Detti anche tre gradi di merito. Stadi della pratica negli insegnamenti hinayana. Il primo dei tre stadi di merito è lo stadio delle cinque meditazioni: le cinque pratiche meditative per eliminare l’avidità, la collera, la stupidità, l’attaccamento all’idea di un io permanente e le distrazioni mentali. Il secondo è lo stadio in cui si osservano gli oggetti della meditazione: il corpo, la sensazione, la mente e i fenomeni, e si percepisce il corpo come impuro, la sensazione come segnata dalla sofferenza, la mente come impermanente e i fenomeni senza una natura propria. Il terzo è lo stadio in cui si osservano tutti gli oggetti della meditazione, ovvero i quattro oggetti citati, nel loro complesso. Insieme alle quattro buone radici, i tre stadi di merito costituiscono i sette espedienti o sette stadi di merito. Chi ha conseguito i sette espedienti entra nella via della contemplazione, o la prima delle tre vie; la seconda è la via della pratica e la terza la via dell’arhat. I sette espedienti sono pratiche preparatorie che conducono alla via della contemplazione. La dottrina dei tre stadi di merito appare anche nel Buddismo mahayana, in cui si riferisce però a stadi della pratica del bodhisattva.