Numero: 64
Data: 1275
Luogo: Minobu
Destinatario: Destinatario sconosciuto

L’offerta di una veste sfoderata

Una donna è come l’acqua, che prende la forma del suo contenitore. Una donna è come una freccia, che si incocca all’arco. Una donna è come una nave, che viene guidata dal timone. Perciò una donna diventerà una ladra, se suo marito è un ladro, e diventerà regina, se suo marito è un re. Se il marito è un uomo virtuoso, lei diventerà un Budda. Non solo questa vita, ma anche la sua vita a venire sarà determinata dal marito.

Hyoe no Saemon1è un devoto del Sutra del Loto. Poiché tu sei sua moglie, qualunque cosa possa accadere, il Budda dovrà riconoscerti come donna del Sutra del Loto. Inoltre, hai sviluppato la fede di tua volontà e mi hai inviato una veste sfoderata2 per amore del Sutra del Loto.

Ci sono due tipi di devoti del Sutra del Loto: santi e persone comuni. Il santo si strappa la pelle e la usa per trascrivere le parole del sutra3. Se la persona comune offre il suo unico abito al devoto del Sutra del Loto, il Budda lo accetta come un’offerta pari alla pelle strappata del santo.

La tua veste sfoderata è stata offerta ai Budda dei 69.384 caratteri che compongono il Sutra del Loto. Quindi equivale a 69.384 vesti. E, poiché ciascuno di questi 69.384 Budda è fatto dei 69.384 caratteri, è come se tu avessi offerto tutte quelle vesti a ciascuno di loro. Per spiegare, immagina un prato primaverile di mille ri quadrati pieno di erba: se una scintilla, piccola come un fagiolo, viene accostata a un solo filo d’erba, diventerà in un istante un incendio immenso e inarginabile. Lo stesso avviene con quest’abito. Benché sia uno soltanto, è stato offerto ai Budda di tutti i caratteri del Sutra del Loto. Sii fermamente convinta che i benefici derivanti da questa offerta si estenderanno ai tuoi genitori, ai tuoi nonni e a un infinito numero di esseri viventi, per non parlare di tuo marito che tanto ami.

Nichiren

Il venticinquesimo giorno del quinto mese

Risposta alla signora di Sajiki

Cenni Storici

Nichiren Daishonin scrisse questa lettera da Minobu, nel quinto mese del primo anno di Kenji (1275), a una seguace che viveva a Sajiki, nella zona di Kamakura.

Sembra che la donna fosse la moglie di Indo Saburo Saemon Sukenobu, il fratello maggiore di Nissho, uno dei sei discepoli anziani del Daishonin. Ci sono scarse notizie sul suo conto, salvo che aveva cucito un abito estivo con le sue mani per farne dono al Daishonin, che viveva all’epoca in una piccola dimora ai piedi del monte Minobu, sopportando molte privazioni. In questa lettera Nichiren Daishonin, dopo aver espresso la propria gratitudine per la veste ricevuta, spiega il significato e il beneficio dell’offerta e loda la fede della sua seguace.

Il paragrafo iniziale rispecchia la società del Giappone feudale, dove le donne godevano di scarsa indipendenza e la loro sorte era largamente determinata dal marito. Dal momento che il marito della signora di Sajiki credeva nel Buddismo di Nichiren Daishonin, egli scrive, anch’ella aveva avuto modo di stringere un legame con il Sutra del Loto e avrebbe potuto conseguire la Buddità. Tuttavia quella che egli loda esplicitamente è la motivazione interiore di fede della donna, che l’aveva spinta ad inviargli quel dono.


Note
1. Hyoe no Saemon: si dovrebbe trattare di Indo Saburo Zaemon Sukenobu, seguace del Daishonin e probabile marito della destinataria di questa lettera.
2. Veste sfoderata: si tratta di un abito estivo, fatto di canapa o seta grezza.
3. Riferimento alla storia dell’asceta Colui che Aspira alla Legge (vedi Glossario).