A quel tempo Ananda e Rahula pensarono fra sé: “Ogni volta che meditiamo, consideriamo quanta gioia proveremmo nel ricevere la predizione dell’illuminazione!” Alzatisi dai loro posti, avanzarono disponendosi di fronte al Budda e si inchinarono ai suoi piedi fino a toccare il suolo con il capo. Entrambi si rivolsero al Budda con queste parole: «Onorato dal mondo, anche noi vorremmo essere parte di tutto questo! Abbiamo riposto piena fiducia unicamente nel Tathagata e godiamo di una buona reputazione tra gli esseri celesti e umani, e gli asura di tutto il mondo. Ananda serve costantemente il Budda e sostiene e protegge il forziere del Dharma, mentre Rahula è il figlio del Budda. Se il Budda ci predicesse il conseguimento dell’anuttara-samyak-sambodhi, si realizzerebbe ogni nostro desiderio e insieme verrebbero soddisfatte le aspirazioni della moltitudine.»
Duemila ascoltatori della voce, sia monaci già istruiti sia non ancora istruiti, si alzarono tutti dai loro posti, scoprirono la spalla destra e si disposero di fronte al Budda; giunsero devotamente le mani e mirando reverenti l’onorato dal mondo, ribadirono il desiderio espresso da Ananda e Rahula; quindi si fecero da parte.
A quel tempo il Budda disse ad Ananda: «In una prossima vita diverrai un Budda col nome di Tathagata Re di Saggezza e Potere Illimitato Come i Mari e i Monti, degno di offerte, perfettamente illuminato, di chiara e perfetta condotta, ben andato, conoscitore del mondo, il più eminente fra gli uomini, istruttore della gente, maestro degli esseri celesti e umani, Budda, onorato dal mondo. Farai offerte a sessantadue milioni di Budda, custodirai e proteggerai i loro forzieri del Dharma; infine conseguirai l’anuttara-samyak-sambodhi. Istruirai e convertirai bodhisattva numerosi quanto ventimila volte dieci miliardi di granelli di sabbia del Gange e li condurrai all’anuttara-samyak-sambodhi. La tua terra sarà chiamata Vessillo di Vittoria Perenne, il suolo sarà immacolato e puro, fatto di lapislazzuli. Il kalpa sarà denominato Suono Meraviglioso Ovunque Echeggiante. La durata della vita di quel Budda sarà di incommensurabili migliaia, decine di migliaia, milioni di asamkhya di kalpa: anche se gli uomini si mettessero a calcolare e contare per migliaia, decine di migliaia, milioni di asamkhya di kalpa, non riuscirebbero mai ad accertarne il reale numero. La Legge corretta durerà nel mondo il doppio della durata della vita del Budda e la Legge formale persisterà per un tempo doppio di quello della Legge corretta. Ananda, questo Budda Re di Saggezza e Potere Illimitato Come i Mari e i Monti verrà lodato anche da tutti i Tathagata delle dieci direzioni, innumerevoli come migliaia, decine di migliaia, milioni di sabbie del Gange, i quali ne elogeranno i meriti.»
A quel tempo l’onorato dal mondo, desiderando ribadire le sue parole, si espresse in versi dicendo:
Monaci, a voi dico che Ananda,
protettore della Legge,
farà offerte ai Budda
e in seguito conseguirà l’illuminazione corretta.
Il suo nome sarà Budda
Re di Saggezza e Potere Illimitato
Come i Mari e i Monti.
La sua terra, pura e immacolata,
sarà chiamata Vessillo di Vittoria Perenne.
Istruirà e convertirà bodhisattva
numerosi come le sabbie del Gange.
Questo Budda possiederà grande dignità e virtù,
la sua fama si diffonderà nelle dieci direzioni.
La durata della sua vita sarà incommensurabile
poiché egli ha compassione degli esseri viventi.
La sua Legge corretta durerà il doppio della sua vita,
il quadruplo la sua Legge formale.
Numerosi come le sabbie del Gange
saranno gli innumerevoli esseri viventi
che per mezzo della Legge del Budda
pianteranno le cause e le condizioni della Via del Budda.
A quel tempo nell’assemblea ottomila bodhisattva, che solo da poco avevano preso la decisione di conseguire l’illuminazione, pensarono fra sé: “Non abbiamo mai sentito di un solo grande bodhisattva che ricevesse una tale predizione. Per quale motivo dovrebbero riceverla gli ascoltatori della voce?”
A quel tempo l’onorato dal mondo, che conosceva i pensieri celati nella mente di questi bodhisattva, disse loro: «Uomini devoti, quando Ananda e io ci trovavamo al cospetto del Budda Re del Vuoto, prendemmo contemporaneamente la determinazione di conseguire l’anuttara-samyak-sambodhi. Ananda costantemente si compiaceva di una vasta conoscenza [della Legge], mentre io costantemente compivo sforzi diligenti. Perciò io sono già riuscito a conseguire l’anuttara-samyak-sambodhi, mentre Ananda sostiene e protegge la mia Legge. Allo stesso modo proteggerà i forzieri del Dharma dei Budda futuri e istruirà, convertirà e guiderà al successo una moltitudine di bodhisattva. Questo fu il suo voto originale ed è per questo motivo che ha ricevuto la predizione.»
Quando Ananda al cospetto del Budda udì la predizione a lui rivolta e la descrizione della magnificenza della sua terra, tutto quello che si era prefisso fu realizzato e la sua mente si riempì di una grande gioia, poiché aveva ottenuto ciò che mai aveva avuto prima. Immediatamente si ricordò dei forzieri del Dharma di innumerevoli migliaia, decine di migliaia, milioni di Budda del passato e poté comprenderli perfettamente senza alcuna difficoltà, come se li avesse appena ascoltati. Si ricordò inoltre del suo voto originale.
A quel tempo Ananda si espresse in versi dicendo:
L’onorato dal mondo, che è molto raro incontrare,
mi ha fatto ricordare il passato,
la Legge di Budda innumerevoli,
come se io l’avessi udita solo oggi.
Ora non ho più dubbi
e nella Via del Budda dimoro a mio agio.
Come espediente agisco da servitore,
sostegno e custode della Legge dei Budda.
A quel tempo il Budda disse a Rahula: «In una prossima esistenza tu diverrai un Budda col nome di Tathagata Che Cammina su Sette Preziosi Fiori, degno di offerte, perfettamente illuminato, di chiara e perfetta condotta, ben andato, conoscitore del mondo, il più eminente fra gli uomini, istruttore della gente, maestro degli esseri celesti e umani, Budda, onorato dal mondo. Farai offerte a Budda e a Tathagata numerosi quanto le particelle di polvere di dieci mondi. Ogni volta sarai sempre il figlio maggiore di quei Budda, così come ora sei mio figlio. Gli ornamenti della terra del Budda Che Cammina su Sette Preziosi Fiori, il numero di kalpa della durata della sua vita, dei discepoli che convertirà, della sua Legge corretta e formale non saranno differenti da quelli del Tathagata Re di Saggezza e Potere Illimitato Come i Mari e i Monti. Tu sarai il maggiore tra i figli di quel Budda e in seguito conseguirai l’anuttara-samyak-sambodhi.»
A quel tempo l’onorato dal mondo, desiderando ribadire le sue parole, si espresse in versi dicendo:
Quando ero principe ereditario,
Rahula era il mio figlio maggiore.
Ora che ho raggiunto la Via del Budda
egli riceve il Dharma ed è mio figlio nel Dharma.
Nelle esistenze a venire
vedrà innumerevoli milioni di Budda.
Come figlio maggiore di tutti loro,
ricercherà unicamente la Via del Budda.
Le pratiche invisibili di Rahula
solo io ho il potere di conoscerle.
Egli si manifesta come il maggiore dei miei figli;
così si mostra a tutti gli esseri viventi.
Con innumerevoli milioni, migliaia, decine di migliaia
di benefici incalcolabili
dimora sicuro nella Legge del Budda
e in tal modo ricerca la Via suprema.
A quel tempo l’onorato dal mondo osservò i duemila novizi e discepoli anziani dalla mente paziente e gentile, serenamente immacolati e puri, che devotamente rivolgevano lo sguardo verso il Budda. Il Budda disse ad Ananda: «Vedi questi duemila novizi e discepoli anziani?»
«Sì, li vedo.»
«Ananda, queste persone faranno offerte a Budda e a Tathagata in numero pari alle particelle di polvere di cinquanta mondi, onorandoli e riverendoli, proteggendo e sostenendo i loro forzieri del Dharma. Nella loro esistenza finale riusciranno tutti insieme a divenire Budda nelle terre delle dieci direzioni. Avranno tutti un’identica designazione e si chiameranno Tathagata Vessillo Ingioiellato, degno di offerte, perfettamente illuminato, di chiara e perfetta condotta, ben andato, conoscitore del mondo, il più eminente fra gli uomini, istruttore della gente, maestro degli esseri celesti e umani, Budda, onorato dal mondo. La durata della loro vita sarà di un kalpa, lo splendore delle loro terre, gli ascoltatori della voce e i bodhisattva, la Legge corretta e quella formale saranno uguali per tutti.»
A quel tempo l’onorato dal mondo, desiderando ribadire le sue parole, si espresse in versi dicendo:
A questi duemila ascoltatori della voce
che ora sono al mio cospetto,
a ognuno di loro io predìco
che in un’esistenza futura diventeranno Budda.
I Budda ai quali offriranno doni
saranno numerosi come le particelle di polveregià descritte.
Daranno protezione e sostegno ai forzieri del Dharma
per poi ottenere l’illuminazione corretta.
Ognuno avrà una terra in una delle dieci direzioni
e avranno tutti lo stesso nome e gli stessi appellativi.
Tutti nello stesso istante siederanno nel luogodell’illuminazione
e otterranno la prova della saggezza suprema.
Tutti si chiameranno Vessillo Ingioiellato,
le loro terre e i discepoli,
la Legge corretta e formale
saranno le stesse, senza alcuna differenza.
Tutti useranno i poteri sovrannaturali
per salvare gli esseri viventi nelle dieci direzioni.
La loro fama si diffonderà per ogni dove
e infine entreranno nel nirvana.
A quel tempo i duemila discepoli anziani e novizi, udita la predizione del Budda, esultarono di gioia e si espressero in versi dicendo:
Onorato dal mondo, splendido lume di saggezza,
udiamo la tua voce concedere questa predizione
e i nostri cuori sono colmi di gioia
come fossimo immersi nella dolce rugiada!