Numero: 201
Data: 1268
Luogo: Luogo sconosciuto
Destinatario: Daibutsu-den, sovrintendente del

Lettera al sovrintendente del Daibutsu-den

Nel primo mese di quest’anno, il diciottesimo giorno, è giunto un annuncio ufficiale dal grande Impero mongolo. In sintesi esso afferma: «L’imperatore del grande Impero mongolo invia questa lettera al re del Giappone. I princìpi della grande via del governo sono vaghi e tuttavia essa comprende indiscutibilmente l’osservanza della buona fede e la coltivazione di relazioni armoniose […] [Scritto nel] terzo anno dell’era Chih-yüan [1266], segno ciclico ping-yin1, il primo mese e giorno».2

Stando a questo annuncio è chiaro che, a seconda della risposta che sarà inviata, è probabile che il paese del Giappone venga attaccato. Tutto questo è successo esattamente come io, Nichiren, avevo previsto nell’opera Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese, che avevo sottoposto alle autorità; non c’è la benché minima discrepanza.

Dovete prender misure immediate per affrontare questa minaccia. E non potrete farlo se continuate a ignorare Nichiren. Mettete da parte l’orgoglio personale e credete a Nichiren. Se lascerete che la vostra vita presente trascorra invano, poi sarà troppo tardi per i rimpianti.

Non posso spiegare dettagliatamente la cosa in questa lettera. Ho inviato lettere simili a varie altre persone. Per riuscire a sconfiggere e sottomettere il nemico dovreste riunirvi tutti in uno stesso luogo e tenere un dibattito pubblico.

Nichiren

L’undicesimo giorno del decimo mese del quinto anno di Bun’ei [1268]

Consegnata rispettosamente al sovrintendente del Daibutsu-den

Cenni Storici

Il Daishonin scrisse questa lettera, una delle undici lettere di rimostranza, al sovrintendente del Daibutsu-den, il cui nome non è noto. Il Daibutsu-den, uno dei sette templi principali di Kamakura, era così denominato perché ospitava un daibutsu, ovvero una statua del Budda Amida di proporzioni gigantesche. Il tempio, costruito nel 1243, ospitava dapprima una statua di legno che nel 1252 fu sostituita da un’enorme statua in bronzo. Oggi è rimasta solo la statua di bronzo di Amida, alta 11,5 metri, collocata su un basamento di pietra.


Note
1. I caratteri cinesi ping-yin in giapponese si leggono hinoe-tora.
2. Alla fine del 1266, Khubilai Khan, sovrano dell’Impero mongolo, inviò due messaggeri nella capitale del regno coreano del Koryo˘. Essi recavano due missive imperiali da parte di Khubilai Khan, una indirizzata al re del Koryo˘ e l’altra al sovrano del Giappone. Due inviati del Koryo˘ si unirono ai due inviati mongoli per consegnare la lettera indirizzata al “re del Giappone” in cui si richiedeva di sottomettersi ai Mongoli, pena l’invasione militare. Tuttavia, a causa del mare turbolento, gli inviati dovettero interrompere la loro missione e fare ritorno nelle rispettive capitali all’inizio del 1267. Nell’ottavo mese del 1267, i due messaggeri mongoli si recarono nuovamente in Koryo˘ con una nuova lettera di Khubilai, nella quale si ordinava al Koryo˘ di inviare un proprio messaggero a recapitare la lettera dei mongoli al Giappone. L’inviato partì il ventitreesimo giorno del nono mese, recando con sé la lettera di Khubilai Khan con la data dell’anno precedente e una lettera dal Koryo˘ con la data del nono mese del 1267, e giunse infine a Dazaifu, il quartier generale del governo giapponese nel Kyushu, nel primo mese del 1268.