prova che tali insegnamenti conducono alla rovina del paese.

Se l’interlocutore afferma che il Sutra del Loto è al terzo posto perché non descrive mudra e mantra:

Rispondete chiedendo se c’è qualche passo dei sutra che lo confermi o se si tratta semplicemente di un’opinione della scuola della Vera parola.

Chiedete se, nel caso in cui si dimostrasse che in realtà il Sutra del Loto descrive mudra e mantra, egli concorderebbe che gli insegnamenti della Vera parola conducono alla rovina del paese.

Se il vostro interlocutore sottolinea che Mahavairochana e Shakyamuni sono due Budda diversi:

Rispondete chiedendo se è per questo che egli denigra il Sutra del Loto.

Chiedete se, nel caso in cui si dimostrasse che essi sono un unico Budda, l’interlocutore ammetterebbe che gli insegnamenti della Vera parola conducono alla rovina del paese.

Chiedete se, nel caso in cui fossero due Budda distinti, esiste qualche passo dei sutra che indichi l’inferiorità di Shakyamuni oppure se si tratta semplicemente di un’opinione della scuola della Vera parola.

Se l’interlocutore afferma che gli insegnamenti essoterici furono esposti dal Budda dal corpo manifesto, mentre gli insegnamenti esoterici furono esposti dal Budda dal corpo del Dharma39 e dice che per questa ragione al Sutra del Loto spetta il terzo posto:

Chiedete se c’è qualche passo dei sutra che provi che il Sutra del Loto è inferiore perché fu esposto dal Budda del corpo manifesto, o se si tratta semplicemente dell’opinione della scuola della Vera parola.

Chiedete se, nel caso in cui si dimostri che il Sutra del Loto fu predicato dal Budda dal corpo del Dharma, l’interlocutore ammetterebbe che gli insegnamenti della Vera parola portano alla rovina del paese.

Chiedete se, nel caso in cui si dimostri che gli insegnamenti della Vera parola furono predicati dal Budda dal corpo manifesto, l’interlocutore ammetterebbe che questi insegnamenti portano alla rovina del paese.

Se l’interlocutore fa notare che, quando i cinque Budda e i cinque tipi di saggezza40 che essi rappresentano sono raffigurati in un mandala, Shakyamuni appare nella sezione del mandala che corrisponde al nord, mentre il Budda Mahavairochana appare al centro, e chiede la vostra opinione in proposito:

Rispondete chiedendo se, nel caso in cui Shakyamuni apparisse al centro, l’interlocutore ammetterebbe che gli insegnamenti della Vera parola conducono alla rovina del paese.

Fate notare che nei sutra della Vera parola non c’è alcuna indicazione riguardo al fatto che Shakyamuni debba essere rappresentato nella sezione del mandala che corrisponde al nord. Ciò si basa su una interpretazione sostenuta da Pu-k’ung, e non su una dichiarazione del Budda.

Se il vostro interlocutore afferma che il Sutra del Loto fu predicato in questa nostra terra impura, mentre gli insegnamenti della Vera parola furono predicati nel Palazzo del Regno del Dharma41, che si trova al di fuori del triplice mondo:

Rispondete chiedendo se, nel caso in cui gli insegnamenti della Vera parola fossero stati predicati nel triplice mondo, l’interlocutore ammetterebbe che essi conducono senza dubbio alla rovina del paese.

(Il Commentario sul significato del Sutra di Mahavairochana descrive il Palazzo del Regno del Dharma come un luogo che si trova all’interno del triplice mondo).

L’interlocutore può anche asserire che, sebbene negli insegnamenti essoterici Mahavairochana e Shakyamuni siano considerati nomi che denotano un unico Budda, negli insegnamenti esoterici si ritiene che indichino due Budda differenti. Se egli spiega che, anche se i nomi sono gli stessi nei due insegnamenti, hanno significati piuttosto diversi, e chiede la vostra opinione in proposito:

Rispondete dicendo che è proprio per questo motivo che gli insegnamenti della Vera parola portano alla rovina del paese.

Insistete che, quando si fanno affermazioni come queste, bisogna essere preparati a esibire immediatamente qualche passo dei sutra in grado di confermare la propria argomentazione.

Se il vostro interlocutore asserisce che la figlia del re drago conseguì la Buddità grazie al potere degli insegnamenti della Vera parola, e adduce come ragione il fatto che il Sutra del Loto manca di qualsiasi spiegazione relativa ai tre misteri di corpo, bocca e mente:

Rispondete chiedendo se questa è semplicemente l’opinione della scuola della Vera parola o se c’è qualche passo dei sutra che la confermi.

Se chi vi interroga allora cita il passo del Sutra del Loto in cui si afferma che la figlia del re drago «Padroneggia perfettamente i dharani […] e ha raggiunto il livello della non-regressione»42 e sostiene che la parola “dharani” qui si riferisce all’esecuzione dei tre misteri:

Rispondete chiedendo se la visione che qui la parola “dharani” si riferisce alla “vera parola”, o mantra, è semplicemente un’opinione della scuola della Vera parola o se c’è qualche passo dei sutra che la confermi.

Fate notare quanto sia distorta la visione di Kobo che, nonostante questo riferimento alle dharani nel Sutra del Loto, chiama il sutra un’opera dalla teoria puerile e la colloca al terzo posto.

Fate notare che egli contraddice le sue stesse parole chiamando il Sutra del Loto “teoria puerile”, perché manca di mudra e mantra, quando in effetti contiene delle mudra.

Se chi vi interroga afferma che, secondo il Sutra della Protezione43, Shakyamuni studiò la dottrina dei tre misteri sotto Mahavairochana e poté così conseguire la Buddità:

Rispondete chiedendo se questa è la ragione per la quale l’interlocutore denigra il Sutra del Loto.

Chiedete se questo sutra, il Sutra della Protezione, appartiene a una delle tre categorie dei sutra predicati prima, allo stesso tempo, o dopo il Sutra del Loto, oppure se è al di fuori di queste categorie.

Chiedete se, nel caso in cui ciò che è scritto nel Sutra della Protezione contraddica la verità, l’interlocutore concorderebbe che gli insegnamenti della Vera parola conducono alla rovina del paese.

Se l’interlocutore cita il passo del Sutra del Loto che recita: «Tutti a mani giunte e con animo reverente, desiderano udire l’insegnamento della perfetta via»44 e chiede se voi rifiutate le mudra e i mantra:

Rispondete chiedendo se è per questa ragione che egli denigra il Sutra del Loto.

Chiedete se questo è semplicemente il punto di vista della scuola della Vera parola o se c’è qualche passo dei sutra che lo confermi.

Chiedete se il passo del sutra appena citato significa che non si dovrebbero rifiutare gli insegnamenti della Vera parola.

Chiedete se questo passo significa che si dovrebbero abbracciare gli insegnamenti della Vera parola.

Refutate le affermazioni dell’interlocutore discutendo il passo alla luce del contesto in cui appare.

Se l’interlocutore chiede se c’è qualche passo dei sutra che dimostri che il Gran Maestro Kobo è caduto nell’inferno di incessante sofferenza:

Rispondete che tale passo esiste.

Se l’interlocutore chiede di sapere dove, nei ventotto capitoli del Sutra del Loto, si trovi tale passo:

Rispondete chiedendo se, nel caso in cui tale passo esista, l’interlocutore concorderebbe che Kobo è senza dubbio caduto nell’inferno di incessante sofferenza.

Se egli risponde di sì, allora chiedete se concorderebbe sul fatto che Kobo offende il Sutra del Loto.

Se risponde di sì, allora insistete sulla vostra argomentazione esibendo il passo del sutra che dimostra che offendere il Sutra del Loto conduce all’inferno di incessante sofferenza45.

Cenni Storici

Nichiren Daishonin scrisse quest’opera nel 1271. Come il titolo stesso suggerisce, si tratta di una guida concisa per affrontare i dibattiti religiosi sulle dottrine delle principali scuole buddiste. Il Daishonin controbatte i punti dottrinali di ogni scuola e risponde anche alle possibili critiche e obiezioni che gli interlocutori potrebbero sollevare.

Ponendo tredici domande relative alla scuola della Pura terra, undici relative alla scuola Zen, sei relative alla scuola Tendai, tre relative alla dottrina della Vera parola (cioè alla tradizione esoterica) del Monte Hiei, e quattro relative alla scuola della Vera parola del tempio To, il Daishonin mostra come confutare gli errori delle scuole del suo tempo inducendo la controparte a riflettere.

In ogni caso egli incentra il dibattito sul fatto che ognuna di queste scuole offende il Sutra del Loto, e confuta in maniera energica e con logica stringente qualsiasi razionalizzazione o giustificazione di tale offesa, mettendo in luce l’incoerenza e le contraddizioni implicite nella posizione dell’avversario.


Note
1. Il settimo capitolo del Sutra del Loto dice: «Questi discepoli del Budda, questi sedici shramanera, ora hanno conseguito tutti la suprema perfetta illuminazione. In questo momento stanno predicando la Legge nelle terre delle dieci direzioni […] Due sono i Budda della regione occidentale: uno si chiama Amitayus (giap. Amida), l’altro Colui che Salva Tutti dalle Sofferenze del Mondo. […] Il sedicesimo sono io, il Budda Shakyamuni, che in questa terra di saha ho conseguito la suprema perfetta illuminazione». (Il Sutra del Loto, cap. 7,
pp. 196-197).
2. Il Sutra del Loto, cap. 3, pp. 125-126.
3. Il loto, o renge, del Sutra del Loto della Legge meravigliosa indica l’esistenza simultanea nella vita della causa (nove mondi) e dell’effetto (Buddità). Questa Legge di causalità simultanea è la Legge meravigliosa, o myoho. Perciò andar contro questa Legge significa andar contro la propria Buddità innata, il che equivale a dirigersi verso il suo opposto, cioè l’inferno.
4. “Coloro che offendono l’insegnamento corretto [del Sutra del Loto]” vanno contro il diciottesimo dei quarantotto voti che, secondo la tradizione, il Budda Amida formulò quando era ancora impegnato nella pratica del bodhisattva. Vedi diciottesimo voto nel Glossario.
5. Riferimento a uno dei quattro metodi di meditazione descritti da T’ien-t’ai in Grande concentrazione e visione profonda, cioè la meditazione in continuo movimento nella quale, mentre si recita il nome del Budda Amida, si cammina intorno a una statua del Budda in un monastero per novanta giorni.
6. In Preferire il Nembutsu a qualsiasi altra cosa Honen dice: «Se si vuole sfuggire rapidamente alle sofferenze di nascita e morte, si devono confrontare questi due insegnamenti superiori e quindi mettere da parte [per un periodo] le dottrine della Sacra via e scegliere quelle della Pura terra. E se si vuole seguire la dottrina della Pura terra, si devono confrontare le pratiche corrette e quelle diverse e quindi abbandonare [per un periodo] quelle diverse per dedicarsi solo a quelle corrette [le pratiche indirizzate al Budda Amida]».
7. Sutra degli Innumerevoli significati, prologo del Sutra del Loto, p. 17.
8. Per “l’Amida che appare nell’insegnamento transitorio” vedi nota 1. “L’Amida che appare nell’insegnamento originale” si riferisce al passo: «Se, nell’ultimo periodo di cinquecento anni dopo l’estinzione del Tathagata, vi sarà una donna che ascolti questo sutra e lo pratichi come insegna il sutra, quando la sua vita qui sulla terra giungerà al termine, ella raggiungerà immediatamente il mondo di Pace e felicità dove dimora il Budda Amitayus (giap. Amida)» (Il Sutra del Loto, cap. 23, p. 393).
9. Sutra del Budda Vita Infinita, Sutra della Meditazione sul Budda Vita Infinita e Sutra di Amida.
10. Il Sutra del Loto, cap. 2, p. 85.
11. Ibidem, cap. 14, p. 284.
12. Ibidem, cap. 3, p. 130.
13. Ibidem, cap. 22, p. 382.
14. Sutra degli Innumerevoli significati, prologo del Sutra del Loto, p. 17: «Dopo essere rimasto seduto con la schiena diritta per sei anni sotto l’albero della bodhi nel luogo dell’illuminazione, ho potuto ottenere la suprema perfetta illuminazione».
15. Il Sutra del Loto, cap. 2, p. 67.
16. Ibidem, cap. 12, p. 262.
17. Vedi Ibidem, pp. 262-263.
18. Ibidem, cap. 14, p. 277.
19. Ibidem, p. 291.
20. Ibidem, cap. 17, p. 331.
21. Ibidem, cap. 19, p. 357.
22. Il significato profondo del Sutra del Loto, Parole e frasi del Sutra del Loto, Grande concentrazione e visione profonda.
23. Uno dei quattro metodi di meditazione descritti in Grande concentrazione e visione profonda. In esso si medita per un tempo imprecisato o in una posizione imprecisata (camminando, stando in piedi, seduti o sdraiati).
24. Riferimento ai princìpi esposti da T’ien-t’ai in Significato profondo interpretando il carattere myo, che significa meraviglioso o mistico. Secondo tale opera ci sono venti princìpi mistici, dieci nell’insegnamento transitorio del Sutra del Loto e dieci nell’insegnamento originale. Poiché ciascuno di essi comprende i tre princìpi mistici degli esseri viventi, dei Budda e della mente, essi sono in tutto sessanta princìpi mistici. Ciascuno dei sessanta princìpi mistici può essere compreso dal punto di vista comparativo e dal punto di vista assoluto, o omnicomprensivo, e quindi si hanno centoventi princìpi mistici.
25. Nel secondo capitolo del Sutra del Loto, “Espedienti”, i quattro fattori dell’insegnamento, della pratica, della persona e del principio vengono aperti e fusi nell’unico mondo di Buddità. L’“insegnamento” si riferisce al passo: «I Tathagata usano soltanto il veicolo del Budda per predicare la Legge agli esseri viventi. Essi non hanno nessun altro veicolo, né un secondo né un terzo» (Il Sutra del Loto, cap. 2, p. 74). La “pratica” al passo: «Tutte le loro azioni mirano sempre allo stesso scopo. Essi desiderano semplicemente mostrare la saggezza del Budda agli esseri viventi e risvegliarli a essa» (Ibidem). La “persona” al passo: «Shariputra, questi Budda semplicemente istruiscono e convertono i bodhisattva» (Ibidem, p. 75). E il “principio” al passo sull’illuminazione degli esseri viventi rispetto al principio della Legge meravigliosa attraverso le quattro azioni di aprire, mostrare, risvegliare e indurre gli esseri viventi ad accedere alla saggezza del Budda (vedi Ibidem, p. 74).
26. Questa frase appare in Il significato profondo del capitolo “Percettore dei Suoni del Mondo”.
27. Le dieci similitudini sono quelle dell’acqua, delle montagne, dei corpi celesti, del sole, del re che mette in moto la ruota, del dio Shakra, del grande re celeste Brahma, degli ascoltatori della voce ai quattro stadi di illuminazione e dei risvegliati all’origine dipendente, dei bodhisattva e dei Budda. Per esempio, nel caso dell’acqua, così come «fra tutti i fiumi, i torrenti e gli altri corsi d’acqua, l’oceano è il supremo. Lo stesso vale per questo Sutra del Loto, il più profondo e il più grande sutra predicato dai Tathagata» (Il Sutra del Loto, cap. 23, p. 391).
28. I “quattro tipi di giudizio”si riferiscono ai quattro insegnamenti della dottrina che, insieme ai cinque periodi, costituiscono il secondo (“insegnamenti correlati”) dei quattro criteri di interpretazione stabiliti da T’ien-t’ai in Parole e frasi. Per esempio, a livello degli insegnamenti del Tripitaka non va rifiutato nemmeno un sutra, ma, a livello dell’insegnamento perfetto del Sutra del Loto, vanno rifiutati tutti gli altri sutra. Vedi anche quattro criteri di interpretazione nel Glossario.
29. Il “triplice approccio” è un riferimento alle tre metafore che T’ien-t’ai impiega per interpretare il significato di renge, o loto, di Myoho-renge-kyo: il fiore di loto avvolge il frutto, il fiore di loto si apre per rivelare il frutto al suo interno e il fiore di loto cade mentre il frutto matura. Ognuna di queste metafore può essere interpretata in due modi. Dal punto di vista dell’insegnamento transitorio, le tre metafore significano rispettivamente: 1) che non si può vedere il frutto del vero insegnamento perché è coperto dal fiore degli insegnamenti provvisori, 2) che il fiore si apre per rivelare il frutto del vero insegnamento e 3) che il fiore dei tre veicoli è sostituito dal frutto dell’unico veicolo del Budda. Dal punto di vista dell’insegnamento originale le tre metafore significano: 1) che il fiore dell’insegnamento transitorio contiene il frutto dell’insegnamento originale, 2) che il fiore dell’insegnamento transitorio si apre per rivelare il frutto dell’insegnamento originale e che 3) il fiore dell’insegnamento transitorio è sostituito dal frutto dell’insegnamento originale. Nei due casi in cui si parla di “aprire per rivelare”, questo termine denota il principio di apertura e fusione, quindi, anche dopo l’atto di apertura e fusione, i tre veicoli, ovvero gli insegnamenti provvisori, vengono sostituiti dall’insegnamento transitorio; allo stesso modo, dopo l’apertura e fusione, l’insegnamento transitorio viene sostituito dall’insegnamento originale.
30. La tradizione e il lignaggio dottrinale degli insegnamenti della Vera parola, o esoterici, tramandati all’interno della scuola Tendai con sede sul monte Hiei.
31. Secondo l’esoterismo Tendai, sia il Sutra di Mahavairochana sia il Sutra del Loto contengono la dottrina dei tremila regni in un singolo istante di vita e perciò i due sutra sono uguali dal punto di vista dei princìpi. Tuttavia, poiché il Sutra di Mahavairochana contiene le descrizioni delle mudra (gesti con le mani) e dei mantra (formule mistiche), viene considerato superiore al Sutra del Loto in termini di pratica.
32. Questo perché i credenti della Vera parola venerano il Budda Mahavairochana invece del Budda Shakyamuni che espose gli insegnamenti della Vera parola.
33. I cinque depositi sono le cinque categorie in cui sono suddivisi gli insegnamenti buddisti: sutra (gli insegnamenti del Budda), vinaya (regole di disciplina monastica); abhidharma (trattati); prajna-paramita (insegnamenti sulla perfezione della saggezza) e dharani (formule mistiche).
34. “I tre sutra” sono le tre scritture fondamentali della scuola della Vera parola: i sutra di Mahavairochana, della Corona di diamanti e Susiddhikara. Gli “insegnamenti grezzi della Vera parola” sono altri sutra impiegati dalla Scuola della Vera parola come il Sutra delle Sei paramita. La scuola considera i primi come prova documentaria principale delle proprie dottrine mentre questi ultimi sono prove documentarie supplementari.
35. Nome abbreviato usato da Nichiren Daishonin per fare riferimento a Regole dei rituali per i cinque esseri esoterici, una delle scritture esoteriche.
36. Kakuban (1095-1143), precursore del ramo della Nuova dottrina della scuola della Vera parola, afferma nel suo Regole dei riti per riverire le reliquie del Budda: «La persona degna del massimo rispetto è il Budda del Mahayana non duale [Budda Mahavairochana]. Il Budda asino o bue dai tre corpi non è nemmeno capace di trainare il suo carro. Le dottrine realmente profonde sono gli insegnamenti del duplice mandala [i mandala del regno di Diamante e del regno del Grembo]. I maestri delle quattro dottrine dei veicoli essoterici non sono degni neppure di badare i sandali a coloro che insegnano il mandala!». I tre corpi di un Budda sono il corpo del Dharma, il corpo di ricompensa e il corpo manifesto.
37. Vedi Il Sutra del Loto, cap. 5, p. 155.
38. Nel Trattato sui dieci stadi della mente, Kobo postula dieci stadi di sviluppo della coscienza religiosa che corrispondono a dieci diversi livelli di insegnamento. Egli pone la mente di chi crede nel Sutra del Loto e la mente di chi crede nel Sutra della Ghirlanda di fiori rispettivamente all’ottavo e nono stadio, mentre la mente del seguace degli insegnamenti della Vera parola si trova al decimo stadio, che è quello supremo.
39. La scuola della Vera parola considera Mahavairochana il Budda dal corpo del Dharma e Shakyamuni il Budda dal corpo manifesto e per questa ragione considera il primo superiore all’altro.
40. I cinque Budda raffigurati nei due mandala della scuola della Vera parola: il mandala del regno di Diamante e quello del regno del Grembo. I cinque Budda nel mandala del regno di Diamante sono: Mahavairochana al centro, Akshobhya a est, Nato da un Gioiello a sud, Amida a Ovest e Realizzazione Infallibile a nord. I cinque Budda nel mandala del regno del Grembo sono: Mahavairochana al centro, Vessillo Ingioiellato a est, Re Infiorescenza a sud, Amida a ovest e Tuono del Tamburo Celeste a nord. In entrambi i casi i quattro Budda delle quattro direzioni rappresentano attributi di Mahavairochana, che secondo la scuola della Vera parola è omnicomprensivo. Per i cinque tipi di saggezza vedi Glossario.
41. Il palazzo del Budda Mahavairochana che si trova nel cielo Akanishta, il più elevato dei diciotto cieli del mondo della forma.
42. Il Sutra del Loto, cap. 12, p. 262.
43. Riferimento al Sutra delle Dharani per la protezione del sovrano del paese, introdotto in Giappone da Kobo.
44. Il Sutra del Loto, cap. 2, p. 71.
45. Il terzo capitolo del Sutra del Loto “Parabola e similitudine” afferma: « Chi non riesce ad avere fede e invece offende questo sutra, distruggerà immediatamente tutti i semi per divenire Budda in questo mondo. […] Allorché la sua vita giungerà al termine egli cadrà nell’inferno Avichi» (Il Sutra del Loto, cap. 3, pp. 125-126).