(sans.) Pianta descritta nelle scritture buddiste, che emette un odore sgradevole, menzionata spesso in contrasto con la fragranza dell’albero di sandalo. L’odore della pianta di eranda è paragonato a quello di un cadavere in putrefazione e si percepisce fino a quaranta yojana di distanza (uno yojana equivale a circa sette kilometri). Si credeva che la fragranza del sandalo dissolvesse l’odore sgradevole dell’eranda.