Numero: 203
Data: 1268
Luogo: Luogo sconosciuto
Destinatario: Destinatario sconosciuto

Lettera al Jokomyo-ji

È stato recapitato un annuncio ufficiale in cui si afferma che il grande Impero mongolo intende conquistare il paese del Giappone. Questo evento corrisponde esattamente a ciò che ho predetto alcuni anni fa nel mio Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese. In cuor mio ritenevo che per ciò sarei stato scelto come la persona più degna di lode di tutto il Giappone, e invece non ho ricevuto il benché minimo encomio. E questo perché, a Kamakura, coloro che aderiscono agli insegnamenti inferiori, come quelli della scuola Zen o di quella dei Precetti, “si sono rivolti ai sovrani e agli alti dignitari, calunniandomi e parlando male di me”1.

Dovreste affrettarvi a scartare i duecentocinquanta precetti che osservate, per riporre invece fede in Nichiren e assicurarvi così il conseguimento della Buddità. Se non lo farete, seguirete un cammino che vi condurrà a cadere nell’inferno di incessante sofferenza nella prossima esistenza.

Ho inviato lettere che spiegano tale questione a vari altri personaggi ed è mia sincera speranza che vi riuniate tutti in un unico luogo per discutere in merito alla convocazione di un dibattito pubblico. Il mio obiettivo non è certo quello di gettare discredito sulle altre scuole buddiste, ma come potrebbero i precetti futili e insignificanti degli insegnamenti hinayana sperare di tener testa ai grandi e regali precetti del Sutra del Loto? È ridicolo, semplicemente ridicolo!

Nichiren

L’undicesimo giorno del decimo mese del quinto anno di Bun’ei [1268]

Rispettosamente consegnata all’attendente del Jokomyo-ji

Cenni Storici

Questa lettera, una delle undici lettere di rimostranza, fu inviata al Jokomyo-ji, un tempio costruito nel 1251 dal reggente Hojo Nagatoki. Inizialmente dedicato alla pratica dei precetti e del Nembutsu, il tempio divenne in seguito un centro in cui si praticavano le dottrine di quattro scuole diverse, quella della Vera parola, dello Zen, dei Precetti e della Pura terra. All’epoca di questa lettera, nel tempio risiedeva il prete Gyobin. Nel 1271, Gyobin inviò a Nichiren Daishonin una lettera a nome di Ryokan del Gokuraku-ji e di altri importanti preti della scuola della Pura terra, chiedendo di incontrarlo in dibattito. Il Daishonin rispose che qualsiasi dibattito doveva avere luogo non in privato, ma in pubblico, sotto gli auspici del governo.


Note
1. Vedi Il Sutra del Loto, cap. 13, p. 271.