Riguardo alla lettera ufficiale giunta dai barbari dell’ovest, il grande Impero mongolo, ho rispettosamente sottoposto varie lettere, al reggente, al signore di Kamakura1 e ad altri. Tutto è accaduto esattamente come avevo previsto nel mio trattato Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese, scritto intorno al primo anno dell’era Bunno [1260]; non c’è stata la minima discrepanza.
Cosa ne pensate? Retto Venerabile Ninsho, fareste meglio a smetterla con il vostro atteggiamento canzonatorio e affrettarvi a riporre fede nel prete Nichiren! Se non lo farete, sarete colpevole di «predicare la Legge ai laici vestiti di abiti bianchi»2 e al tempo stesso «guardare con disprezzo il genere umano»3.
«Affidatevi alla Legge e non alla persona»4 sono le auree parole del Tathagata Shakyamuni. Ma sembrerebbe che il Santo Ryokan appartenga a quel gruppo di persone descritte nel Sutra del Loto con le parole «oppure vi saranno monaci che vivono nelle foreste, eremiti vestiti di stracci rattoppati»5. La parola aranya, o “foresta”, indica un luogo di pace e tranquillità. Perché allora avete fatto della vostra dimora un luogo dal quale provengono voci calunniose nei confronti di Nichiren? Non siete che un impostore, un traditore che finge di essere un “santo” e fa mostra dei tre tipi di insegnamento: precetti, meditazione e saggezza. Siete un falso santo, una persona di smisurata arroganza; nella vostra esistenza presente sarete bollato come traditore del paese e nella prossima cadrete nella regione dell’inferno. Ma, se provate almeno un po’ di rimorso per le vostre malvagie azioni passate, venite e abbiate fede in Nichiren.
Ho scritto lettere al reggente, al signore di Kamakura, al capo dei preti del Kencho-ji e di altri templi, informandoli delle mie opinioni sulla questione. In realtà penso che, per realizzare il mio intento originale, non ci sia migliore soluzione dell’incontrarci tutti in un dibattito pubblico.
In termini di valore e di superiorità, le dottrine superficiali esposte negli insegnamenti del Tripitaka, paragonate a quelle del Sutra del Loto che è il re di tutti i sutra, sono come ruscelli e fiumi paragonati al grande mare, o come il monte Hua6 paragonato al monte Sumeru.
Siete sicuro di conoscere la Legge segreta in grado di sconfiggere e sottomettere il paese dei mongoli? Io, Nichiren, sono il supremo devoto del Sutra del Loto in tutto il Giappone, un grande generale che può sconfiggere l’esercito mongolo, perché, come dice il Sutra del Loto: «Una persona che è in grado di abbracciare e sostenere questo sutra, allo stesso modo, è la prima fra tutti gli esseri viventi»7.
Vorrei dire molto di più, ma mi è impossibile spiegarmi esaurientemente qui, perciò evito di andare oltre.
Con profondo rispetto,
Nichiren
L’undicesimo giorno del decimo mese del quinto anno di Bun’ei [1268], segno ciclico tsuchinoe-tatsu
Rispettosamente consegnata al Santo Ryokan, l’anziano del Gokuraku-ji