Numero: 155
Data: 1280
Luogo: Minobu
Destinatario: Nichigon, monaca laica

Risposta alla monaca laica Nichigon

Ho collocato davanti al Sutra del Loto la petizione scritta in data ottavo giorno dell’undicesimo mese del terzo anno di Koan (1280), nella quale esprimevi la tua preghiera, insieme alle offerte di mille monete e di una veste sfoderata fatta di fibra di corteccia, e ho parlato di questo agli dèi del sole e della luna. Dopo di che le supposizioni arbitrarie [su come andranno le cose] non servono: se la tua preghiera avrà risposta oppure no, dipende dalla tua fede. Non è assolutamente colpa di Nichiren [se non ottieni risposta].

Quando l’acqua è limpida, la luna vi si riflette. Quando soffia il vento, gli alberi si agitano. La nostra mente è come l’acqua: una fede debole è come l’acqua torbida, una fede risoluta è come l’acqua limpida. Gli alberi sono come i princìpi e il vento che li agita è come la recitazione del sutra. Questo devi comprendere.

Con profondo rispetto,

Nichiren

Il ventinovesimo giorno dell’undicesimo mese

Risposta alla monaca laica Nichigon

Cenni Storici

Nichiren Daishonin scrisse questa lettera da Minobu, nell’undicesimo mese del terzo anno di Koan (1280), in risposta a una richiesta della monaca laica Nichigon. Sono poche le notizie certe su questa credente, ma sembra si trattasse di una parente del prete laico Takahashi, figura centrale tra i seguaci del distretto di Fuji, nella provincia di Suruga; o forse era la madre di Nichigen, un prete del tempio Jisso, nella stessa provincia, che si era convertito agli insegnamenti del Daishonin.


Note