Re che appare in una delle storie riguardanti le precedenti esistenze del Budda Shakyamuni. Mentre un eremita, che era una delle precedenti incarnazioni di Shakyamuni, stava svolgendo la pratica della sopportazione, il re Kali, desideroso di verificarne la serietà nella pratica, gli tagliò le mani, i piedi, gli orecchi e il naso. Quando vide che, nonostante tutto, l’eremita rimaneva impassibile, rimase assai colpito e, colmo di timore reverenziale, si pentì profondamente della propria azione. Da allora invitò spesso l’eremita al palazzo reale e gli fece delle offerte.