Ho scritto per te la sezione in prosa del capitolo “Espedienti”, che devi recitare insieme alla parte in versi del capitolo “Durata della vita” che ti ho già inviato.
Tutti i caratteri di questo sutra, senza eccezione alcuna, sono Budda viventi di perfetta illuminazione, ma noi, guardandoli con gli occhi delle persone comuni, vediamo solo dei caratteri. Per esempio, gli spiriti affamati vedono il fiume Gange come fuoco, gli esseri umani come acqua e gli esseri celesti come amrita. L’acqua è sempre uguale, ma appare diversamente secondo la retribuzione karmica di ognuno.
I ciechi non possono vedere i caratteri di questo sutra; gli occhi delle persone comuni li vedono come caratteri, gli uomini dei due veicoli vi vedono il vuoto, i bodhisattva li vedono come innumerevoli insegnamenti. I Budda riconoscono in ciascun carattere un aureo Budda Shakyamuni. Questo è il significato del passo: «[Chi sostiene questo sutra], starà sostenendo il corpo del Budda»1. Coloro che praticano con idee distorte, distruggono questo straordinario sutra. Devi semplicemente preoccuparti di aspirare con un’unica mente alla pura terra del Picco dell’Aquila, senza nutrire pensieri diversi. Il Sutra delle Sei paramita2 afferma che si deve diventare maestri della propria mente e non lasciare che la mente sia la nostra maestra. Ti spiegherò più a fondo quando ci incontreremo.
Con profondo rispetto,
Nichiren
Il terzo mese del dodicesimo annodi Bun’ei (1275)
Al prete laico Soya